La settima stagione di Homeland si ispirerà alla Presidenza Trump

Autore: Rina Zamarra ,

Alex Gansa ha rilasciato una lunga intervista a Variety in cui ha parlato della stagione 7 di #Homeland, che lui stesso ha definito interessante.  I nuovi episodi riprenderanno esattamente dal punto in cui abbiamo lasciato Carrie, Saul e la Presidente Elizabrth Keane. Sono trascorsi cioè 2 mesi dalla morte di Peter Quinn e dall'arresto di massa ordinato dalla Presidente per proteggere la sua amministrazione, minacciata a suo giudizio da un complotto interno ordito dai servizi segreti. Nel frattempo, Carrie si è trasferita. Nella nuova stagione, la ritroveremo con la sua bambina a casa della sorella e purtroppo le sue condizioni mentali non sono affatto buone

Gansa ha dichiarato che la nuova trama è stata fortemente influenzata dalla presidenza Trump: 

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La sera dipendo da MSNBC, FOX e CNN. Donald Trump non ha vinto un Emmy per The Apprentice, ma dovrebbe vincere un Emmy perché è responsabile di una televisione incredibile ogni giorno...Era difficile dirsi raccontiamo una storia ambientata a Parigi o in Sud America. Nelle nostre vite sta accadendo qualcosa di molto significativo in questo momento. E Homeland è nella posizione unica di poterlo commentare in un modo o nell'altro...Quello che sta succedendo nei servizi segreti è esattamente quello che abbiamo drammatizzato. E scappare da tutto questo suonava vigliacco e un po' falso. Quindi ci siamo tuffati. 

Gansa ha raccontato anche degli incontri tenuti a Washington in vista della preparazione della serie e di un cambiamento di rotta che ha dovuto registrare dopo l'avvento di Trump. Secondo lui, la preoccupazione per gli atti del nuovo Presidente ha indotto i servizi segreti a non bollare più la stampa come il grande nemico e i quotidiani come il Washington Post e il New York Times a sotterrare l'ascia di guerra.

La situazione in termini di manipolazione dell'informazione resta però angosciante, come dimostra la conferma nella stagione 7 del fabbricatore di false notizie Brett O' Keefe, interpretato da Jake Weber. Ai giornalisti di Variety, Gansa ha rivelato che il presentatore radiofonico a cui è ispirato il personaggio non è rimasto a guardare. Si tratta di Alex Jones, noto sostenitore di teorie complottiste. Pare che Jones abbia invitato Weber a incontrarsi per salutarsi con una bella scazzottata! 

Indiewire
Brett O' Keefe alias Jake Weber in Homeland
Jake Weber alias Brett O' Keefe

Insomma, Homeland 7 porterà sullo schermo l'angoscia che attanaglia gli americani anti Trump in questo momento storico. Gansa ha sottolineato proprio che l'acutizzarsi dei problemi di Carrie sarà lo specchio della pericolosità della situazione politica americana.

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Oltre a parlare della stagione 7, Gansa si è lasciato andare a qualche anticipazione. Ha dichiarato che il rapporto tra Saul e Carrie tornerà al centro della vicenda e che le due puntate finali saranno ambientate a Budapest. Tra le tante cose interessanti dell'intervista c'è sicuramente il suo piccolo desiderio per la stagione finale:  

La serie è iniziata in Israele e c'è qualcosa di poetico nel tornare in quella parte del mondo.

Che ne pensate: vi piacerebbe un ritorno alle origini per la stagione 8 di Homeland? 

[QUIZ]

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