Hunter Killer - Caccia negli abissi, la recensione: torna Guerra fredda in formato action

Autore: Elisa Giudici ,

La premessa doverosa da fare prima ancora di cominciare a recensire Hunter Killer - Caccia negli abissi è che nei suoi momenti più realistici,  questo action statunitense raggiunge a malapena la soglia del plausibile. D’altronde stiamo pur sempre parlando di un film in cui Gerard Butler interpreta il comandante allergico alle regole del sottomarino USS Arkansas e Gary Oldman un alto papavero del Dipartimento di Difesa statunitense, con tanto di marcato accento americano.

Come saggiamente suggerito dalla scritta “dai produttori di Attacco al potere e Fast & Furious”, questo action punta alla spettacolarità consentita dalle poche scene d’azione e dalla magnitudo del spararla sempre più grossa. La (supposta) dimensione drammatica dell'escalation militare raccontata dalla pellicola è praticamente inesistente, annegata nel solito, superficiale patriottismo a stelle e strisce.

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Gary Oldman veste i panni militari statunitensi in Hunter Killer
Con il doppiaggio italiano si perderà lo shock di sentire Oldman parlare con marcato accento statunitense

Insomma, il mondo si divide in americani e russi o al massimo in buoni con senso dell'onore e cattivi traditori, con i primi pronti a coalizzarsi per il bene globale, superando divisioni politiche storiche.  Anche accettando senza batter ciglio queste premesse, duole constatare come Hunter Killer - Caccia negli abissi non riesca nemmeno ad essere la gioiosa pellicola fracassonata che il suo intero concept promette.

Se la Guerra fredda torna a scaldarsi

Il capitano senza vascello Joe Glass (Gerard Butler) è impegnato a cacciare cervi e cerbiatti in qualche remota zona montuosa degli Stati Uniti d’America, giusto per mettere in chiaro sin dalla sua entrata in scena la comprovata virilità del personaggio. A salvare gli artiodattili nel suo mirino ci pensa un elicottero militare che arriva con gran frastuono a prelevarlo per una missione segreta e urgentissima.

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Poche ore prima un sottomarino statunitense impegnato a “giocare a rimpiattino” con i rivali russi nelle vicinanze del confine sovietico ha infatti interrotto le comunicazioni radar, destando la preoccupazione del Comando generale e dello NSA. Glass non avrebbe l’esperienza né la disciplina necessaria per assumere il comando della missione, ma viene scelto per il suo essere outsider e imprevedibile.

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Gerard Butler è il capitano di un sottomarino in Killer Hunter
Gerard Butler nei panni del capitano Glass non ha la possibilità di essere carismatico quanto potrebbe

Così parte alla volta di una missione che passerà velocemente

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Show hidden content dal raccogliere dati d'intelligence al tentare di salvare lo stato russo e il suo presidente da un insidioso colpo di stato militare.

Spaccone sì, ma solo a parole

A onor del vero, gli stessi protagonisti del film hanno il pudore necessario per fingere un minimo di sorpresa di fronte alle roboanti svolte narrative del film. Nel suo incipit Hunter Killer - Caccia negli abissi sembra quasi una di quelle storie eroiche a sfondo militare che hanno fatto la fortuna di Peter Berg, da Lone Survivor a Boston - Caccia all'uomo. Anzi, una delle due linee narrative del film è chiaramente ispirata a Berg e alla sua fortunata produzione di pellicole che raccontano le imprese militari di ragazzoni statunitensi in missione per la nazione.

Show hidden content Infatti mentre Butler tenta di convincere il comandante di un sottomarino russo (il compianto Michael Nyqvist) a collaborare per una causa comune, una squadra di Navy SEAL viene inviata sul suolo russo per tentare una missione impossibile: procedere con ogni mezzo all’estrazione del presidente russo, riconsegnandolo sano e salvo a Mosca.
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Tra esplosioni, battaglie sottomarine e inevitabili morti eroiche, sarebbe lecito aspettarsi un taglio smargiasso per il film di Donovan Marsh. Invece a colpire è come una trama tanto spaccona venga affrontata con un tono quasi dimesso, come se si stesse raccontando una storia vera a cui attenersi con un certo rigore.

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La scena mozzafiato del lancio oltre le linee nemiche di Hunter Killer
Il 2018 è davvero l'anno delle scene mozzafiato di lancio col paracadute oltre le linee nemiche

A soffrire questa scelta è soprattutto il protagonista Gerard Butler, al cui carismatico ruolo al comando di un sommergibile avrebbero fatto comodo un paio di uscite più incisive.

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Aggiungendoci la parsimonia mostrata nel ricorrere a scene spettacolari d’azione e qualche passaggio logico non solidissimo (pur considerando le attenuanti di un universo parallelo in cui gli Stati Uniti salvano la vita al nemico di sempre a costo di scatenare la Terza guerra mondiale) ne deriva che Hunter Killer - Caccia negli abissi fa di necessità virtù. Non avendo i mezzi o forse le risorse creative per sostenere le sue ambizioni (comunque modeste) da action spaccone, si limita a spararla sempre più grossa, sperando che al pubblico questa escalation verbale basti e avanti.

Hunter Killer - Caccia negli abissi sarà nei cinema italiani a partire dal 8 novembre 2018.

Commento

cpop.it

50

L'inglesissimo Gary Oldman che parla con accento americano è l'elemento più realistico di questo action che incrocia Lone Survivor e Attacco al potere, senza però riuscire ad essere davvero roboante.

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