I 20 migliori film d'azione: da Predator a Trappola di Cristallo

Autore: Emanuele Zambon ,

"Ciak e... azione!". La routine del set scandita dalla più classica delle espressioni da filmaker, quella che anticipa di un attimo le riprese. In questo speciale mi occuperò di quei film che dell'azione hanno fatto invece il loro mantra.

Si tratta degli action movies, pellicole a loro agio con inseguimenti, sparatorie e combattimenti, in cui il dialogo - quando c'è - è perlopiù affidato a cliché oppure poggia su battute al fulmicotone.

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Ho selezionato (solo) 20 titoli che costituiscono il non plus ultra, ovvero i migliori film d'azione di tutti i tempi. Accanto ai più celebri - ovvero quelli che hanno fatto la fortuna degli specialisti del genere, da Sylvester Stallone ad Arnold Schwarzenegger - troverete veri e propri cult sia del passato che del presente.

Arnold Schwarzenegger in una scena di Lat Action Hero

Prima di procedere con la Top 20 dei film d'azione, vale la pena menzionare quelle pellicole che, pur non appartenendo al genere action tout court, ne assorbono soluzioni e schemi per riproporli sotto la veste ora della science-fiction, ora del thriller.

Si pensi, ad esempio, a quanta azione sgorga da ogni scena di Jurassic Park: l'inseguimento del T-Rex, l'incubo Raptor, la fuga dei Gallimimus. E che dire delle battaglie stellari o dei duelli con le lightsaber di Star Wars? Corrono poi alla mente i preparativi e i momenti concitati de La Grande Fuga di John Sturges, regista specializzato nel coniugare azione ed epicità (suoi sono anche Sfida all'O.K. Corral e I Magnifici Sette).

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Ecco dunque la lista dei 20 film d'azione più belli secondo me. L'ordine numerico è puramente casuale.

1) Trappola di Cristallo

Bruce Willis in una scena di Trappola di cristallo

Il primo lungometraggio della serie Die Hard è l'action perfetto, cucito addosso ad un protagonista - Bruce Willis - a dir poco perfetto nei panni dell'antieroe chiamato a sgominare una cellula terroristica barricatasi all'interno del Nakatomi Palace di Los Angeles. Lo farà a piedi nudi. A poche ore dalla Vigilia di Natale. Motivo per cui il film diretto da John McTiernan nel 1988 è divenuto nel tempo un vero e proprio cult natalizio assieme al seguito 58 minuti per morire. Al tenente John McClane piacciono i Natali di sangue, non c'è che dire.

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2) Mad Max: Fury Road 

Potevamo scegliere Interceptor, il primo capitolo della saga. Abbiamo invece optato per l'ultimo, Mad Max: Fury Road. Il motivo? È un concentrato d'azione, una sorta di Gran Premio in due atti - un blindocisterna in fuga inseguita dal gruppo - che si svolge su un distopico circuito polveroso dove sibilano proiettili e frecce, con i guerrieri da strada Max Rockatansky (Tom Hardy) e Furiosa (Charlize Theron) chiamati a guidare una rivolta a tutta velocità. Si adeguano alle frenetiche circostanze il regista George Miller e la montatrice Margaret Sixel, alle prese durante la post-produzione del film con ben 470 ore di materiale girato!

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3) Rambo

Una scena di Rambo, in originale First Blood

Lontano dai confini cittadini è lui la legge. Se ne accorgerà l'ottuso sceriffo di una piccola e bigotta comunità. Porta la guerra a casa, il veterano dei Berretti Verdi John J. Rambo. Reduce del Vietnam scosso dagli avvenimenti bellici, come del resto quasi tutti coloro che fecero ritorno negli States dopo aver combattuto i Viet Cong. Il viso scavato incorniciato da una folta chioma cotonata è quello di Sylvester Stallone, che dopo Rocky infila un'altra icona immortale del grande schermo.

4) Mission: Impossible

Il primo di una lunga serie. A dirigerlo è Brian De Palma, la cui regia sofisticata ben si sposa con le numerose scene action in cui si cimenta lo scavezzacollo Tom Cruise. Corse notturne su un ponte, acquari che esplodono, il quartier generale della CIA violato e una lotta furibonda su un treno ad alta velocità che coinvolge persino un elicottero. Mission: Impossible è uno dei titoli d'azione di maggior successo di metà anni '90, il vero trait d'union tra una saga-fumetto come quella di 007 (ante Daniel Craig) e il realismo esasperato di Jason Bourne.

5) Predator

Le battute finali di Predator

La giungla inesplorata, le bugie della CIA e un killer venuto da molto lontano che stermina uno a uno i componenti di un commando. Sopravviverà solo il Maggiore Dutch Schaefer di Arnold Schwarzenegger. E chi altri sennò? Predator è l'action movie per antonomasia, costruito attorno a duri a morire e mitra, con l'aggiunta della variabile aliena. Un vero e proprio cult girato in Sud America nel '87.

6) Matrix 

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Pillola rossa o blu, fa lo stesso: Matrix dei fratelli Wachowski, uscito alle soglie del 2000, proietta gli spettatori nel nuovo millennio nel modo più innovativo possibile. Ralenti esasperati dalla tecnica del bullet time, realtà alternative e cyberspazio. Matrix assimila e poi rigurgita il distopismo di Terminator e la paranoia di Blade Runner dipingendo un futuro a tinte fosche in cui opera l'hacker Neo, ovvero Keanu Reeves, reclutato come protagonista dopo la prematura scomparsa di Brandon Lee (la prima scelta dei registi) e il secco rifiuto di Will Smith.

7) Police Story

Nel panorama cinematografico mondiale nessun artista possiede un corpo fatto letteralmente di gomma come quello di Jackie Chan, che nel 1985 presta il volto ad un poliziotto incaricato di proteggere una testimone chiave di un processo. Police Story è un poliziesco in cui l'azione regna sovrana. Chan sfodera tutto il repertorio della casa: acrobazie, combattimenti e gag esilaranti. Pura adrenalina condita da stunt sbalorditivi.

8) Un Tranquillo Weekend di Paura

The Red List
Il cast di Un tranquillo weekend di paura

Into the wild. Nelle terre selvagge (e ostili) assieme a Jon Voight e Burt Reynolds. Ciò che accade a 4 amici desiderosi di fare un giro in canoa ha dell'incredibile (forse non così incredibile se lo si racconta ai Butch e Marsellus Wallace di Pulp Fiction): finiscono nel mirino di due maniaci stupratori, riuscendone a uccidere uno. In seguito non riescono ad evitare le rapide del fiume. Uno di loro affoga mentre un altro rimane seriamente ferito ad una gamba. Riusciranno a stento a mettersi in salvo, ma gli avvenimenti li cambieranno per sempre. In Un Tranquillo Weekend di Paura dramma e azione si fondono per dar vita ad un autentico cult.

9) Terminator 2 - Il Giorno del Giudizio

Arnold Schwarzenegger nell'incipit di Terminator 2

Il T-1000 di Arnold Schwarzenegger fa ritorno al presente. Vuole abiti, stivali e motocicletta di un biker. Ma stavolta non ha intenzioni ostili. È stato riprogrammato per fare da bodyguard a Sarah Connor e (soprattutto) suo figlio John. James Cameron, a distanza di sette anni dal primo Terminator, realizza uno dei sequel più riusciti della storia del cinema. Nel farlo si serve dell'apporto della Industrial Light & Magic con cui aveva già collaborato per The Abyss. Il lavoro pioneristico sulla computer grafica costituisce uno dei punti di forza del film al pari del trucco ad opera del "mago" Stan Winston. Terminator 2 - Il Giorno del Giudizio chiude idealmente il percorso della fantascienza del decennio precedente proponendo allo spettatore uno scorcio del futuro a dir poco aberrante, dominato dall'intelligenza artificiale e dall'incubo nucleare. 

10) Face/Off - Due Facce di un Assassino

Slow motion come se piovesse, colombe che svolazzano in luoghi sacri, strizzate d'occhio alla mitologia classica, Nicolas Cage con l'espressione da invasato, John Travolta con l'espressione da invasato, scambi d'identità, giochi di specchi: Face/Off è la massima espressione della parentesi americana del regista John Woo, una pellicola votata all'action più ipertrofico e dalla trama per nulla scontata. Proiettili vomitati come ai tempi di The Killer e un uso virtuosistico della macchina da presa fanno di questa pellicola di John Woo un autentico must del genere action.

11) Indiana Jones

Harrison Ford in una scena de I predatori dell'arca perduta

Non un titolo in particolare bensì la saga completa (chi scrive non prende nemmeno in considerazione l'insulso ultimo capitolo, Il Regno dei Teschi di Cristallo). Che il professor Henry Jones Jr. in arte Indiana si avventuri alla ricerca di un'arca perduta o di un tempio maledetto o che compia un'ultima crociata, fa lo stesso: la dose di action è assicurata. La trilogia diretta da Steven Spielberg racchiude alcune delle sequenze d'azione più avvincenti mai realizzate: un masso gigantesco che rotola per schiacciare l'archeologo con frusta e cappello (esiste qualcosa di più iconico nel cinema?), un gommone catapultato giù da un aereo in volo, la corsa su rotaie a bordo di carrelli da miniera, la fuga da un dirigibile. Potremmo andare avanti per ore ad elencare le emozioni di una saga evergreen come quella con protagonista Harrison Ford.

12) I Mercenari - The Expendables

Il sogno di Sylvester Stallone (e pure nostro) di rivedere sul grande schermo gli eroi d'azione anni '80 si concretizza con la saga de I Mercenari. Vecchie glorie - su tutti Sly assieme a Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger - e nuove leve a confronto. Supereroi più che mercenari, dal momento che non vengono quasi mai uccisi dai cattivoni di turno. La rinascita della star di Rocky e Rambo passa anche attraverso questa saga-reunion in cui fanno capolino - tra i tanti - Harrison Ford, Mickey Rourke, Jet Li, Dolph Lundgren e Jason Statham.

13) Arma Letale  

Mel Gibson e Danny Glover in una scena del film

Uno vive in una roulotte sulla spiaggia e presenta una spiccata vocazione al suicidio, l’altro è un affabile veterano del L.A.P.D. più a suo agio dietro una scrivania che in un conflitto a fuoco: Martin Riggs e Roger Murtaugh danno vita ad un mix irresistibile in Arma Letale, poliziesco per antonomasia sceneggiato a soli 27 anni da Shane Black (futuro regista di Iron Man 3 e The Nice Guys) e diretto da Richard Donner, già dietro la macchina da presa di Superman e I Goonies. Battute cult (“Sono troppo vecchio per queste stronzate”) condite da humour e pallottole, con due protagonisti formidabili: Mel Gibson e Danny Glover. Trovate Arma Letale anche nella classifica dei migliori polizieschi di sempre.

14) Jason Bourne 

Se a metà anni 2000 la saga di James Bond si è scrollata di dosso quella patina da spy movie fuori tempo massimo, lo deve anche all'irruzione sul grande schermo di un'icona action come Jason Bourne, sicario smemorato nato dalla penna di Robert Ludlum. A dargli un volto al cinema è Matt Damon, indimenticabile nei panni di un agente segreto taciturno ed efficiente. Fenomenali i combattimenti corpo a corpo così come gli inseguimenti su due e quattro ruote, celebre il motivo musicale di Moby. Alla trilogia iniziale - Identity, Supremacy e Ultimatum - vanno aggiunti lo spin-off Legacy (uscito un po' in sordina e con Jeremy Renner al posto di Damon) e il quarto capitolo del 2016, assai deludente.

15) 1997: Fuga da New York

Kurt russell è Jena Plissken

Uscito dopo Fog e un anno prima dell'horror La cosa, 1997: Fuga da New York racchiude l'essenza del cinema di John Carpenter. Un antieroe calato in un contesto per nulla roseo - lo Jena Plissken di Kurt Russell - e un certo gusto per tutto ciò che è sinistro, dalla fotografia all'ambientazione. Geniale l'idea di trasformare Manhattan in una fortezza in cui la feccia della società vive reclusa, super il cast: da Lee Van Cleef, ad una delle sue ultime apparizioni sul grande schermo, a Ernest Borgnine passando per Donald Pleasence e Harry Dean Stanton. Fuga da New York è un eccezionale film d'evasione. In tutti i sensi.

16) Ronin

Che affascinanti, i mercenari di John Frankenheimer: Robert De Niro, Jean Reno, Natascha McElhone e Stellan Skarsgård, ingaggiati da una misteriosa organizzazione per recuperare una preziosa valigetta il cui contenuto non verrà mai svelato. Ronin è (anche) cinema artigianale alla sua massima espressione, nel momento in cui il digitale si appresta a cannibalizzare definitivamente il settore. Vedere per credere i fenomenali car chase in cui le berline dell'epoca - il '98 - sfrecciano tra i vicoli angusti della Francia meridionale. Nella storia del cinema sono forse cinque gli inseguimenti su quattro ruote più elaborati e adrenalinici. Ronin è fra questi (se la gioca con Il braccio violento della legge, Bullitt e Vivere e morire a Los Angeles).

17) Commando

Arnold Schwarzenegger in una scena di Commando

Schwarzy è come il cavaliere nero di Gigi Proietti: guai a importunarlo. In Commando un gruppo di mercenari rapisce addirittura la figlioletta dell'ex Mr. Olympia, scatenando la furia vendicativa del protagonista, il colonnello dei Marines John Matrix, deciso a riprendersela. Nel farlo metterà fuori combattimento diversi tirapiedi del villain e mitraglierà senza sosta l'intero corpo di guardia di un dittatore. Action solido cucito su misura per il granitico futuro Governatore della California.

18) Zatoichi

Un massaggiatore cieco che somiglia ad un cavaliere errante dalla spada tagliente. Splatter, ironia e coreografie al servizio di un action in costume in cui il cinema dei samurai strizza l'occhio alle produzioni hollywoodiane. Spassoso ed esagerato, forse il più grande successo commerciale del regista Takeshi Kitano.

19) 007 - Zona pericolo

MGM
Timothy Dalton in una scena di 007 - Zona pericolo

Dopo le commedie sofisticate e avventurose con Roger Moore, la saga di James Bond si riallinea alla visione tanto cara a Ian Fleming di un agente segreto dai modi sbrigativi, elegante sì ma soprattutto freddo e determinato. E Timothy Dalton, al suo esordio come spia di Sua Maestà in 007 - Zona pericolo, è un Bond praticamente perfetto, fedele ai romanzi come nessuno prima di lui. Il suo doppiozero si lancia verso una jeep in corsa su una strada costiera, vola giù da una scogliera e atterra su uno yacht di un'annoiata miliardaria in cerca di emozioni forti. Si avventura in almeno 4 diversi Paesi - tra cui Marocco e Afghanistan - e combatte al fianco dei mujaheddin con un anno di anticipo rispetto al Rambo di Stallone.

Tra le parentesi più sottovalutate di una saga senza tempo, 007 - Zona pericolo è uno dei picchi del cinema d'azione anni '80.

20) Fast & Furious 5 

Negli ultimi anni nessuno ha saputo coniugare azione e intrattenimento come è riuscito invece alla saga di Fast & Furious. Abbiamo scelto il capitolo 5, quello della svolta. Il franchise abbandona i circuiti polverosi delle corse clandestine per confrontarsi con l'heist movie e il genere gangster. Il regista Justin Lin fa centro, permettendo alla saga di rinnovarsi e percorrere strade nuove. Rombando su bolidi a sei zeri, ovviamente.

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