I candidati come Miglior film agli Oscar 2018: da Dunkirk a Il filo nascosto

Autore: Emanuele Zambon ,

Manca ormai pochissimo agli Oscar 2018: la 90esima edizione della kermesse andrà in scena domenica 4 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles, condotta dall'irresistibile Jimmy Kimmel.

Dopo gli approfondimenti sui nominati come Miglior attore protagonista e sulle candidate alla vittoria finale nella categoria Miglior attrice protagonista, è giunto il momento di spendere due parole sulle 9 pellicole in corsa come Miglior film dell'anno.

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Se la passata edizione viene ricordata per la beffa in differita del super favorito della vigilia, ovvero La La Land (battuto, tra lo stupore generale, da Moonlight), quest'anno azzardare un pronostico si è rivelata essere operazione tutt'altro che semplice. 9 titoli se la giocheranno fino all'ultimo: da La forma dell’acqua - The Shape of Water di Guillermo del Toro (forte di un bottino complessivo di 13 nomination) al war movie Dunkirk di Chris Nolan, da Tre manifesti a Ebbing, Missouri al "made in Italy" Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.

Vediamo ora ai raggi X tutte le pellicole in gara come Miglior film ai Premi Oscar 2018.

1) La forma dell'acqua - The Shape of Water

Guillermo del Toro dà vita ad una fiaba adulta, dai contorni dark eppure tremendamente romantica. Sally Hawkins, affiancata da Octavia Spencer e Richard Jenkins, interpreta una donna delle pulizie affetta da mutismo che lavora in un importante centro di ricerca militare nella Baltimora anni '60.

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A Michael Shannon e Nick Searcy spettano i ruoli di villain di una pellicola che sembra lanciata verso la conquista di numerose statuette dell'Academy, forte di 13 nomination. Per NoSpoiler - come riporta la recensione del film - La forma dell'acqua - "The Shape of Water segna il ritorno di un Del Toro meno autoriale del passato ma decisamente più convincente e coinvolgente del recente presente" (quello, per intenderci, di Crimson Peak).

Che assuma i contorni di una favola anche la notte degli Oscar di Del Toro?

2) The Post

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Steven Spielberg, ricostruendo uno degli scandali a stelle e strisce più noti (quello relativo ai Pentagon Papers), realizza uno splendido lungometraggio che racconta di prese di coscienza, di etica (professionale e non) e di intrecci fra potere politico ed economico, fra pubblico e privato.

Nel farlo, si affida a due veterani di Hollywood come Meryl Streep e Tom Hanks. La prima presta il volto all'editrice del Washington Post, Kay Graham; il secondo impersona il coriaceo e carismatico direttore del giornale Ben Bradlee.

La nostra recensione del film evidenzia come Spielberg riesca ad approcciare all'inchiesta giornalistica con un piglio rétro, da cinema classico, spostando l'attenzione col passare dei minuti dalle indagini iniziali stile Tutti gli uomini del presidente alle dinamiche relazionali.

Sulla carta The Post non parte favorito nella corsa al Miglior film, ma nella folle notte degli Oscar abbiamo già assistito a clamorose rimonte. 

3) Chiamami col tuo nome

Warner Bros. Pictures
Una scena del film in cui compaiono Armie Hammer e Timothée Chalamet

Erano 19 anni che un film italiano non assaporava l'onore di una nomination agli Oscar come Miglior film. "La vita è bella sul serio", deve aver pensato Luca Guadagnino, regista dell'acclamato Chiamami col tuo nome.

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Con 4 candidature ricevute, la pellicola gode anche dei favori del pubblico, il quale ha dimostrato nel corso dell'anno - tra Festival e uscite in sala dell'opera - di appassionarsi alla storia d'amore travolgente tra l'adolescente Elio (il candidato all'Oscar Timothée Chalamet) e l'affascinante studente americano Oliver (Armie Hammer).

Chiamami col tuo nome, come riporta la nostra recensione, "amalgama elementi di qualità eccelsa senza che lo spettatore se ne renda nemmeno conto, sopraffatto dalla sua storia d'amore viva e palpitante". 

4) L'ora più buia

Film in qualche modo speculare a Dunkirk, quello diretto da Joe Wright. Con il film di Nolan, il pregevole L'ora più buia condivide la tematica, quella della strenua resistenza britannica dinanzi al'offensiva nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

Con tutta probabilità la pellicola non vincerà la palma di Miglior film dell'anno, ma resta un film solido, recitato egregiamente da un sontuoso Gary Oldman, la cui trasformazione fisica per impersonare l'ex primo ministro inglese ha dello straordinario.

L'ora più buia, non dovesse trionfare nella categoria di Miglior film, può contare su altre 5 nomination. A giudicare dalla nostra recensione ("Il film finisce per risultare puro spettacolo di performance e nulla più") rischia la beffa pure Oldman, anche se a detta di molti resta l'uomo da battere.

5) Scappa - Get Out

Universal Pictures
Daniel Kaluuya in una scena del film

Metafora horror sul razzismo imperante che dilaga negli States, Scappa - Get Out è uno dei casi cinematografici del'anno. Candidato un po' a sorpresa nella sezione Miglior film - assieme alle nomination per Miglior attore (Daniel Kaluuya), regista e sceneggiatura originale, entrambe a Jordan Peele - visto anche l'enorme successo di critica e pubblico che ha riscosso nel corso della stagione, l'inquietante thriller è l'outsider che tutti temono.

Non ha nulla da perdere e si è già sbarazzato con facilità del colosso IT, a cui ha strappato con decisione l'etichetta di horror movie dell'anno. Di Scappa - Get Out trovate la recensione sul nostro sito.

6) Il filo nascosto

Nella recensione de Il filo nascosto che trovate su NoSpoiler, l'ultima fatica di P.T. Anderson viene celebrata nel modo più assoluto, avvertendo però lo spettatore che si tratta di un "film talmente complesso e stratificato da non riuscire ad esprimere appieno il suo potenziale in una singola visione".

Il giudizio non sorprende se si guarda all'intera filmografia del regista: da Vizio di forma a Il petroliere, i suoi sono film tutt'altro che facili da assimilare. Maniacale nella cura del dettaglio (proprio come il sarto protagonista de Il filo nascosto), poco interessato a tenere vivo il ritmo, efficace nel cambiare improvvisamente registro: Anderson torna in sala riversando nella pellicola quello che è il "suo" cinema, affidandosi al più grande attore vivente - Daniel Day-Lewis - per ritrarre un personaggio spinoso.

Vada come vada, Il filo nascosto - forte di 6 nomination incassate - verrà comunque ricordato come l'ultima, intensa, performance di Day-Lewis. A meno di un suo ripensamento, certo. Quello che tutti gli appassionati di cinema si augurano.

7) Lady Bird

Lo abbiamo già detto: gli Oscar 2018 non hanno un vero e proprio favorito bensì una schiera di 3 o 4 pellicole candidate alla vittoria finale. Tra queste, vi è Lady Bird, commedia più agro che dolce diretta da Greta  Gerwig, al suo secondo lungometraggio dopo la co-direzione di Nights and Weekends.

Il film ha stabilito un record sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes: i critici di tutto il mondo lo hanno elogiato quasi all'unanimità. La pellicola, ambientata un anno dopo il terrificante attentato alle Torri Gemelle, racconta il percorso di crescita di una diciassettenne di Sacramento con un'inclinazione per l'arte. Christine McPherson, in arte "Lady Bird", è la studentessa protagonista a cui presta il volto Saoirse Ronan, pure lei candidata all'Oscar come Miglior attrice protagonista.

Il film, in totale, ha collezionato 5 nomination agli Academy Awards, tra cui Miglior regista e sceneggiatura originale (Gerwig). Inoltre ha già ricevuto due Golden Globe. Che sia un segno del destino?

8) Tre manifesti a Ebbing, Missouri

20th Century Fox
Frances McDormand in una scena del film

Un cold case, una madre ostinata e coraggiosa e il cuore di un’America che fatica a liberarsi dal suo retaggio violento e razzista: Tre manifesti a Ebbing, Missouri è, a detta della recensione di NoSpoiler, il film dell'anno.

Merito anche di una protagonista - la formidabile Frances McDormand, candidata all'Oscar come Miglior attrice - per nulla rassegnatasi all'uccisione di sua figlia, e per questo coinvolta in una lotta forse impari contro il sistema.

Con 7 candidature, il film diretto da Martin McDonagh è assieme a La forma dell'acqua - The Shape of Water e a Lady Bird il più accreditato alla vittoria finale. Dietro l'aspra critica sociale vi è un crime movie permeato da cupidigia e ravvedimento, recitato da un tris d'assi: oltre a quella della già citata McDonagh, si segnalano le prove attoriali di Woody Harrelson e Sam Rockwell, entrambi in corsa per una statuetta.

9) Dunkirk

La guerra come teatro di una lotta per la sopravvivenza che falcia ogni convenzione moderna risvegliando solo gli istinti più animaleschi in chi la combatte. Dunkirk è un film di rara potenza, emotiva e visiva allo stesso tempo. 

Per nulla lineare, il war movie diretto da Christopher Nolan - di cui trovate la recensione su NoSpoiler - passerà alla storia del cinema come una delle esperienze più complete, immersive sulla guerra. Benché sia perfettibile, è uno di quei film che ci ricordano perché il cinema è una delle espressioni massime dell'arte.

Con 8 nomination, il film corale che vanta nel cast Tom Hardy e Mark Rylance è pronto a dare battaglia il prossimo 4 marzo. L'appuntamento è al Dolby Theatre di Los Angeles.

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