I dinosauri più spaventosi di Jurassic Park e Jurassic World

Autore: Emanuele Zambon ,

Denti aguzzi, artigli taglienti, zampe possenti: nella saga di Jurassic Park brivido fa rima con teropode, un nome che sta ad indicare un gruppo di dinosauri saurischi comparsi sulla Terra a partire dal Carnico, il primo segmento del Triassico superiore che va dai 228 ai 216 milioni di anni fa.

Ma cos'è un teropode? La carta d'identità del gruppo individua perlopiù (ma non solo) carnivori di diversa taglia: bipedi, provvisti di una dentatura affilata e di artigli acuminati. Il pensiero allora, se si parla della saga cinematografica giurassica, corre subito al terrificante T-Rex e ai subdoli Velociraptor.

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In questo approfondimento classificheremo in ordine di pericolosità i sauri del franchise, compreso l'ultimo arrivato: l'Indo-Raptor apparso in Jurassic World: Il regno distrutto.

Divo-sauri, star in TV e al cinema

La saga che quest'anno festeggia i 25 anni dall'uscita ha terrorizzato dagli anni '90 in poi l'immaginario collettivo attraverso predatori riesumati - previa clonazione - dal Triassico, Giurassico e Cretaceo, dai genetisti in forza alla InGen incapaci di limitare "un istinto vecchio di (almeno) 65 milioni di anni".

Nessuno prima di Crichton e Spielberg aveva mai associato così efficacemente il brivido alla presenza delle terribili lucertole sullo schermo, nonostante i dinosauri in letteratura avessero già influenzato le opere di Jules Verne e Arthur Conan Doyle, mentre al cinema e in TV gli esempi di dino-produzioni antecedenti Jurassic Park si sprecano: dall'affettuoso "Dino" dei Flinstones al "mondo perduto" raccontato da Hoyt nel 1925 passando per il sauro atomico Godzilla, la battaglia sull'Isola del Teschio fra King Kong e uno pterodattilo, i cartoon Fantasia e Alla ricerca della Valle Incantata, Gorgo il mostro marino dell'omonimo film del 1961, il cartone animato Ti voglio bene Denver, Doug McClure catapultato ne La terra dimenticata dal tempo e la dimenticata produzione Disney Baby - Il segreto della leggenda perduta (con protagonista la Sean Young di Blade Runner).

Nessuna delle precedenti raffigurazioni ha conquistato in modo netto il pubblico così come è riuscito al regista de I predatori dell'Arca Perduta. A dirla tutta, Spielberg stesso non è più riuscito ad eguagliare la raccapricciante magia del film del '93, debitrice proprio dello squalo cinematografico spielberghiano (da cui eredita la struttura e il sapiente sfruttamento dell'attesa).

Tante sono le specie mostrate nel corso dei cinque film della saga che vede ora nelle sale Jurassic World: Il regno distrutto: dagli enormi sauropodi come il Brachiosauro - il primo dinosauro targato JP ad apparire sullo schermo - o il Mamenchisauro (visto di sfuggita ne Il mondo perduto) ai ceratopi, senza contare quelli che in senso stretto non si possono definire veri e propri dinosauri: gli Pteranodon di Jurassic Park III - che di fatto sostituiscono i ceratodattili del best-seller di Crichton - e il Mosasauro che spadroneggia nei due capitoli di Jurassic World.

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Andiamo ora alla scoperta dei dinosauri più spaventosi del franchise, posizionati in ordine di pericolosità. Menzioniamo, per dovere di completezza, alcune scene in cui dinosauri non presenti in classifica costituiscono una minaccia mortale per i protagonisti del film: lo stegosauro infuriato con Sarah Harding in una delle scene iniziali de Il mondo perduto - Jurassic Park, la Triceratops che rade al suolo l'accampamento della spedizione (sempre nel sequel), i terribili Compy, che nel romanzo divorano l'anziano Hammond e nel già citato Il mondo perduto azzannano prima una bambina in vacanza e poi uccidono il bieco Dieter Stark (Peter Stormare), il focoso Pachycephalosaurus.

8) Pteranodon

Lo Pteranodonte (leteralmente, "Essere alato senza denti"), apparso nel Cretaceo, è considerato uno dei più grandi pterosauri esistiti. Complice un becco allungato e un'apertura alare che poteva arrivare fino a 7 metri, questo rettile volante si buttava in picchiata per catturare i pesci dei quali si cibava. La presenza più palpabile nella trilogia originale di questi pterodattili si ha in una delle scene più esaltanti di Jurassic Park III, ossia quella della Voliera in cui si avventura il gruppo di Grant. La scena in questione altro non è che un recupero di uno dei momenti thrilling del romanzo di Crichton. Lì, però, i protagonisti erano gli aggressivi e territoriali Ceratodattili.

7) Dilophosauro

È uno dei dinosauri più stravolti dalla mano di Spielberg e dei suoi creativi. Mentre nel romanzo di Crichton appaiono in coppia sulla riva di un fiume (minacciando per un attimo Grant e i due bambini sul gommone), nel film il Dilophosauro avvelena e poi si avventa su Dennis Nedry, il corpulento programmatore informatico - vendutosi ai rivali della Biosyn - in fuga con gli embrioni.

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I ritrovamenti fossili del dilphosauro raccontano di un predatore alto fino a 4 metri e lungo 7, dimensioni di gran lunga maggiori rispetto a quanto visto nel film. L'aspetto del "Dilo" nel film del '93, poi, è frutto della fantasia degli addetti ai lavori: l'unica caratteristica dell'animale accertata è infatti la presenza di due creste sopra il capo. Niente collare ad apertura e nessuna abilità velenosa per il carnivoro, che ciò nonostante resta una delle "bellissime seppur mortali attrazioni del parco", grazie anche all'intuizione degli effettisti di dotare l'animale del verso da brividi del serpente a sonagli.

6) Indo-Raptor

Tanta attesa per un... Deinonychus antirrhopus con gli artigli di un Baryonyx walkeri. Questo in sostanza il pedigree dell'Indo-Raptor, che, non si sa bene perché, in Jurassic World: Il regno distrutto viene creato in laboratorio per essere utilizzato come arma (oggi, poi, che abbondano droni e armi a lunga gittata). Si muove come un Raptor nelle fasi finali del film, terrorizzando la piccola Maisie Lockwood. Niente a che vedere, però, con il panico prodotto dall'irrompere in scena degli "uccelli rapaci" del primo film del '93.

5) Baryonyx

Universal Pictures
Il Baryonyx in una scena del nuovo Jurassic World

A noi di NoSpoiler ha terrorizzato più il Baryonyx del tanto pubblicizzato Indo-Raptor, complice un fenomenale gioco di luci e ombre realizzato dal regista J. A. Bayona. Il nome sta ad indicare "artiglio pesante" in riferimento al pronunciato artiglio posto sugli arti inferiori. Si tratta di un dinosauro appartenente alla famiglia degli Spinosauridae, scoperto in tempi relativamente recenti (il 1986). Il predatore poteva arrivare fino a 10 metri di lunghezza e 4 di altezza.

4) Spinosauro

Lo Spinosaurus aegyptiacus, assieme al Giganotosaurus e al Carcharodontosaurus, è universalmente considerato come il più grande carnivoro mai esistito (con buona pace del T-Rex). Lungo fino a 16 metri e dotato di processi spinosi accentuati sulle vertebre dorsali (tanto da far pensare ad una "vela" utile per la termoregolazione) oltre ad un muso allungato simile a quello di un alligatore, lo Spinosauro è la star di Jurassic Park III. L'entrata in scena è di quelle col botto: il bestione irrompe sullo schermo divorando un mercenario e abbattendo il velivolo in partenza su cui viaggiano Grant e soci. Lo vediamo poi spezzare il collo al T-Rex, inseguire gli sventurati sopravvissuti dopo aver fracassato un muro di protezione, e nuotare sott'acqua in quella che è una scena debitrice a Lo squalo.

3) Velociraptor

Universal Pictures
I Velociraptor nell'indimenticabile scena delle cucine

Per certi aspetti, il Velociraptor è il carnivoro più spaventoso di tutta la saga: agile, scattante, nato per cacciare, dotato di un cervello assai sviluppato che lo rende lontano parente degli uccelli. Al Raptor sono legate alcune delle scene più elettrizzanti della trilogia originale di Jurassic Park: l'attacco a Muldoon, le cucine, Ellie Sattler nel deposito dei generatori nel primo film; il banchetto di gruppo nella radura nel sequel; l'assalto nel complesso abbandonato nel terzo capitolo. Da Jurassic World in poi la natura di questi formidabili predatori è stata in pratica violentata dagli sceneggiatori, che li hanno addolciti fino a farne degli alleati di Owen Grady, il guardiano Chris Pratt.

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C'è da dire che il Velociraptor visto nelle pellicole giurassiche non corrisponde affatto al vero dromaeosauride comparso sulla Terra nel cretaceo superiore. Il Raptor, infatti, raggiungeva al massimo il mezzo metro di altezza e i 15/20 kg di peso. Crichton, all'epoca del romanzo, si confuse col più temibile Deinonychus antirrhopus, cugino del Velociraptor dalle dimensioni più interessanti (alto circa 2 metri e lungo 3), dotato pure lui di un letale artiglio ricurvo. Per fortuna di Crichton e Spielberg, contemporaneamente all'uscita di Jurassic Park nei cinema di tutto il mondo fu scoperta una nuova specie di teropode dromeosauride che venne chiamata Utahraptor ostrommaysorum.

2) T-Rex

Universal Pictures
L'occhio del T-Rex in una scena da brividi del primo Jurassic Park

È il re dei rettili tiranni che da oltre un secolo conserva lo scettro di più terribile tra i carnivori della preistoria nonostante la presenza accertata di teropodi dalla stazza di gran lunga superiore. Merito di Spielberg, certo, che ha fatto di questo predatore alto circa 6 metri e lungo 12 un magnifico villain del cinema, apparso per la prima volta sullo schermo in una nottata tempestosa. Impossibile dimenticare quel ruggito assordante proveniente da un altro mondo.

Il (o "la", in fin dei conti l'esemplare è femmina) T-Rex sarà il mattatore assoluto del primo film così come del secondo (in cui lo vediamo addirittura seminare il panico in città, a San Diego). Ridotto a mera comparsa nel terzo capitolo, "Rexy" tornerà in veste di "cavalleria" in Jurassic World.

1) Indominus-Rex

Col Tirannosauro, in quanto a terrificante presenza, siamo davvero lì. L'Indominus Rex non ne possiede certo lo stesso fascino, ma dimostra carisma, ferocia e cinismo. Il primo ibrido della saga, ottenuto mescolando il DNA di diverse specie nemmeno fossimo in un programma di cucina ("Mezzo chucchiao di Raptor, un goccio di Carnotauro..."), si rivela un predatore formidabile che uccide per il solo gusto di farlo. L'entrata in scena è spaventosa - lo vediamo uccidere due addetti del parco, sventrare il cancello del recinto e "annusare" Chris Pratt - e non sono da meno l'inseguimento ai ragazzi e la battaglia con l'Ankylosauro.

In Jurassic World: Il regno distrutto, invece, la sua presenza si riduce a scheletro su un fondale in quello che è uno dei momenti più convincenti del sequel diretto da J. A. Bayona.

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