Aspettando 1984: i grandi colpi di scena nella storia di American Horror Story

Autore: Chiara Poli ,

In sceneggiatura si chiamano turning point: sono le svolte. Quei colpi di scena che riscrivono la storia, cambiano la prospettiva, svelano qualcosa di inaspettato.

In quasi tutti i film di M.Night Shyamalan vengono inseriti poco prima del finale, per costringere lo spettatore a ripercorrere mentalmente tutti gli eventi ai quali ha assistito, con una nuova consapevolezza.

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Il cinema ne ha fatto - e ne fa - larghissimo uso, ma anche in TV ci troviamo spesso di fronte a colpi di scena che cambiano tutto.

American Horror Story è una delle serie che ha fatto di questo stile un elemento ricorrente nelle varie stagioni. E non sempre si tratta del colpo di scena più ovvio o più sconvolgente, perché il suo scopo è stravolgere la narrazione, cambiando per sempre il futuro dei personaggi (o il passato, in caso di rivelazioni che lo riguardino).

I turning point più celebri nella storia del piccolo schermo sono tanti, e di solito bastano una o due parole a ricordarli: Nozze Rosse, scena delle picche, inganno di Trinity... 

In attesa di #1984, dal 7 novembre in prima visione assoluta su FOX, ricordiamo insieme le grandi rivelazioni che hanno fatto la differenza nelle stagioni precedenti.

  • Stagione 1: Murder House
  • Stagione 2: Asylum
  • Stagione 3: Coven
  • Stagione 4: Freak Show
  • Stagione 5: Hotel 
  • Stagione 6: Roanoke
  • Stagione 7: Cult
  • Stagione 8: Apocalypse

Murder House

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Una casa maledetta, personaggi che scopriamo essere "passati oltre" da tempo, come avrebbe detto Melinda Gordon, e una famiglia che finisce per trasferirsi all'inferno.

La prima stagione di American Horror Story: #Murder House ha dettato le regole di questa serie antologica d'autore, che Ryan Murphy e Brad Falchuk, anno dopo anno, hanno infarcito di richiami, citazioni e omaggi al grande cinema e alla grande letteratura horror.

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Per rompere le regole, si sa, è necessario conoscerle. E gli autori di AHS sanno benissimo con cosa hanno a che fare. Ecco, quindi, che - in puro stile Sesto senso, tanto per tornare al già citato Shyamalan - un colpo di scena dopo l'altro ci porta verso un finale inatteso.

Con una gravidanza, un misterioso uomo vestito di lattice e una scoperta: la loro casa intrappola per sempre l'anima dei morti.

Ma il vero turning point, qui, è uno solo. A scatenare tutti gli eventi che seguiranno è la rivelazione sulla reale condizione di Tate (Evan Peters).

Show hidden content Il ragazzo, infatti, non appartiene più al mondo dei vivi. Tate Langdon è morto da tempo, ucciso nel 1994 dagli agenti della S.W.A.T. intervenuti per catturarlo dopo che Tate aveva ucciso 15 studenti della sua scuola, la Westfield High, a colpi d'arma da fuoco.

Asylum

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Facendo avanti e indietro fra presente e passato, la seconda stagione di American Horror Story - una delle più ricche in termini di riferimenti classici della tradizione horror - spazia fra gli anni '60 e il 2013.

Ambientata nel manicomio di Briarcliff, racconta la storia di alcuni pazienti, delle suore che lavorano nell'istituto, del serial killer soprannominato Bloody Face e di una giornalista, Lana Winter (Sarah Paulson), che s'intrufola a Briarcliff per indagare sulle voci che riguardano punizioni corporali molto severe e, addirittura, di esperimenti proibiti e mostruosi sui pazienti.

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Fra medici sadici (indimenticabile il dottor Arden, il grande James Cromwell) e segreti inconfessabili, Lana scoprirà orrori indicibili...

Show hidden content Inclusa la vera identità di Bloody Face: si tratta del dottor Oliver Thredson (Zachary Quinto), uno dei medici di Briarcliff, che - dopo aver confessato a Lana il suo segreto - la violenta e cerca di ucciderla.

Riscrivendo l'intera storia di Bloody Face, dal passato al presente, e dando origine a una vera e propria discendenza di mostri, #Asylum ci mette di fronte alla follia che conta, l'unica follia: non quella dei pazienti di Briarcliff, bensì quella di chi dovrebbe prendersi cura di loro...

Coven

Ancora una volta si spazia nel tempo, dal 1800 al presente, in una delle stagioni destinate a lasciare il segno con personaggi che torneranno in futuro.

Perché #Coven parla di streghe e la magia, si sa, è l'unico vero modo per sopravvivere alla morte. O all'apocalisse. O a un pazzo assassino...

Jessica Lange ci regala una delle sue più straordinarie interpretazione con il personaggio di Fiona Goode, mentre Kathy Bates fa il suo ingresso nel cast con il personaggio terrificante di Delphine LaLaurie, al quale seguiranno altre grandi prove nelle stagioni successive.

Magia voodoo, stregoneria, caccia alle streghe (letterale) e un passato di cui l'America porta ancora i segni sono gli ingredienti di questa stagione che racconta la ricerca della nuova Suprema - la strega più potente - fra le allieve dell'Accademia di Miss Robichaux.

Show hidden content Scoprendo che la Suprema - destinata a prendere il posto di quella attuale, che perisce per via del suo avvento - è Cordelia (Sarah Paulson), la figlia di Fiona, la stagione inaugura una serie di colpi di scena destinati a portarci a un finale aperto e ricco di suspense.

Un finale che, anni dopo, si collegherà alle stagioni successive in un gioco di richiami destinato a rendere American Horror Story ancor più di culto fra i fan.

Freak Show

Con continui omaggi al capolavoro di Tod Browining, Freaks, un cast ricchissimo e un nuovo personaggio impossibile da dimenticare - il mostruoso clown Twisty - #Freak Show resta, a mio parere, il punto più alto raggiunto finora da American Horror Show in termini puramente artistici.

Incentrata sulla storia dei fenomeni da baraccone, gli "scherzi della natura" che Elsa Mars (Jessica Lange) recluta per dare un senso alle loro vite trasformandoli in attrazioni da circo, la stagione vede l'ingresso nel cast di un altro attore destinato a tornare, Finn Wittrock, nei panni del crudele Dandy Mott.

Anche in questa storia i colpi di scena sono molti, e riguardano i vari personaggi di una serie come sempre corale. C'è uno di questi colpi di scena, però, più importante di altri perché imprime alla narrazione una direzione nuova.

Show hidden content Mi riferisco alla strage compiuta da Dandy, che massacra tutte le donne di casa - madre, domestica e figlia della domestica - e poi ammazza le donne frequentate da Jimmy per incolparlo dei delitti.

Ci sono molti omicidi, alcuni incidentali, molti pazzi - più o meno identificabili - e perfino lo spirito di Mordake evocato.

Freak Show, come da tradizione circense, mette in scena uno spettacolo dopo l'altro. Rimanendo, a oggi, la migliore stagione di AHS.

Hotel

Fra gli anni '20 e i giorni nostri ci viene raccontata la storia dell'albergo maledetto, l'Hotel Cortez di Los Angeles, costruito sul sangue e sull'orrore.

I suoi ospiti, nel corso degli anni, vi restano imprigionati - il concetto è lo stesso di Murder House - svelando un passato oscuro e portando a una gloriosa riunione di alcuni fra gli assassini seriali più famosi di sempre durante la notte di Halloween, in un episodio memorabile e subito diventato di culto.

La storia più importante, fra le molte narrate, risulterà essere quella del milionario James Patrick March (Evan Peters), collegata nonostante il grande lasso di tempo che lo separa dalla sua nascita a quella del detective John Lowe (Wes Bentley), protagonista del turning point.

Show hidden content Arrivato al Cortez per indagare sul Killer dei Dieci Comandamenti, Lowe scoprirà con orrore di essere proprio lui, l'assassino al quale dà la caccia... Cosa che per inciso, allo spettatore era (volutamente) ben chiara ben prima che lo fosse al personaggio.

Grandi personaggi e grandi interpretazioni in #Hotel, incluso il debutto di Lady Gaga premiata con un Golden Globe per il personaggio de La Contessa.

Roanoke

Un programma televisivo ripercorre le terrificanti avventure di un gruppo di personaggi alle prese con una dimora maledetta, un'antica casa coloniale funestata da eventi soprannaturali nella contea di #Roanoke.

Nei panni dei veri protagonisti vengono mostrati alcuni attori, che finiranno a loro volta per diventare vittime degli influssi nefasti degli spiriti che albergano la casa e i dintorni.

Show hidden content Il colpo di scena riguarda un momento molto importante per l'evoluzione della trama. Minacciati da La Macellaia, spirito di una donna malvagia magistralmente interpretata da Kathy Bates, i protagonisti si trovano alla resa dei conti quando La Macellaia, a sorpresa, viene uccisa dal suo stesso figlio, Ambrose (Jesse La Flair).

Ma non è questo a dare una nuova direzione alla storia. Questa stagione ricchissima di citazioni (prima su tutte: la famiglia protagonista della saga di Non aprite quella porta) è infatti pronta a lasciare gli spettatori a bocca aperta di fronte a un forte cambio di direzione.

Show hidden content Quando la famiglia Polk si rivela essere una famiglia di pazzi cannibali, i sopravvissuti in cerca di rifugio da Roanoke precipitano da un incubo a un altro. Uno che richiama in tutto e per tutto Non aprite quella porta e che trasforma una storia horror di fantasmi e soprannaturale in un survival horror. 

Un evento non da tutti. Ma certamente non inconsueto per questo gioiello del piccolo schermo chiamato American Horror Story...

Cult

Nella stagione maggiormente incentrata sulla psicologia di tutti i personaggi, magistralmente interpretati dagli attori che abbiamo imparato a conoscere negli anni precedenti e fortemente legata all'attualità - la notte delle elezioni che incorona Donald Trump dà il via a tutti gli eventi che seguiranno - assistiamo a un colpo di scena dopo l'altro.

Perseguitata da qualcuno che vuole farle credere di essere diventata pazza (dopo che già se l'era sentito dire quando aveva avuto un esaurimento), Ally Mayfair-Richards (Sarah Paulson) si ritroverà a lottare contro qualcosa di molto concreto... E davvero terrificante.

Naturalmente la storia di #American Horror Story: Cult è ricca di colpi di scena, ricchissima davvero, ma ce n'è sempre uno che cambia tutto, perché pone la protagonista in una situazione inedita, costringendola a cambiare strategia ma soprattutto ad aprire gli occhi su una realtà inaspettata.

Show hidden content L'amata moglie di Ally, Ivy (Alison Pill), è in combutta con la setta che sta cercando di far impazzire Ally. L'unica alleata che la donna credeva di avere è in realtà il nemico più subdolo e crudele di tutti. Un altro grosso colpo di scena nella trama coinciderà con l'omicidio di Ivy da parte di Ally, assetata di vendetta.

Apocalypse

Siamo arrivati all'ultima, finora, e più complessa dal punto di vista degli intrecci con le stagioni precedenti fra le storie architettate da American Horror Story.

La fine del mondo, l'avvento dell'Anticristo in persona (quel Michael Langdon che abbiamo conosciuto fin dalla prima stagione, frutto della casa infernale di Murder House e qui interpretato da Cody Fern), la resurrezione e la capacità di tornare indietro nel tempo per impedire il futuro in puro stile Terminator: #Apocalypse è senz'altro la stagione più astratta, più avulsa dalla realtà che conosciamo, fra tutte quelle alle quali abbiamo assistito.

Se le storie precedenti avevano almeno un elemento concreto di richiamo al mondo conosciuto - fossero una giornalista curiosa o un salone di bellezza gestito da una maestra voodoo - qui tutto questo manca. Almeno per gran parte della narrazione.

La ragione che ha spinto una parte del fandom a considerarla la stagione peggiore è proprio questa: ci siamo trovati di fronte a qualcosa di completamente inatteso. Ma al tempo stesso è stato questo a renderla grandiosa, più ancorata alla mitologia della serie di tutte le altre...

Il turning point è proprio da ricercare qui, nell'evento che cambia tutto e imprime alla storia una nuova direzione.

Show hidden content Sarebbe facile pensare che il turning point sia la rivelazione che Miss Venable (Sarah Paulson) è in realtà completamente autonoma nella gestione dell'avamposto, e che decide insieme alla sua complice di eliminare tutti i suoi ospiti. Oppure, ci sarebbe la questione della vera natura della signora Mead (Kathy Bates), che è un robot. Ma non è nemmeno questo. 

A imprimere alla storia di Apocalypse una direzione completamente nuova è proprio quel legame con la mitologia della serie, quell'evento che trasforma tutto in un racconto ricco di eventi soprannaturali e incomprensibili ai comuni mortali.

Show hidden content Mi riferisco alla resurrezione delle tre streghe avvelenate all'avamposto: Madison (Emma Roberts), Mallory (Billie Lourd) e Dinah (Adina Porter) tornano in vita all'arrivo di Cordelia per cambiare il destino del mondo.

Se non è un cambio di direzione questo...

E ora prepariamoci al prossimo colpo di scena. Lo vedremo in American Horror Story: 1984, dal 7 novembre solo su FOX!

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