Ig Nobel 2019: tutte le assurde ricerche premiate durante la cerimonia (compresa una sulla pizza)

Autore: Danilo Abate ,

Ricordate la strampalata ricerca dell’Università di Cambridge sulla capacità degli ovini di riconoscere i volti delle celebrità?

Ebbene, dimenticatela, perché l’edizione di quest’anno dei premi Ig Nobel supera ogni immaginazione se si parla di ricerche “strane, divertenti e perfino assurde, che prima fanno ridere e poi danno da pensare”, come recitano gli addetti ai lavori sul sito ufficiale della bizzarra cerimonia.

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E dunque non perdiamo altro tempo e divertiamoci a scoprire quali sono state le ricerche di quest'anno insignite di un Ig Nobel.

  • Ig Nobel per la medicina: la pizza fa bene

  • Ig Nobel per la formazione medica: addestrare un animale potrebbe renderti un chirurgo migliore

  • Ig Nobel per la biologia: misurare campi magnetici sulle blatte (vive e morte)

  • Ig Nobel per l’anatomia: l’asimmetria dal punto di vista termico dello scroto

  • Ig Nobel per la chimica: quanta saliva produce un bambino di 5 anni?

  • Ig Nobel per l’ingegneria: la macchina che cambia pannolini in automatico

  • Ig Nobel per l’economia: non tutte le banconote trasmettono batteri allo stesso modo

  • Ig Nobel per la pace: non tutti i pruriti sono uguali

  • Ig Nobel per la psicologia: sorridere per finta non fa bene all'umore!

  • Ig Nobel per la fisica: perché i vombati fanno escrementi quadrati

Ig Nobel per la medicina: la pizza fa bene

È frutto di un team italo-olandese la ricerca che ha dimostrato gli effetti benefici della pizza sulla nostra salute.

Tale prodotto gastronomico, da sempre vanto del nostro paese, avrebbe infatti un ruolo importante nella protezione dell'organismo dai tumori del tratto digestivo e dagli infarti, ma il team guidato da Silvano Gallus dell’Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" è chiaro: la pizza "protegge dalle malattie, ma solo se preparata e mangiata in Italia".

Punch Neapolitan Pizza
La foto di una pizza
La pizza

A tal proposito lo stesso Gallus, in occasione del ritiro del premio Ig Nobel, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni:

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Insieme a Cristina Bosetti e Carlo La Vecchia abbiamo intrapreso questa ricerca, stupendoci del fatto che, prima di noi, nessun altro aveva studiato così attentamente un alimento così diffuso come la pizza. Analizzando i risultati ottenuti, osservammo inizialmente una notevole diminuzione del rischio di tumori orofaringei, al colon e all’esofago. Precisiamo però che il ruolo protettivo della pizza dev’essere visto in virtù degli degli ingredienti da cui è composta, fra cui la salsa di pomodoro, ingredienti che fanno parte della dieta mediterranea, su cui sono state già svolte una serie di ricerche comprovanti gli effetti benefici di tale dieta sul nostro organismo.

Praticamente, la pizza che fa bene alla salute è quella italiana soprattutto perché inserita nel contesto della dieta mediterranea.

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Gallus infatti precisa che gli studi avrebbero risultati differenti se effettuati su altre popolazioni:

Se la nostra ricerca venisse effettuata su altre popolazioni, con una concezione della pizza differente e che viene inserita in schemi alimentari diversi dai nostri, i risultati potrebbero essere molto diversi.

Un chiaro plauso alla pizza nostrana e a una dieta salutare ed equilibrata dunque.

Ig Nobel per la formazione medica: addestrare un animale potrebbe renderti un chirurgo migliore

Un altro studio tanto interessante quanto improbabile ci viene offerto da Karen Pryor e Theresa McKeon, che sostengono l’importanza nell’apprendere le tecniche di addestramento animale per diventare dei chirurghi ortopedici migliori.

HOLIDAY HOUSE PET RESORT
Un cane mentre viene addestrato
I nostri teneri cuccioli, se addestrati, potrebbero quindi renderti un chirurgo migliore

In particolare, la ricerca pubblicata su Clinical Orthopaedics and Related Research afferma che assimilare i rudimenti della tecnica del "clicker training" (consiste nell’usare uno strumento che emette un suono da associare ai comportamenti dell’animale considerati “corretti” dall’addestratore) potrebbe aiutare i chirurghi ortopedici a operare con più efficienza.

Ig Nobel per la biologia: misurare campi magnetici sulle blatte (vive e morte)

Più inquietante è lo studio, pubblicato su Scientific Reports, che parla di un metodo per misurare i campi magnetici applicabile a dei sistemi biologici e a temperature fisiologiche. Il problema però è che, per provare la validità del proprio metodo, i ricercatori l’hanno testato su delle blatte americane, riuscendo così a distinguere le blatte morte da quelle vive.

Matt Bertone
La foto di una blatta
Una comune blatta

Perché sono stati scelti proprio quegli insetti? Perché le blatte sono capaci di percepire quando avvengono dei cambiamenti a livello di un campo magnetico.

Ig Nobel per l’anatomia: l’asimmetria dal punto di vista termico dello scroto

Roger Mieusset e Bourras Bengoudifa vengono premiati invece per la loro ricerca sull’asimmetria termica dello scroto.

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Avete capito bene, i due scienziati francesi, durante uno studio condotto ormai più di 10 anni fa e “ripescato” dalla giuria degli Ig Nobel per l’occasione, hanno letteralmente misurato la differenza di temperatura a livello dello scroto di alcuni postini francesi. Mieusset e Bengoudifa specificano però che lo studio era stato in realtà portato avanti per ottenere risultati nell’ambito della ricerca su fertilità e spermatogenesi e, fra le “cavie”, vi è stato il coinvolgimento anche di alcuni autisti di autobus.

Motta
Il postino presente in alcune pubblicità Motta
Un possibile

Andando poi a visionare i risultati ottenuti, vi sono temperature diverse a livello dello scroto, a destra e a sinistra di esso, temperature che non dipendono dai vestiti che indossiamo, dalla posizione in cui ci troviamo o dalla particolare attività che stiamo svolgendo in un dato momento.

La differenza di temperatura potrebbe dipendere, secondo lo studio, da un’asimmetria anatomica presente a livello dell’apparato genitale maschile, o viceversa, tale asimmetria termica potrebbe essere invece la causa stessa delle eventuali differenze anatomiche.

Ig Nobel per la chimica: quanta saliva produce un bambino di 5 anni?

È merito invece di una ricerca giapponese, risalente all’ormai lontano 1995, se adesso sappiamo quanta saliva produce un bimbo di cinque anni, e la risposta è “500 ml al giorno”.

Per riuscire a determinare con esattezza il volume salivare dei pargoli sottoposti all’esperimento, sono stati monitorati i valori quotidiani di flusso salivare e il tempo trascorso a mangiare, a stare svegli e a dormire.

Ig Nobel per l’ingegneria: la macchina che cambia pannolini in automatico

Da un’idea del genio iraniano Iman Farahbakhsh nasce la “macchina cambia-pannolini e lava-bambini”, una macchina che permetterebbe, in automatico, di cambiare e lavare un bambino senza dover toccare nulla, un po’ come una “lavastoviglie per umani”.

L’invenzione di Farahbakhsh contribuirebbe così a mantenere la salubrità dell’ambiente oltre che, ovviamente, aiutare chi ha difficoltà a effettuare il cambio del pannolino.

Ig Nobel per l’economia: non tutte le banconote trasmettono batteri allo stesso modo

Inevitabilmente i soldi, passando di mano in mano, costituiscono un vero e proprio "ricettacolo di batteri", ma una ricerca premiata agli Ig Nobel 2019 mostra al mondo intero che non tutte le banconote del mondo sono capaci di trasmettere germi allo stesso modo.

Il leu romeno, moneta ufficiale della Romania, sarebbe infatti in grado di trasmettere batteri in maniera più “efficace” rispetto alle altre banconote esistenti in tutto il pianeta.

Lo studio era nato inizialmente per dimostrare che, nel prendere in considerazione il rischio di trasmissione di specie di germi resistenti agli antibiotici, andrebbe valutato come parametro anche il tipo di carta usata per produrre le banconote.

Ig Nobel per la pace: non tutti i pruriti sono uguali

Un team internazionale composto da ricercatori provenienti dal Regno Unito, dall’Arabia Saudita, dagli Stati Uniti e da Singapore, invece si becca l’Ig Nobel per la pace. Il motivo?

Columbia Pictures/Marvel Studios/Pascal Pictures
Una scena del film Spider-Man: Far from Home
Chissà se i ricercatori hanno preso in considerazione anche il “Peter-prurito”...

Gli scienziati, partendo da uno studio sul piacere derivante dal grattarsi quando abbiamo prurito, sono riusciti a dimostrare che non tutti i pruriti presentano la stessa intensità e il sollievo che proviamo nel grattarci dipende anche dalla zona del corpo in cui lo facciamo.

Ig Nobel per la psicologia: sorridere per finta non fa bene all'umore!

Il tedesco Fritz Strack ha vinto l’Ig Nobel per la psicologia perché è riuscito a dimostrare, a distanza di ben 30 anni, che una sua precedente scoperta non era vera.

Lo studio da lui condotto anni or sono attestava infatti che ridere per finta riuscisse a sortire un effetto benefico sull’umore di una persona. Inutile dunque ostentare falsi sorrisi più del dovuto.

Ig Nobel per la fisica: perché i vombati fanno escrementi quadrati

L’ultima ricerca premiata spiega invece il motivo alla base della forma quadrata degli escrementi dei vombati, marsupiali originari dell’Australia. Pare che i nostri amici muscolosi e dalle zampe corte producano della cacca quadrata per poterla impilare con maggiore facilità, allo scopo di facilitare la comunicazione con membri della stessa specie.

P. Yang and D. Hu/Georgia Tech
Una foto di escrementi di vombati
Ed ecco svelato l'arcano sugli escrementi di vombati...

La forma degli escrementi è inoltre dovuta, per forza di cose, alle caratteristiche specifiche delle pareti intestinali dei vombati.

E voi che ne pensate? Quale premio Ig Nobel vi ha stupito e divertito di più?

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