Il ballo dei 41 è una storia vera? La vicenda di Ignacio de la Torre y Mier e gli eventi reali dietro al film Netflix

Autore: Silvia Artana ,

Il 18 novembre 1901, il Messico ha dovuto fare i conti con uno dei tabù che più di tutti aveva cercato di evitare. La sera del giorno prima, la polizia ha fatto irruzione (illegalmente) a una festa in una casa privata nella capitale e ha arrestato i 41 partecipanti. Tutti uomini, alcuni vestiti con eleganti abiti da donna. L'episodio è stato così dirompente per la cultura e la società dell'epoca del grande stato dell'America Latina, al punto che anni dopo lo scrittore e attivista Carlos Monsiváis ha osservato che "la retata ha inventato l'omosessualità in Messico".

Il "ballo dei 41", come ha finito per essere chiamato l'accaduto, ha segnato un punto di svolta per la comunità gay del paese, ma è stato anche un grande scandalo. I nomi dei partecipanti alla festa non sono mai stati rivelati, ma tanti erano esponenti di spicco della società messicana e uno in particolare ha dato molto da parlare ai giornali e alla gente. Il misterioso ospite (forse addirittura uno degli organizzatori del ballo) sarebbe stato Ignacio de la Torre y Mier, giovane e ambizioso uomo d'affari che puntava a fare carriera in politica, ma soprattutto marito della figlia prediletta del presidente del Messico, Porfirio Diaz.

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Ancora oggi, la presenza alla festa di "El Yerno de su Suegro" (in italiano, "il genero di suo suocero") non può essere confermata. Tuttavia, molti ritengono "probabile" la voce secondo cui i partecipanti fossero in realtà 42, ma il loro numero ufficiale sia diventato 41 per nascondere Ignacio de la Torre y Mier ed evitare che Porfirio Diaz e la sua famiglia venissero travolti dallo scandalo. 

Il film Netflix #Il ballo dei 41 ricostruisce gli eventi mescolando realtà e finzione, in una storia che cerca allo stesso tempo di dare la giusta dimensione a una vicenda per molti versi ancora nebulosa e di fare luce sul suo protagonista più "misterioso".

Il ballo dei 41 Il ballo dei 41 Un membro del Congresso gay sposa la figlia del presidente messicano ma se la spassa con un ragazzo in un club segreto, ed è subito scandalo. Basato su una storia ... Apri scheda

Chi era Ignacio de la Torre y Mier 

Ignacio de la Torre y Mier è nato nel 1866 da un ricco possidente terriero, Fernando José Máximo de la Torre Carsí, e ha ricevuto un'educazione di prim'ordine nelle migliori scuole del Messico e degli Stati Uniti. Alla morte del padre, ha ereditato diverse proprietà, diventando uno dei più importanti produttori di canna da zucchero e creando una rete commerciale internazionale che lo ha portato a ottenere l'amicizia e l'appoggio di Porfirio Diaz e di diversi funzionari pubblici.

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Nel 1887, ha incontraro a un ballo Amada Diaz, la figlia prediletta del presidente. All'epoca, la giovane era promessa a Fernando González Mantecón, figlio del predecessore di Porfirio Diaz, Manuel González. Ma dopo un breve corteggiamento, Ignacio de la Torre y Mier ha avuto la meglio sul rivale e i due sono diventati marito e moglie all'inizio del 1888. 

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Il ballo dei 41: Amada Diaz
Amada Diaz mostra l'anello di fidanzamento con Ignacio de la Torre y Mier

Come ha osservato Alfonso Herrera, che lo interpreta nel film Netflix Il ballo dei 41, Ignacio de la Torre y Mier era un "personaggio ambizioso, un politico e un uomo d'affari" e ha sposato Amada Diaz "per interesse". Il matrimonio tra i due è naufragato rapidamente per la condotta libertina dell'uomo e le numerose voci sulla sua omosessualità. Marito e moglie conducevano vite separate nel grande palazzo sul Paseo de la Reforma, nel cuore di Città del Messico, e apparivano insieme solo agli eventi pubblici. 

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Ignacio de la Torre y Mier ha sfruttato l'appoggio di Porfirio Diaz per diventare deputato e grazie al sostegno del suocero è stato candidato al ruolo di Governatore del Messico. Tuttavia, ha dovuto ritirarsi dalla corsa a causa delle voci sul suo stile di vita.

La fine delle ambizioni politiche dell'uomo è stato lo scandalo del "ballo dei 41", che nella notte tra il 17 e il 18 novembre 1901 ha portato all'arresto di 41 uomini omosessuali, diversi dei quali vestiti da donna. Anche se ufficialmente non risultava tra i partecipanti, circolava una voce inarrrestabile che la presenza alla festa del "genero di suo suocero" fosse stata "cancellata" per un ordine diretto di Porfirio Diaz. 

La partecipazione al ballo di Ignacio de la Torre y Mier rimane controversa, ma Robert McKee Irwin, autore del libro The Famous 41: Sexuality and Social Control in Mexico, 1901, ritiene che i rumor non siano solo tali:

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Non penso che sia possibile affermare con certezza che [Ignacio de la Torre y Mier, n.d.r.] fosse il 42esimo ospite, ma ritengo che sia probabile. Il suo nome è stato rimosso dai giornali e dallo scandalo, in modo che lo scandalo non colpisse il governo. Le voci a riguardo sono rimaste, ma è così che il governo ha allontanato lo scandalo dal proprio spazio.

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Il ballo dei 41: Ignacio ed Evaristo
Ignacio e il suo amante Evaristo nel film Il ballo dei 41

Dopo il 17 novembre 1901, Ignacio de la Torre y Mier è sparito dalla vita pubblica. Negli anni della rivoluzione, è stato un osteggiatore di Francisco Madero e ha fornito ai rivoltosi l'auto con la quale il presidente e il suo vice sono stati trasportati sul luogo della loro esecuzione. In seguito, è stato espropriato dei suoi possedimenti ed è stato incarcerato. Poi, è stato preso prigioniero dell'esercito di Emiliano Zapata. E secondo diverse voci, avrebbe avuto una relazione con il rivoluzionario. A tale proposito, il regista del film Il ballo dei 41, David Pablos, ha dichiarato:

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La presunta storia d'amore tra Zapata e Ignacio, quando quest'ultimo era il suo scudiero, è diventata un mito popolare. Non mi dispiacerebbe girare un sequel su questa vicenda.

La storia vera del "ballo dei 41"

Il "ballo dei 41" è un episodio che ha dato seguito a un grande scandalo nell'alta società del Messico all'inizio del XX secolo. Nella notte tra il 17 e il 18 novembre 1901, la polizia ha fatto irruzione in una casa privata della capitale, dove si stava tenendo una festa. La retata (condotta in maniera illegale e del tutto arbitraria) ha portato all'arresto di tutti i partecipanti, 41 uomini, 19 dei quali truccati e vestiti con eleganti abiti da donna.

Come spiega Gabriela Cano, ricercatrice del Colegio de México, la stampa ha offerto un "racconto sensazionalistico" della vicenda, perché l'omosessualità era un (grande) tabù in Messico. Ma la realtà dei fatti rimane per lo più un mistero, a partire dal numero dei partecipanti al ballo.

Secondo una voce che si è diffusa immediatemente dopo il blitz della polizia, i presenti sarebbero stati 42, ma uno di loro sarebbe stato liberato senza darne notizia (in base a una ricostruzione, facendolo scappare sui tetti). Il misterioso ospite sarebbe stato il ricco uomo d'affari Ignacio de la Torre y Mier e il motivo del trattamento speciale sarebbe stata la sua parentela con Porfirio Diaz, in quanto marito della figlia del presidente, Amada Diaz.

La vicenda è ancora oggi controversa, anche se in molti credono che l'uomo fosse effettivamente uno dei partecipanti alla festa e qualcuno lo indica pure come uno degli organizzatori. Di sicuro, lo scandalo del "ballo dei 41" ha segnato uno spartiacque nella lotta per l'affermazione dei propri diritti da parte della comunità LGBTQ+ in Messico, oltre a fare esplodere la miscela di pregiudizio, intolleranza e diseguaglianza che affliggeva la società del paese.

Subito dopo l'arresto, i partecipanti al ballo in abiti maschili sono stati portati in prigione, mentre quelli con vestiti femminili sono stati costretti a spazzare la strada. La stampa ha ricevuto pressioni per non dare troppa visibilità all'episodio, perché molti dei fermati erano esponenti di spicco della società. Alla fine, chi aveva influenza, conoscenze e denaro è riuscito a evitare la gogna e l'incriminazione per "offesa alla morale e al comportamento civile". Invece, chi non poteva contare su niente di tutto ciò, è finito ai lavori forzati.

Dei 41 (42?) presenti al ballo, 12 sono stati mandati nello Yucatan, dove era in corso la Guerra delle Caste contro i Maya. I condannati non avevano armi e non combattevano, ma erano deputati a lavori umili, come scavare le trincee e lavare i pavimenti.

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Il ballo dei 41: Evaristo
L'iniziazione di Evaristo ne Il ballo dei 41

Poco alla volta, lo scandalo è sbiadito. Ma è rimasto radicato nella cultura popolare, al punto che in Messico il numero "41" viene considerato un tabù e per molto tempo è stato bandito dall'organizzazione dell'esercito e dalle strutture pubbliche come alberghi e ospedali.

Ancora oggi, è usato è per indicare con disprezzo gli omosessuali (mentre il "42" fa riferimento agli omosessuali passivi). Ma grazie alla lotta della comunità LGBTQ+, sta lentamente diventando un simbolo di appartenenza, forza e coraggio.

Dove si può vedere Il ballo dei 41?

Il ballo dei 41 è disponibile in streaming su Netflix dal 12 maggio 2021.

Il ballo dei 41 è una storia vera?

Sì, Il ballo dei 41 è una storia vera e racconta un episodio che ha dato grande scandalo in Messico all'inizio del XX secolo.

Il 17 novembre 1901, la polizia ha fatto irruzione a una festa in una casa privata e ha arrestato i 41 partecipanti, tutti uomini e alcuni truccati e vestiti da donna. Secondo le voci dell'epoca, in realtà gli ospiti sarebbero stati 42, ma la presenza di uno di loro sarebbe stata "cancellata". L'uomo del mistero sarebbe stato Ignacio de la Torre y Mier, genero del presidente Porfirio Diaz.

L'episodio è stato definito una "pietra miliare" nella battaglia per l'affermazione dei diritti della comunità LGBTQ+ in Messico.

Il ballo dei 41 avrà un seguito?

Al momento, non ci sono notizie ufficiali su un possibile seguito per Il ballo dei 41. Tuttavia, il regista del film, David Pablos, ha detto che non gli dispiacerebbe raccontare la vita di Ignacio de la Torre y Mier dopo lo scandalo della festa. In particolare, la presunta relazione che avrebbe avuto con Emiliano Zapata.

Fonti: History Channel, El País 

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