Il cavaliere oscuro: le migliori frasi dal film di Nolan

Autore: Danilo Abate ,

Il cavaliere oscuro è un film del 2008 di Christopher Nolan con protagonista Christian Bale nei panni di Batman, celebre personaggio dei fumetti ideato da Bob Kane e Bill Finger. La pellicola, seguito di Batman Begins del 2005, è stata acclamata soprattutto per l’eccelsa interpretazione del compianto Heath Ledger nei panni del Joker, un’interpretazione che è valsa all’attore australiano il Premio Oscar postumo al miglior attore non protagonista nel 2009.

La visione del personaggio di Batman de Il cavaliere oscuro e, in generale, di tutta la trilogia del crociato incappucciato diretta da Nolan, ha colpito pubblico e critica per l’enfasi che gli sceneggiatori (il regista e suo fratello Jonathan), sono riusciti a imprimere sulla storia e sui personaggi e meno sull’azione iper-tecnologica.

L’attenzione di Nolan è tutta sui dilemmi morali dei protagonisti e sul conflitto interiore fra le due identità distinte di Bruce Wayne.

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Il nostro eroe nel film si trova infatti a fronteggiare il perfido criminale Joker, che riesce a mettere in ginocchio tutta Gotham, ma il vero scontro è fra Batman e chi si cela dietro la maschera.

La follia del villain interpretato da Ledger riesce a tenere ciascun personaggio sempre in bilico fra il bene e il male, pone Batman e tutta la città di fronte a delle scelte, che più che rappresentare una sfida al sistema, sono delle prove per mettere a nudo la vera natura delle persone.

Il cavaliere oscuro è stato inoltre insignito del Premio Oscar per il miglior montaggio sonoro a Richard King.

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Eccovi dunque tutte le migliori frasi e i dialoghi più iconici del capolavoro di Nolan.

Le frasi dei criminali di Gotham

Che c'è, sei superstizioso? È più facile vincere alla lotteria che incontrare Batman. - Criminale

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Vi prego, mi fa male lo stomaco... Il capo ha detto che mi avrebbe fatto andare via le voci... che sarebbe entrato e avrebbe messo tante luci... come a Natale... - Criminale

Le frasi del ceceno

È per questo che portiamo i cani. Miei piccoli prìncipi. - Ceceno

Spargete la voce. Assoldiamo il clown. Aveva ragione, dobbiamo sistemare il vero problema: Batman. - Ceceno

Le frasi di Joker

Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... [si toglie la maschera] più strano. - Joker

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È arrivato Batman...! Uh, vuole giocare con me! - Joker

Stasera parteciperete tutti ad un esperimento sociale. Attraverso la magia del carburante Diesel e del nitrato d'ammonio, sono pronto fin d'ora a farvi saltare tutti quanti in aria. Se uno solo tenta di scappare dalla nave, morirete tutti. Ogni nave ha un telecomando per far saltare l'altra. A mezzanotte vi farò saltare tutti in aria. Però, se uno di voi premerà il bottone, lascerò libera la sua nave. Quindi, chi rimarrà? La collezione di letame dei super ricercati di Harvey Dent o i dolci e innocenti cittadini? A voi la scelta. Ah, e vi consiglio di decidere in fretta, perché i passeggeri dell'altra nave potrebbero anche non essere tanto altruisti... - Joker

[Joker alzandosi e ficcando un coltello in bocca a Gambol] E quant'era vivo, uhm? [gli uomini ribelli di Gambol proteggono Joker] Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici? Mio padre era... un alcolista. E un maniaco. E una notte dà di matto ancora più del solito. Mamma prende un coltello da cucina per difendersi; ma a lui questo non piace. Neanche... un... pochetto. Allora, mentre io li guardo, la colpisce col coltello. Ridendo mentre lo fa. Si gira verso di me, e dice... "Perché sei così serio?" Viene verso di me con il coltello... "Perché sei così serio?!" E mi ficca la lama in bocca. "Mettiamo un bel sorriso su quel faccino!" E... perché sei così serio? [uccide Gambol] Ora, la nostra organizzazione è piccola, ma... ha un alto potenziale di... di aggressività ed espansione! Chi di voi vuole entrare nella nostra squadra, sentiamo? Ah! C'è un solo posto disponibile per adesso, quindi faremo delle eliminatorie. Uhm... Fate in fretta. – Joker

Il messaggio di Joker in televisione letto da Mike Engel

Sono Mike Engel, di Gotham Tonight. "Che deve succedere perché vi uniate al mio piano? Non avete ucciso l'avvocato. Devo togliervi dalla panchina e mandarvi in campo. Al calar delle tenebre, la città sarà mia e chi resterà giocherà secondo le mie regole. Se non volete stare al gioco, lasciate la città. Ma le folle che usano ponti e tunnel avranno una sorpresa. Ah-ah, ah-ah." - Mike Engel

Le frasi di Rachel

Harvey Dent, il flagello della malavita, spaventato a morte dalla banda della raccolta dei fondi. - Rachel

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[Alfred mentre legge la lettera di Rachel] Caro Bruce, devo essere sincera e chiara. Io sposerò Harvey Dent. Lo amo, e voglio passare il resto della mia vita con lui. Quando ti ho detto che se Gotham non avesse più avuto bisogno di Batman noi saremmo potuti stare insieme, dicevo sul serio. Ma ora sono sicura che non verrà mai il giorno in cui tu non avrai più bisogno di Batman. Io mi auguro che arrivi. E se succederà, sarò al tuo fianco. Ma come tua amica. Mi dispiace deluderti. Se perdi la fiducia in me, ti prego, almeno mantieni la fiducia nella gente. Con amore, adesso e per sempre. Rachel. - Rachel

Alfred e Bruce Wayne

Alfred: Sara bello, quando Wayne Manor sarà finito. Potrà passare dal non dormire in un attico al non dormire in un castello. Ogni volta che si ricuce da solo, fa un pasticcio infernale.
Bruce Wayne: Sì, mi costringe ad imparare dai miei errori.
Alfred: A questo punto dovrebbe aver imparato tante cose, allora.
Bruce Wayne: È l'armatura. Ho addosso troppo peso. Devo essere... più veloce.
Alfred: Sono certo che il signor Fox saprà esaudirla. Si è accapigliato con una tigre?
Bruce Wayne: No, con un cane.
Alfred: Eh?
Bruce Wayne: Una bestia enorme. Stanotte c'erano altri imitatori con fucili e pistole, Alfred.
Alfred: Potrebbe assumerli e prendersi il week-end libero.
Bruce Wayne: Non era... quello che avevo in mente quando ho detto che volevo essere un'ispirazione per gli altri.
Alfred: Lo so, ma la situazione è migliorata. Guardi il nuovo procuratore distrettuale.
Bruce Wayne: Lo sto osservando attentamente. Devo capire se ci si può fidare.
Alfred: È più interessato al personaggio, o alle sue... frequentazioni?
Bruce Wayne: Rachel può passare il suo tempo libero con chi vuole.
Alfred: Spero che non faccia spiare anche me, nel mio giorno libero.
Bruce Wayne: Se ne prendessi uno, lo farei.
Alfred: Riconosca i suoi limiti, signor Wayne.
Bruce Wayne: Batman non ne ha. Non ha limiti.
Alfred: Ma lei sì, signore.
Bruce Wayne: Non posso permettermi di conoscerli.
Alfred: E cosa succederà, allora, il giorno in cui li scoprirà?
Bruce Wayne: Sappiamo tutti quanto ti piace dire "gliel'avevo detto".
Alfred: Quel giorno, signor Wayne, neanch'io vorrò dirlo... probabilmente.

Bruce Wayne: Eliminare me non gli ridarà i soldi. Sapevo che non si sarebbero arresi senza combattere, ma questo è troppo. Hanno passato il segno.
Alfred: Lei lo ha passato per primo, signore. Li ha stritolati, li ha martellati fino alla disperazione. E nella loro disperazione, si sono rivolti ad un uomo che non hanno compreso fino in fondo.
Bruce Wayne: I criminali non sono complicati, Alfred. Dobbiamo solo scoprire cosa vuole.
Alfred: Con tutto il rispetto, signor Wayne, forse questo è un uomo che neanche lei capisce appieno. Molto tempo fa ero in Birmania con degli amici e lavoravamo per il governo locale. Volevano che comprassimo la fedeltà dei capi tribù cercando di corromperli con delle pietre preziose. Ma i carri del governo vennero assaliti da un bandito in una foresta a nord di Rangoon. E così iniziammo a cercare le pietre. Ma in sei mesi non incontrammo nessuno che avesse fatto affari con lui. Un giorno, vidi un bambino che giocava con un rubino che era grande come un'arancia. Il bandito le aveva buttate via tutte.
Bruce Wayne: E perché le ha rubate?
Alfred: Be', perché lo trovava un grande divertimento, perché certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare, né dominare. Non ci si ragiona, né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo.

Harvey Dent e Rachel

Harvey Dent: Scusate il ritardo.
Rachel: Dove sei stato?
Harvey Dent: Preoccupata di dover cominciare?
Rachel: Harvey, io conosco questi fascicoli a memoria...
Harvey Dent: E allora quello che è giusto è giusto. Testa conduco io, croce, è tutto tuo.
Rachel: Vuoi tirare la moneta per vedere chi lo conduce?
Harvey Dent: È il portafortuna di mio padre. Mi ha fatto avere il primo appuntamento con te.
Rachel: Non lascerei una cosa del genere alla sorte.
Harvey Dent: Non lo faccio. [lancia la moneta ed esce testa] Me la creo, la fortuna.

Rachel: Non riusciremo mai a collegare la pistola a Maroni, quindi non potremo accusarlo. Ma il fatto che vogliano ucciderti, significa che li spaventiamo.
Harvey Dent: Bene. Mi fa piacere che tu sia felice. Per inciso, io sto bene.
Rachel: Andiamo Harvey, sei il procuratore di Gotham. Se non ti sparano vuol dire che non fai bene il tuo lavoro. Però, senti... se dici di essere sotto shock potremmo prenderci la giornata libera.
Harvey Dent: Non posso. Ho chiamato il capo dell'unità emergenze crimine.
Rachel: Ah, Jim Gordon. È un caro amico, quindi prova ad essere gentile.

Harvey Dent: Quando rischi la vita, vedi tutto con più chiarezza.
Rachel: Sì, lo immagino.
Harvey Dent: Già. Pensi alle cose che non potresti sopportare di perdere. E alla persona con cui passare il resto della tua vita.
Rachel: È una proposta impegnativa.
Harvey Dent: Be', non se la mafia ce la farà!
Rachel: Non scherzare.
Harvey Dent: Va bene. Allora parliamo sul serio. La tua risposta?
Rachel: Non ho una risposta.
Harvey Dent: Non avere una risposta è un no.
Rachel: Harvey...
Harvey Dent: C'è qualcun altro, vero?
Rachel: Harvey...
Harvey Dent: Dimmi solo che non è Wayne. Quello è completamente... [viene immobilizzato da dietro da Bruce]

Gordon e Harvey Dent

Gordon: Mi hanno detto che ha un destro micidiale. È un peccato che Sal esca di galera.
Harvey Dent: Sì, ma il bello della mafia è che ti dà sempre altre occasioni. Banconote leggermente irradiate. Roba sofisticata per un poliziotto. Si è fatto aiutare?
Gordon: Abbiamo contatti con varie agenzie governative.
Harvey Dent: Mi risparmi, Gordon. Lo voglio incontrare.
Gordon: Veramente per noi l'ordine ufficiale è arrestare Batman a vista.
Harvey Dent: Ma quel fascio di luce che parte dal vostro tetto?
Gordon: Se ha dei problemi con... attrezzature che funzionano male, le consiglio di rivolgersi alla manutenzione.
Harvey Dent: Ho mandato in galera tutti quelli che riciclavano denaro, ma la mafia riesce ancora a ripulirlo. Io credo che lei, e il suo amico, abbiate trovato l'unico punto debole in cui si possa colpirla: il portafoglio. È audace, posso partecipare?
Gordon: A Gotham meno si sanno le cose, più è sicura l'operazione.
Harvey Dent: Gordon, non mi piace che lei abbia una sua unità speciale, piena di poliziotti su cui ho indagato quando ero alla disciplinare.
Gordon: Se non lavorassi con quelli su cui ha indagato per farsi un nome, lavorerei da solo. A me non danno credito politico per essere un idealista. Devo fare il meglio che posso con quello che ho.
Harvey Dent: Vuole dei mandati di perquisizione e sequestro per cinque banche... senza dirmi che cosa cerchiamo?
Gordon: Se vuole posso darle i nomi delle banche.
Harvey Dent: Be', è un inizio. Le darò i mandati, ma voglio la sua fiducia.
Gordon: Oh, non deve convincere me. Lo sappiamo che lei è il paladino di Gotham.
Harvey Dent: Gli uomini della sua unità mi avevano dato un altro nome.
Gordon: Queste cose non mi interessano.

Lucius Fox e Bruce Wayne

Lucius Fox: Un'altra lunga nottata? Questa joint venture è stata una sua idea, i consulenti ne sono entusiasti. Ma io non sono convinto, la società di Lau è cresciuta dell'8% all'anno, con precisione matematica. Il suo flusso di entrate deve essere in nero, magari perfino illegale.
Bruce Wayne: Va bene, cancelli l'accordo.
Lucius Fox: Lo sapeva già?
Bruce Wayne: Volevo dare uno sguardo ai libri contabili.
Lucius Fox: Posso fare qualcos'altro per lei?
Bruce Wayne: Un vestito nuovo.
Lucius Fox: Già, il tre bottoni fa un po' anni novanta...
Bruce Wayne: Non parlo di moda, signor Fox, ma di funzionalità.
Lucius Fox: Vuole poter girare la testa.
Bruce Wayne: Certo, la retromarcia sarebbe più facile...
Lucius Fox: Vedrò cosa posso fare.

Lucius Fox: Per i lanci ad alta quota le serviranno ossigeno e stabilizzatori. Devo dire che al confronto delle richieste che fa di solito, saltare da un aereo in volo è piuttosto convenzionale.
Bruce Wayne: E se invece volessi risalire sull'aereo?
Lucius Fox: Le consiglio un buon agente di viaggi.
Bruce Wayne: Senza che atterri.
Lucius Fox: Ora sì che la riconosco, signor Wayne. La CIA aveva un programma negli anni '60, per tirare fuori gli agenti da situazioni pericolose, lo Skyhook... diamogli un'occhiata.

Lucius Fox: Ma c'è una controindicazione. La separazione delle placche la rende più vulnerabile ai coltelli e armi da fuoco.
Bruce Wayne: Ah. Non vogliamo rendere le cose troppo facili, no? Che resistenza ha contro i cani?
Lucius Fox: Parliamo di rottweiler o di chihuahua? Dovrebbe andare bene contro i gatti...

Bruce, Rachel e Harvey

Harvey Dent: Ci ho messo tre settimane per avere un tavolo, e ho dovuto dire che lavoro per il governo.
Rachel: Sul serio?
Harvey Dent: L'ispettore alla Sanità ha diritto a un occhio di riguardo.
Rachel: Bruce, lui è Harvey Dent.
Harvey Dent: Il famoso Bruce Wayne. Rachel mi ha raccontato tutto di lei.
Bruce Wayne: Spero proprio di no... Allora, mettiamo assieme un paio di tavoli?
Harvey Dent: Non so se ce lo permetteranno...
Bruce Wayne: Oh, ma certo... Questo posto è mio. [Wayne, a gesti, dà istruzioni al cameriere]

Natasha, Bruce, Rachel e Harvey

Natasha: Come si possono crescere figli in una città così?
Bruce Wayne: Sono cresciuto qui e non sono venuto male.
Harvey Dent: Wayne Manor è nei confini della città?
Bruce Wayne: Be', le Palisades certo. Come nostro nuovo procuratore è meglio che conosca i limiti della sua giurisdizione.
Natasha: Io sto parlando del tipo di città controllata da un vigilante mascherato.
Harvey Dent: Gotham City è fiera di un cittadino che si batte per ciò che è giusto.
Natasha: A Gotham servono uomini come lei, funzionari eletti, non un uomo che vuole essere al di sopra della legge.
Bruce Wayne: Esatto, chi ha eletto Batman?
Harvey Dent: Tutti noi, che siamo rimasti a guardare mentre la malavita prendeva il controllo della città.
Natasha: Ma questa è una democrazia, Harvey.
Harvey Dent: Quando i nemici erano alle porte, i Romani sospendevano la democrazia ed eleggevano un uomo per proteggere Roma. E non era un onore, ma un servizio per la comunità.
Rachel: Harvey, l'ultimo uomo che hanno eletto per proteggere la repubblica si chiamava Cesare, e non ha più rinunciato al suo potere.
Harvey Dent: E va bene, d'accordo. O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo. Sentite, chiunque sia Batman, non vorrà farlo per tutta la vita, come potrebbe? Batman cerca qualcuno che prenda il suo mantello.
Natasha: Uno come lei, signor Dent?
Harvey Dent: Può darsi. Se ne sono all'altezza.
Natasha: E se fosse Harvey Dent il cavaliere oscuro, uhm?
Harvey Dent: Se sgattaiolassi fuori tutte le notti, qualcuno lo avrebbe notato.
Bruce Wayne: D'accordo, mi ha convinto. Dent, le organizzo una raccolta di fondi.
Harvey Dent: È molto gentile, Bruce, ma non mi ricandido per altri tre anni.
Bruce Wayne: No, lei non capisce. Con una raccolta tra i miei amici, non le servirà più un centesimo...

Alfred e Harvey Dent

Alfred: Un po' di coraggio liquido, signor Dent?
Harvey Dent: Grazie. Alfred, giusto?
Alfred: Esatto, signore.
Harvey Dent: Già. Rachel parla sempre di lei, la conosce da tutta la vita.
Alfred: Ah, non ancora, signore.
Harvey Dent: Qualche ex-fidanzato psicopatico che dovrei temere?
Alfred: Oh, più di quanto possa immaginare.

Bruce e Rachel

Rachel: Harvey forse non ti conosce abbastanza per capire quando lo prendi in giro. Ma io sì, invece.
Bruce Wayne: No, ero convinto di ogni parola. Ti ricordi quando mi hai detto che un giorno non molto lontano, Gotham non avrebbe più avuto bisogno di Batman?
Rachel: Bruce.
Bruce Wayne: Sta per arrivare.
Rachel: Non mi puoi chiedere di aspettare quel giorno.
Bruce Wayne: Sta succedendo adesso. È Harvey, l'eroe. Ha messo in gabbia metà dei criminali della città. E lo ha fatto senza indossare una maschera. Gotham ha bisogno di un eroe con un volto.

L’interrogatorio

Joker [nella stanza buia dell'interrogatorio]: Buonasera, Commissario.
Gordon [si siede]: Harvey Dent non è tornato, è scomparso.
Joker: Eh, certo.
Gordon: Che gli hai fatto, è colpa tua?
Joker: Mia? Io ero qui dentro! Tu piuttosto con chi l'hai lasciato? Mh? Con i tuoi uomini? Ammettendo ovviamente che siano ancora i tuoi uomini... E non gli uomini di Maroni. Ti deprime, Commissario? Sapere quanto sei profondamente solo? Ti fa sentire responsabile per le attuali condizioni di Harvey Dent?
Gordon: Dov'è?
Joker: Che ore sono?
Gordon: E questo che cosa cambia?
Joker: Be', a seconda dell'ora potrebbe essere in un luogo o in molti altri.
Gordon: Se dobbiamo fare dei giochetti... [toglie le manette a Joker] Mi serve un po' di caffè.
Joker: Ahhh, il solito trucco "sbirro buono/sbirro cattivo"?
Gordon: Non esattamente. [esce dalla sala]
Joker [si accendono le luci e Batman, che era dietro Joker, gli sbatte il cranio sul tavolo]: Ah... Ow... Mai cominciare con la testa, la vittima rimane confusa! Non sente il col... [Batman gli tira un pugno sulla mano] ...Visto?
Batman: Volevi vedermi, eccomi.
Joker: Volevo vedere cosa avresti fatto. E non mi hai deluso neanche un po'. Hai lasciato morire cinque persone. Poi hai lasciato che Dent prendesse il tuo posto. Perfino per uno come me, sei senza cuore.
Batman: Dov'è Dent?
Joker: Quegli scemi della mafia ti vogliono morto per "tornare alla situazione di prima". Ma io so qual è la verità. Non si torna indietro. Tu hai cambiato tutto... per sempre.
Batman: E allora perché vuoi uccidermi?
Joker: Hhhheheheheh! Io non... io non voglio ucciderti! Che faccio senza di te? Torno a fregare i trafficanti mafiosi? No, no. No. No, tu... tu completi... me!
Batman: Tu sei spazzatura, uccidi per soldi.
Joker: Non parlare come uno di loro, non lo sei! Anche se ti piacerebbe... Per loro, sei solo un mostro. Come me! Ora gli servi. Ma tra un po'... ti cacceranno via. Come un lebbroso! La loro moralità, i loro principi, sono uno stupido scherzo. Li mollano appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. Te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste... persone "civili" e "perbene", si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso.
Batman [lo afferra per il colletto]: Dov'è Dent?!
Joker: Tu hai tutte le tue regole, e pensi che ti salveranno?! [Batman lo sbatte contro il muro]
Gordon [osservandoli e rivolgendosi ad altri presenti]: È sotto controllo.
Batman: Io ho una sola regola.
Joker: Ooh, allora la dovrai infrangere per conoscere la verità.
Batman: Quale verità?
Joker: Che l'unico modo sensato di vivere è senza regole. E stasera tu infrangerai la tua unica regola.
Batman: Ci sto pensando.
Joker: Oh, mancano solo pochi minuti, quindi devi stare al mio giochino se vuoi salvare uno di loro.
Batman [sbigottito]: Loro?
Joker: Per un po', prima... ho pensato che fossi davvero Dent. Per come ti sei lanciato dietro di lei... [Batman lo scaraventa violentemente sul tavolo e poi blocca la porta della sala dell'interrogatorio] Hehehe! Guarda come ti scaldi! Harvey sa di te e della sua piccola bambolina?!
Batman [gli sbatte la testa contro il vetro dell'osservatorio, che si scheggia]: Dove sono?
Joker: Uccidere è fare una scelta!
Batman [tira un pugno in faccia a Joker]: Dove sono?!
Joker: Scegliere una vita piuttosto che un'altra! Il tuo amico il Procuratore, o la sua timida futura sposina. [Batman gli tira un pugno in faccia] Wohahahahaha! Tu non hai niente...niente con cui minacciarmi! Non te ne fai niente di tutta la tua forza! [Batman lo afferra per il colletto] Non ti preoccupare, te lo dirò dove sono. Tutti e due. Ed è questo il punto: sarai costretto a scegliere. Lui è al 250, 52a Strada. E lei è... tra la Avenue X e Cicero. [Batman esce dall'interrogatorio]
Gordon: Chi vai a salvare?
Batman: Rachel!
Gordon: Noi andiamo da Dent! 250, 52a Strada!

Joker e Due Facce

Joker [vestito da infermiera]: La, de, la, de, la, de, lum. [Joker si toglie la maschera chirurgica e Due Facce si dimena, legato al suo letto] Ciao. Sai, io non voglio che ci siano dei rancori fra noi due, Harvey. Quando tu e... Ra...
Due Facce: Rachel!!!
Joker: Rachel, venivate portati via, io ero seduto in gabbia da Gordon! Non ho fatto esplodere io quelle cariche.
Due Facce: I tuoi uomini... Un tuo piano...
Joker: Ti sembro davvero il tipo da fare piani? Lo sai cosa sono? Sono un cane che insegue le macchine. Non saprei che farmene se... le prendessi! Ecco, io... agisco e basta. La mafia ha dei piani. La polizia ha dei piani. Gordon ha dei piani. Loro sono degli opportunisti. Opportunisti che cercano di controllare i loro piccoli mondi. Io non sono un opportunista. Io cerco di dimostrare agli opportunisti quanto siano patetici, i loro tentativi di controllare le cose. Quindi, quando dico... vieni qui. Quando dico che con te e la tua ragazza non c'era niente di personale, capisci che ti dico la verità. [libera un braccio di Due Facce] Sono gli opportunisti... che ti hanno messo dove sei. Anche tu eri un opportunista. Avevi dei piani. E, guarda dove ti hanno portato. [libera l'altro braccio di Due Facce e questo tenta di attaccarlo] Io ho solo fatto quello che so fare meglio: ho preso il tuo bel piano e l'ho ribaltato contro di te! Guarda cosa ho fatto a questa città con qualche bidone di benzina e un paio di pallottole. Mh? Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno "secondo i piani" ...Anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... Allora tutti perdono la testa! [tira fuori una pistola] Se introduci un po' di anarchia... [carica la pistola facendola prendere in mano a Due Facce] se stravolgi l'ordine prestabilito... Tutto diventa improvvisamente caos. [si fa puntare la pistola sulla fronte] Sono un agente del caos. Ah, e sai qual è il bello del caos? È equo.
Due Facce [mostra il lato intatto della sua moneta]: Così vivi.
Joker: Mmm-hm.
Due Facce [mostra il lato rovinato della moneta]: Così muori.
Joker: Hm, adesso ci capiamo. [Due Facce tira la moneta ed esce la parte intatta]

Batman e Joker

Joker: Ah, ce l'hai fatta. Sono davvero euforico.
Batman: Dov'è il detonatore?
Joker: [combattendo contro Batman] Addosso! La lingua batte dove il dente duole! [immobilizza Batman] Dovremmo smettere di batterci, o perderemo i fuochi d'artificio!
Batman: Non ci saranno i fuochi d'artificio!
Joker: Pronti... partenza... via. [entrambe le navi non esplodono]
Batman: ...Che cosa volevi dimostrare? Che in fondo sono tutti mostruosi come te? Sei l'unico.
Joker: Non si può contare su nessuno al giorno d'oggi. Bisogna fare tutto da soli. Non è vero? Non fa niente, sono venuto preparato. [prende il detonatore] Viviamo in un mondo strano... a proposito, sai come mi sono fatto queste cicatrici?
Batman: No, ma so come ti farai queste! [Batman trafigge il Joker con dei dardi, e butta il criminale dal palazzo, ma poi lo aggancia con una fune e lo tira su]
Joker: Ah, oh... Oh! Tu... tu non riesci proprio a lasciarmi andare, vero? Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile. Tu sei davvero incorruttibile, non è così? Eh!? Tu non mi uccidi per un mal riposto senso di superiorità. E io non ti ucciderò... perché tu sei troppo divertente! Credo che io e te siamo destinati a lottare per sempre.
Batman: Tu starai in una cella imbottita per sempre!
Joker: Magari potremmo dividerne una! Le raddoppieranno, vista la velocità con cui impazziscono gli abitanti di Gotham.
Batman: Questa città ti ha appena dimostrato che ci sono ancora delle persone pronte a credere nel bene.
Joker: Finché non perderanno completamente le speranze! Finché non guarderanno bene in faccia il vero Harvey Dent e tutte le "gesta eroiche" che ha compiuto. Non avrai pensato che rischiassi di perdere la battaglia per l'anima di Gotham in una scazzottata con te? No... Bisogna avere un asso nella manica. E il mio è Harvey.
Batman: Che cosa hai fatto?
Joker: Ho preso il "Paladino di Gotham", e l'ho... L'ho fatto abbassare al nostro livello. Non è stato difficile, vedi, la follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta. Hahahahohohihih!!! [Batman si allontana e Joker viene circondato dalla polizia continuando a ridere in modo maniacale]

Il confronto fra Batman e Due Facce

[Due Facce ha rapito la famiglia di Gordon e il commissario l'ha seguito fino al luogo dove è morta Rachel]
Gordon [Gordon cammina all'interno del palazzo]: Dent!
Due Facce [colpisce alle spalle Gordon e lo scaraventa per terra]: È qui che l'hanno portata, Gordon. Dopo che i tuoi uomini gliel'hanno consegnata. È qui che è morta.
Gordon: Purtroppo lo so. Ho cercato di salvarla.
Due Facce: Ma non l'hai fatto.
Gordon: Non ho potuto.
Due Facce: Sì, avresti potuto. Se mi avessi ascoltato... se ti fossi opposto alla corruzione... invece di stringere il tuo patto col diavolo.
Gordon: Io volevo sconfiggere la mafia!
Due Facce [puntando la pistola a Gordon]: Non oseresti tentare di giustificarti se sapessi che cosa ho perso! Hai mai dovuto parlare con la persona che amavi di più? E dirle che andava tutto bene, quando sapevi che non era vero? Be', fra poco saprai che cosa si prova. Dopo potrai guardarmi negli occhi e dirmi che ti dispiace!
Gordon [spaventato]: Tu non farai del male alla mia famiglia.
Due Facce: No, solo alla persona che ami di più. [punta la pistola alla moglie di Gordon] Allora, è tua moglie?
Gordon: Metti giù la pistola, Harvey. [sussurra] metti giù la pistola... per favore... mettila... ti prego.
[Due Facce punta la pistola a sua figlia]
Gordon [li raggiunge]: Ti prego.
[Due Facce punta la pistola al figlio di Gordon]
Gordon: Porca puttana, la vuoi piantare di puntare la pistola contro la mia famiglia?!
Due Facce: Abbiamo il vincitore. [afferra il figlio di Gordon]
Barbara: No, Jim, fermalo, non farglielo fare!
Gordon: Harvey? Harvey! Mi dispiace... per quello che è successo! Non uccidere mio figlio, ti prego.
Due Facce [sente i cani della polizia]: Hai portato i tuoi sbirri?!
Gordon: Sanno solo che c'è un problema. Non sanno con chi o con cosa, delimitano l'area.
Due Facce: Pensi che voglia scappare da tutto questo?! [indica il suo lato ustionato] Non c'è più modo di scappare ormai!
Batman [appare dall'ombra]: Non vorrai fare del male al bambino.
Due Facce: Non è questione di quello che voglio io, ma di quello che è giusto!! Pensavi che potessimo essere persone per bene in questi tempi in cui tutto è male... ma ti sbagliavi. Il mondo è spietato, e l'unica moralità in un mondo spietato... [tira fuori la moneta] ... è il caso. Imparziale, senza pregiudizi... equo. Suo figlio ha le stesse probabilità che aveva lei: metà e metà.
Batman: La morte di Rachel non è stata un caso. Abbiamo deciso di agire. Noi tre.
Due Facce: E allora perché sono io l'unico a cui è stata tolta ogni cosa?!
Batman: Ti sbagli.
Due Facce: Joker ha scelto me!
Batman: Perché tu eri il migliore di noi! Voleva dimostrare che persino un uomo così integro come te poteva cadere.
Due Facce: E aveva ragione.
Batman: Sei tu quello che ha la pistola in mano. Quindi puntala contro le persone che sono responsabili.
Due Facce: Mi sembra giusto. Tu sei il primo. [lancia la sua moneta. Esce la faccia rovinata e spara a Batman nello stomaco] Tocca a me. [punta la pistola alla sua tempia, lancia la moneta: faccia buona. Punta la pistola alla tempia del figlio di Gordon]
Gordon: Harvey, hai ragione. La morte di Rachel è stata colpa mia. M-Ma per favore, non punire mio figlio. Ti prego, punisci me.
Due Facce [ultime parole]: Sto per farlo. Di' a tuo figlio che andrà tutto bene. Menti... come ho fatto io.
Gordon: Andrà tutto bene, James.
[Due Facce lancia la moneta, ma Batman improvvisamente lo travolge, trascinando Dent e il figlio di Gordon giù dall'edificio. Così tutti e tre scompaiono dalla visuale e Barbara urla; la moneta cade sul pavimento, e appare la faccia buona]
[il figlio di Gordon segue il padre fin dove Batman giace immobile vicino a Dent, morto]
James Gordon Jr.: Papà! Papà, sta bene?

Il dialogo finale fra Batman e Gordon

Gordon: Grazie.
Batman: Non devi ringraziarmi.
Gordon: Sì, invece. [Gordon sospira] Joker ha vinto. Il processo di Harvey, tutto quello per cui si è battuto... è distrutto. Qualunque possibilità di mettere a posto la città muore con la reputazione di Harvey. Avevamo puntato tutto su di lui. Joker ha preso il migliore di noi e l'ha fatto a pezzi. La gente perderà la speranza.
Batman: Non la perderà. Nessuno dovrà sapere cosa ha fatto.
Gordon: Cinque morti! Due dei quali poliziotti. Non si può cancellare tutto.
Batman: No, no. Perché Joker non può vincere. [Batman si china di fronte al corpo immobile di Harvey che mostra il lato ustionato del suo volto]. Gotham ha bisogno del suo vero eroe [Batman gira la testa di Harvey in modo da mostrare solo la parte del volto intatta].
Gordon: No.
Batman [citando una frase di Harvey Dent]: «O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo.» Io posso fare queste cose, perché non sono un eroe. Non come Dent. Le ho uccise io quelle persone. Questo posso essere.
Gordon [parlando a fatica dopo aver capito quello che ha in mente Batman]: No no no, non puoi, non sei così...
Batman: Io sono quello di cui Gotham ha bisogno. Dillo a tutti.
Gordon [Gordon parlando al memoriale di Harvey Dent]: Un eroe. Non l'eroe che meritavamo ma quello di cui avevamo bisogno. Un paladino, un cavaliere senza macchia...

E voi che ne pensate? Quali sono le vostre frasi preferite de Il cavaliere oscuro?

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