Il colore nascosto delle cose: trama e finale del film con Valeria Golino

Autore: Alice Grisa ,

Il colore nascosto delle cose è un film del 2017, un dramma sentimentale diretto da Silvio Soldini. I protagonisti sono Valeria Golino e Adriano Giannini, nei panni rispettivamente di Emma, osteopata non vedente, e Teo, rampante pubblicitario.

La storia parla dell’incontro tra una donna che ha perso la vista da molti anni e un uomo egoista, poco incline ad aprire il proprio cuore.

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Lei ha sviluppato una grande abilità grazie agli altri sensi, con cui riesce a capire e dedurre cose che gli altri non vedono. Lui, inizialmente certo di non innamorarsi, coglie in lei una sfumatura inedita che riesce a fargli vedere le cose sotto una nuova prospettiva.

La trama 

Videa
Una scena de Il colore nascosto delle cose
Emma e Teo, un amore inaspettato

Un pubblicitario e alcuni colleghi partecipano a Dialogo nel buio, un'esperienza sensoriale dove si chiacchiera in totale oscurità. L'uomo, Teo, rimane colpito dalla voce di una donna, Emma.

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Teo lavora in un’agenzia pubblicitaria (un luogo dove l’immagine è tutto) e conduce una vita instabile, con una pseudorelazione, un'amante e nessun vero impegno affettivo, neppure a livello familiare (quando viene chiamato dalla sorella per un lutto, inventa una scusa per non andare al funerale). Perennemente al telefono, incapace di vedere oltre il lato superficiale delle cose, verrà travolto dalla particolarità di Emma.

Emma è un’osteopata serena e realizzata, nonostante un grave handicap: quando aveva solo 16 anni, ha perso la vista e, da allora, gira con un bastone bianco sviluppando in modo eccellente gli altri sensi. Emma vive a proprio agio in questo mondo, oscuro solo in apparenza, perché ha sviluppato un altro tipo di vista, mentale, che allena con la fantasia e che le permette di scoprire particolari della vita e delle persone che coglie solo lei. La donna ha una vita sociale intensa, con tanti amici, tanti hobby e tante attività: gioca a baseball e insegna il francese a Nadia, una ragazza di 17 anni che ha perso la vista e vive con grandi difficoltà la sua nuova condizione.

Emma e Teo si incontrano per caso in un negozio dopo Dialogo nel buio. Lui rimane colpito e scommette, meschinamente, con il suo capo di riuscire a portarsi a letto la donna. Per raggiungere il proprio obiettivo, va nello studio medico di Emma per farsi visitare, e subito dopo a prendere un drink con lei (che deontologicamente non potrebbe uscire con un paziente, ma ne è immediatamente attratta). 

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Tra l'osteopata e il pubblicitario si sviluppa un legame di amicizia, che presto diventa un sentimento profondo. Con Emma vicino, Teo riesce a vedere il mondo da una nuova prospettiva. Lei, dopo il divorzio dal marito, si sente viva al fianco di un donnaiolo che sembra riservarle attenzioni particolari. In Teo cambia qualcosa: diventa sempre più insofferente ai legami con la fidanzata e l'amante e cerca più spesso Emma, con cui si diverte in modo genuino. L'idea della scommessa è già lontana quando Teo si scopre geloso nei suoi confronti.

Progredendo con la conoscenza, Emma scoprirà un lato di lui che forse nemmeno il pubblicitario credeva di avere. Dal canto suo, Teo vede in Emma qualcosa di nuovo rispetto alle altre donne che era abituato a frequentare (e tradire, e scaricare). La struttura del rapporto tra i due sembra ribaltarsi rispetto alle convenzioni: è Teo ad appoggiarsi ad Emma, per “riuscire a vedere”, e lei figura come quella più indipendente, forte e sostenuta.

Dopo uno spiacevole incontro al supermercato con la fidanzata di Teo, Greta, e dopo un acceso litigio, tra Emma e Teo scoppia la passione. Ma, al termine di una notte d'amore, lui si fa prendere dal panico: la favola del pubblicitario e della cieca può davvero esistere? L'uomo preferisce sparire.

Il finale

Videa
Il finale de Il colore nascosto delle cose
Emma in moto con Teo

Emma precipita nella depressione: ha sempre fatto di tutto per neutralizzare il proprio handicap, ma sa di avere dei limiti oggettivi che hanno tagliato le ali alla storia con Teo. La donna si concentra sui propri hobby e su Nadia, che vive con disperazione la propria situazione. Sarà proprio la ragazza, però, a determinare la grande svolta per Emma e Teo.

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Teo - che, lontano dalla donna, riflette sulla propria vita e va a trovare dopo mesi la sua famiglia - cambia radicalmente e smette di essere una persona superficiale. Il pubblicitario prova a mettersi in contatto con Emma, consapevole di averla ferita. Lei, ovviamente, non vuole più sentirne parlare e gli mente per allontanarlo, dicendogli di essersi trasferita in Francia.

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Nadia, che dopo gli insegnamenti di Emma si sente più forte, prende per la prima volta il suo bastone, sale su un taxi e va all'agenzia pubblicitaria di Teo, dove racconta all'uomo la verità: Emma è a Roma, e lui può trovarla proprio a Dialogo nel buio. Teo lascia un'importante riunione a metà per raggiungerla.

I due discutono animatamente: Emma vuole allontanarlo, convinta di suscitare compassione e che lui non potrebbe mai amarla davvero. Teo è determinato, e la segue nella stanza oscura di Dialogo nel buio. Non vediamo più nulla ma sentiamo solo le voci, con l'uomo che sbatte contro oggetti e persone finché non la trova.

Emma, avvertendo Teo pronto a tutto per lei, gli risponde con un semplice: "Sono qui".

Spiegazione del finale

Sia Emma che Teo, in modi diversi, sono ciechi. Il film si snoda sulla contrapposizione doppia tra luce e buio e messa a fuoco e sfocatura. Silvio Soldini lavora su queste coppie di opposti costruendo il proprio racconto e permeandolo di una raffinata sensibilità. Il tema dell'handicap e di "come vivi un handicap" è cruciale, in questo come in tanti altri film, e si lega al linguaggio da favola stralunata, caro al regista di Pane e tulipani. 

L'amicizia che si stabilisce tra i due personaggi permette a Teo di andare oltre le apparenze, vedere al di là di una vita fatta di slogan pubblicitari, apericena e rapporti di facciata. Luce e buio e fuoco e sfocatura regolano le inquadrature e i rapporti tra i personaggi vedenti e non vedenti.

Ma anche Emma, che si è costruita negli anni una "vista alternativa" sviluppatissima, che la rende speciale al di là del proprio handicap, è costretta a sbatterci contro, come se fosse un muro o un palo, è costretta a "vedere" il proprio difetto che non ignora ma cerca di superare riempiendosi la vita di passioni e soddisfazioni. Eppure, anche lei deve fare i conti con la realtà.

Il tema trattato, quello degli "occhi del cuore" è molto semplice ma anche sincero ed efficace. L'assenza, di luce e di Emma, permette a Teo di illuminare tutti i guasti della propria vita: grazie a lei vede le cose come stanno e decide di cambiarle. Come dice Nadia, di solito non va così nella vita reale, ma Soldini, come sempre, vuole regalarci la favola e il riscatto totale.

Videa
Una scena de Il colore nascosto delle cose
Emma e la sua passione per le piante

L'ultima scena, nella struttura della "ring composition", finisce come l'inizio, al buio dell'esperienza sensoriale. E coincide con il momento, concettuale, di "fiat lux" per la coppia, che si ritrova e scrive il primo capitolo di una storia d'amore.

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