Il creatore di God of War risponde a EA sul ''caso'' Star Wars: 'I giochi lineari non sono morti'

Autore: Andrea Guerriero ,

L'ultimo mese, per quanto ricchissimo di uscite, è stato un periodo piuttosto ''polemico'' per l'intera industria dei videogiochi.

Polemiche che sono nate in prima istanza con la chiusura di Visceral Games da parte del colosso Electronic Arts.

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Lo studio che ci ha regalato l'apprezzata trilogia horror di Dead Space era al lavoro su un'avventura su licenza Star Wars piuttosto lineare, in cui storia e caratterizzazione dei personaggi sarebbero stati il vero fulcro dell'esperienza. Una direzione non gradita dalla compagnia di Redwood City, che ha così profondamente trasformato il progetto, mettendo fine alla vita stessa della software house americana.

Nulla di cui stupirsi, almeno in un mercato che, sempre secondo EA, preferisce titoli multiplayer dal ciclo vitale piuttosto lungo. Meglio se infarciti di microtransazioni, un po' come accade nel recente Star Wars Battlefront 2, finito anche lui nella ''bufera''.

Cory Balrog si scaglia contro Electronic Arts

E se è vero che nelle ultime ore Blake Jorgensen, CFO di Electronic Arts, è tornato sull'argomento, dichiarando che i giochi lineari non sono più molto popolari tra la community di videogiocatori, un altro altisonante nome del settore ha fatto sentire la sua voce. Scagliandosi con decisione contro la politica della casa di FIFA 18.

Cory Balrog, ''papà'' della saga di God of War - di ritorno il prossimo anno su PlayStation 4 con un capitolo inedito -, ha infatti cinguettato parole al vetriolo indirizzate proprio ad EA:

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Mentre continuavamo a visionarlo continuava a sembrare un gioco sempre più lineare (riferendosi allo Star Wars sviluppato da Visceral Games, ndR), un tipo di prodotto che ormai non è più apprezzato come lo era cinque o dieci anni fa... queste le parole di un dirigente Electronic Arts... a mio avviso però è una semplice e totale assurdità!

Un utente ha poi fatto notare che molto probabilmente Jorgensen si riferiva, con le sue parole, ai videogame lineari di qualità mediocre. Anche in questo caso, Balrog è intervenuto via Twitter:

Sì è vero, le persone non amano i giochi mediocri ma quella frase punta il dito contro i giochi lineari in generale, etichettandoli in maniera negativa, usando questo termine con un insulto. Non sono d'accordo, anzi sono in totale disaccordo, le esperienze lineari sono fantastiche ma questa è solo la mia opinione come autore di giochi lineare, quindi sono di parte.

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E voi, invece, cosa ne pensate? Nel mercato attuale c'è ancora spazio per i videogiochi incentrati sulla narrazione?

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