Il finale de La Guerra dei Mondi (che non ha senso nemmeno per Spielberg)

Autore: Simona Vitale ,

Ispirato al celebre ed omonimo romanzo di H.G. Wells del 1897, La guerra dei mondi è un film di genere fantascientifico del 2005 diretto da Steven Spielberg e interpretato, fra gli altri, da Tom Cruise e Dakota Fanning.

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La guerra dei mondi

La guerra dei mondi, girato in soli 73 giorni, ha ricevuto un'accoglienza in buona parte positiva sia da parte della critica cinematografica che dal pubblico. Entrambi hanno dimostrato di aver apprezzato molto la regia, la sceneggiatura, le sequenze d'azione e gli effetti visivi della pellicola. Del resto anche gli incassi parlano chiaro: il film ha incassato ben 603 milioni di dollari in tutto il mondo e ha ricevuto tre candidature ai premi Oscar del 2006.

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Il finale della pellicola, però, ha destato non poche perplessità nel pubblico, spesso giudicandolo apparentemente "senza senso". Anche il regista Spielberg, tra l'altro, ha rivelato di non aver pienamente compreso il finale della pellicola che ha girato.

Ma procediamo con ordine, andando a ricordare la trama del film, il suo finale e le parole, in merito, dello stesso Steven Spielberg.

La guerra dei mondi - la trama

Ray Ferrier è uno scaricatore di porto divorziato e che lavora in un molo a Brooklyn, New York. Non ha un ottimo rapporto con i suoi figli: la figlia di 10 anni Rachel e il figlio adolescente Robbie. L'ex moglie di Ray, Mary Ann, ha una nuova relazione con un certo Tim ed è incinta. La donna decide, un bel giorno, di lasciare i ragazzi a casa dell'ex marito a Bayonne, nel New Jersey, per andare a trovare i suoi genitori a Boston.

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Nelle stesse ore ha luogo una strana tempesta nel corso della quale diversi fulmini colpiscono terra, finendo con il mettere fuori uso tutti i dispositivi elettronici. Ray decide di raggiungere il centro della città e si unisce alla folla dove assiste all'emersione dal terreno di un tripode, una grossa macchina da guerra aliena. Grazie a delle potentissime armi ad energia, il tripode finisce con il distruggere l'area, disintegrando la maggior parte dei presenti in una polvere grigia. Ray scappa e va a prendere i suoi figli, ruba un furgone che era stato appena riparato e guida verso la casa vuota di Mary Ann nella periferia del New Jersey per rifugiarvisi.

Quella notte trovano riparo nel seminterrato, ma presto sentono uno strano rumore molto forte a cui fa seguito un'esplosione, che distrugge la casa. La mattina dopo, Ray scopre che un Boeing 747 si è schiantato nel quartiere. Un reporter intento a trovare del cibo dai rottami gli spiega che ci sono diversi tripodi che hanno attaccato le principali città del mondo. Queste macchine aliene hanno scudi di forza per proteggersi dalle armi umane e probabilmente per millenni sono state nascoste sotto terra come parte di un ottimamente pianificato attacco al Pianeta.

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Ray decide di portare i ragazzi a Boston per farli stare con la madre, ma una folla disperata si avvicina al loro veicolo e sono costretti ad abbandonarlo. Alla fine salgono a bordo di un traghetto per attraversare il fiume Hudson, solo per essere circondati da diversi tripodi che iniziano a massacrare e rapire molti dei rifugiati. La famiglia di Ray, però, riesce a fuggire. Più tardi i tre assistono ad una futile battaglia tra marines americani e alcuni tripodi, con Ray che cerca di impedire a Robbie di unirsi alla lotta. Con riluttanza è costretto a lasciarlo andare, in modo da poter portare Rachel in salvo. Ray e Rachel fuggono mentre le macchine annientano i marines. In seguito un uomo squilibrato di nome Harlan Ogilvy offre rifugio a Ray e sua figlia nel seminterrato di una fattoria.

Il finale

Ray, Rachel e Harlan rimangono al sicuro per diversi giorni, anche se una sonda e un gruppo di alieni esplorano il seminterrato della fattoria di Harlan Ogilvy, dove Ray e sua figlia hanno trovato ospitalità. Ben presto scoprono che gli alieni stanno realizzando una fitta vegetazione di colore rosso che sta invadendo il paesaggio e che si sta rapidamente diffondendo. Per fare ciò, gli alieni drenano il sangue degli esseri umani. Il trio deduce che i nemici stanno quindi cercando di modificare la Terra per renderla più simile al loro pianeta natale.

La mattina successiva, Ogilvy è in preda ad un crollo psicotico e, nel timore che le sue folli urla possano allertare gli alieni, Ray lo uccide con riluttanza. Dopo essere stati attaccati da un tripode dal quale riescono a fuggire, Ray e Rachel arrivano a Boston, dove trovano la vegetazione aliena che appassisce e i tripodi che, inspiegabilmente, collassano.

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Quando appare un tripode attivo, Ray nota che gli uccelli vi atterrano sopra: i suoi scudi sono quindi fuori uso. Ray avvisa i soldati che scortano la folla in fuga e che quindi abbattono la macchina aliena con missili anticarro. Mentre i soldati avanzano verso il tripode abbattuto, un portello si apre e un alieno cerca di combattere prima di morire. Ray e Rachel raggiungono finalmente la casa dei genitori di Mary Ann, dove si ritrovano la donna e un sopravvissuto Robbie.

Così termina la pellicola.

La guerra dei mondi: il discorso del narratore esterno

Il finale del film ha destato qualche perplessità, in virtù dell'improvviso "crollo" strutturale delle macchine aliene, apparentemente votate alla conquista definitiva della Terra.

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Una voce narrante esterna, nel finale della pellicola, spiega che il sistema immunitario degli alieni non era in grado di gestire gli innumerevoli miliardi di microbi che abitano la Terra e che l'umanità si è pertanto "guadagnata" il diritto alla vita, grazie alla sua coesistenza naturale con il resto della sua biosfera.

Ecco il discorso completo del narratore (e che potete ascoltare nel doppiaggio italiano qui sopra, dopo l'intro dell'inizio del film):

Quando gli invasori arrivarono e cominciarono a respirare e a nutrirsi, quegli organismi infinitesimali, che Dio nella sua saggezza aveva messo sulla Terra, iniziarono a condannarli, annientarli, distruggerli, dopo che tutte le armi e gli stratagemmi umani avevano fallito.

Mediante il sacrificio di miliardi di vittime, l'uomo ha acquisito la sua immunità, il suo diritto alla sopravvivenza tra le infinite creature di questo pianeta.

E quel diritto è suo contro ogni sfida, poiché gli uomini non vivono e non muoiono invano.

La guerra dei mondi: le dichiarazioni di Steven Spielberg

Nel 2018, a tredici anni dall'uscita del film, il regista Steven Spielberg ha candidamente ammesso che il finale del suo adattamento de La guerra dei mondi non ha alcun senso.

Nel documentario Story of Science Fiction di James Cameron, Spielberg ha in primis ammesso di come il rapporto di Ray con i suoi figli avrebbe dovuto rappresentare il nucleo centrale della pellicola (cosa che quindi non sarebbe per lui avvenuta), ma si è soffermato soprattutto sul finale de La guerra dei mondi, per il quale ha speso parole non certo lusinghiere.

La principale critica del famoso regista riguardo al finale del film ha a che fare soprattutto con quello che può essere definito il tallone d'Achille degli alieni.

Nell'atto finale, infatti, la tensione scenica scompare improvvisamente quando si viene a scoprire che gli alieni non possono sopravvivere tra i vari microbi che popolano il pianeta. Una volta che lasciano le loro macchine (indicate nel film come Tripodi) e sono quindi esposti all'aria, muoiono al suo contatto.

James Cameron ha cercato di spiegare a Spielberg che anche il finale originale del romanzo di Wells è alquanto simile (ma non identico) a quello del film. Il regista de La guerra dei mondi ha, invece, replicato:

Non credo che H.G. Wells possa capirlo. Un comune raffreddore uccide i cattivi!

E voi cosa ne pensate? Avete apprezzato il finale del film di Spielberg oppure avreste preferito una conclusione diversa per le sorti della Terra invasa dagli alieni?

FONTE: AllMovie

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