Il fulmine Murali è il film più strano e assurdo da vedere su Netflix a Natale

Autore: Alessandro Zoppo ,

Sin dagli anni Ottanta, il periodo di Mr. India con Anil Kapoor e Toofan con Amitabh Bachchan, Bollywood cerca di lanciare un supereroe tutto indiano. Il concept "patriottico" e localista si consuma nella lingua malayalam (la più parlata nel Kerala) con Il fulmine Murali, il film più strano che agli abbonati di Netflix capiterà di vedere sulla piattaforma a Natale.

Presentato in anteprima all'edizione 2021 del Mumbai Film Festival, in patria il cinecomic salta l'uscita nelle sale e debutta (in tutto il mondo e in India in versioni tamil, telugu, kannada e hindi) direttamente in streaming il 24 dicembre. Non sarà #No Way Home, ma di certo Il fulmine Murali è uno dei film più curiosi e attesi dell'anno: ecco perché.

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La trama

Il protagonista di Minnal Murali si chiama Jaison e di mestiere fa il sarto nel paesino di Kurukkanmoola. In India è una figura piuttosto diffusa: lavorare in una sartoria professionale è considerato di norma un impiego da uomo. Una notte, Jaison è colpito da un fulmine. Dopo l'incidente, a differenza di quanto accade a chi sopravvive, non presenta sintomi: niente paralisi, pelle bruciata, problemi cognitivi o danni al midollo spinale. Soltanto un po' di tosse.

In apparenza a Jaison non è successo nulla, ma l'enorme potenza di megawatt entrata nel suo corpo gli ha lasciato dei poteri speciali. Il sarto ha assorbito gran parte della scarica e cerca di capire quali sono i suoi superpoteri. Non vola come Superman né si arrampica sui muri come Spider-Man, ma presto scopre di avere una forza sovrumana e una velocità come quella di un fulmine.

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Jaison diventa così l'amichevole supereroe di quartiere Minnal Murali. Sulla sua strada però, oltre a Biji, una ragazza esperta di arti marziali che in paese tutti chiamato "Bruce Lee", ci sarà un nemico minaccioso che mette a rischio l'esistenza dell'intero villaggio: il pericoloso Selvan.

Il cast

Il fulmine Murali è "dominato" dalla presenza di Tovino Thomas. L'attore, classe 1989, ha raggiunto la popolarità grazie ai film ABCD: American-Born Confused Desi, 7th Day, Ennu Ninte Moideen e Mayanadi.

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Thomas ha raccontato in un'intervista a The Hindu che la particolarità di Minnal Murali è il suo mix di azione e ironia. Il suo Jaison è l'opposto di un classico "uomo d'acciaio": rappresenta l'altra faccia, quella imbranata e tutta da ridere, del supereroe tradizionale.

Non è l'eroe muscoloso e brillante, è un uomo comune zimbello di tutti perché non è alla moda rispetto agli altri. La parte divertente è quello che succede quando qualcuno come lui ottiene questi superpoteri. È un supereroe 'desi', con i piedi per terra.

Nel resto del cast spiccano altri volti noti di Mollywood (il cinema Malayalama, l'industria del Kerala) come Femina George, Guru Somasundaram, Harisree Ashokan e Aju Varghese.

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Il regista

Prodotto dalla Weekend Blockbusters di Sophia Paul, Il fulmine Murali è diretto da Basil Joseph, ingegnere di professione ed ex attore passato dietro la macchina da presa nel 2013 con il cortometraggio Oru Thundu Padam. Joseph è al suo terzo lungometraggio. I precedenti Kunjiramayanam (divertente commedia mystery con Vineeth Sreenivasan) e Godha (rom-com ambientata nel mondo del wrestling con Thomas e Wamiqa Gabbi) hanno ottenuto grande successo nel Kerala.

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Stavolta Joseph ha potuto contare sui costumi dell'affermata designer Deepali Noor e sul coordinamento delle coreografie di Vlad Rimburg, lo stunt bielorusso che ha curato le sequenze d'azione di serie come #Gangs of London, #Lucifer e #Penny Dreadful: City of Angels.

Il regista ha dovuto far fronte pure a numerosi problemi prima e durante le riprese: uno sviluppo durato tre anni, i ciak interrotti dal lockdown nazionale e ripresi un anno dopo, la positività al Covid di Tovino Thomas. Come se non bastasse, a riprese cominciate da poco più di un mese, due gruppi conservatori di nazionalisti Hindu (l'Antharashtra Hindu Parishad e il Bajrang Dal) hanno assalito il set di Kaladi per demolire una finta chiesa del film, costruita dagli scenografi e posta temporaneamente di fronte a un tempio.

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Insomma, non di soli blockbuster della Marvel e della DC-Warner vive il filone dei supereroi. Dentro questa action-comedy sui generis pare esserci molto di più: una cultura pop che risale a quarant'anni fa e la voglia di scoprire cosa c'è dietro quell'uomo-fulmine che diventerà ben presto il paladino dell'India intera combattendo contro il crimine e la corruzione.

L'idea di adattare al sub-continente la mitologia dell'uomo qualunque che acquista superpoteri incredibili non è certo nuova. Farlo in malayalam, con accurati effetti speciali, in un contesto rurale e senza tentazioni folkloristiche potrebbe rivelarsi una bella sorpresa: divertente, ironica e con un protagonista decisamente più umano dei vari Avengers.

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