Il giorno del Signore: cosa devi sapere sull'horror messicano di Netflix

Autore: Alessandro Zoppo ,

Halloween sta per arrivare e il 30 ottobre 2020 esce su Netflix un film capace di far venire i brividi freddi sulla schiena degli spettatori.

Si intitola Il giorno del Signore, è una co-produzione tra Messico e Spagna e ha atmosfere inquietanti e paurose, che potete pregustare nel teaser che trovate in apertura di questo articolo.

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Vale la pena di guardarlo? Ecco alcuni spunti per deciderlo, ovviamente senza fare spoiler.

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Menéndez - El día del Señor (è questo il titolo originale) è un horror ma anche una dark comedy: l'umorismo nero fa da contrappunto ai canoni del classico orrore demoniaco.

C'è inoltre un curioso particolare: il film è stato girato in pellicola 35mm ma con camere di ultimissima generazione RV a 360 gradi e 6K, per immergere completamente lo spettatore nella visione.

La realtà virtuale consentirà al pubblico di essere catapultato nel mondo dei protagonisti, dal quale difficilmente riuscirà a risalire.

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Dopo il lancio in streaming, arriveranno vari contenuti aggiuntivi che completano l'esperienza del film: le backstory dei personaggi e i tour virtuali ai set che si potranno gustare tramite piattaforme VR specializzate.

La trama

#Il giorno del Signore racconta la storia di Menéndez (Juli Fàbregas), un prete esorcista ormai in pensione, che vive lontano dal mondo in un appartamento buio e fatiscente. Soffre di una profonda crisi di fede ed è perseguitato da orribili incubi e dai peccati che ha commesso in passato.

Un giorno il sacerdote riceve la visita dell'ex galeotto Sebastián (Hector Illanes), un amico di vecchia data che gli chiede aiuto. Raquel (Ximena Romo), la figlia di Sebastián, è posseduta dal demonio. Il padre chiede a Menéndez di praticare un esorcismo sulla giovane.

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Spinto dall'insistenza dell'amico e dall'ansia di risolvere i conflitti interiori che lo tormentano, Menéndez accetta l'incarico.

Al posto delle preghiere di liberazione e dell'antico sapere esoterico, il "don" prepara una macchina del dolore degna di un inquisitore.

Ma la ragazza è davvero posseduta o sta soltanto per soffrire una tortura gratuita e insensata?

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Prodotto da Alejandro Sugich e Joaquim Vivas Eixarch per Sula Films e Magno Entertainment, Il giorno del Signore è stato girato in appena tre settimane.

La fotografia è di Rodrigo "Rocco" Rodríguez, le musiche sono state composte da Néstor Romero Clemente.

Il regista

La regia è del catalano Santiago Alvarado, che ha esordito nel 2011 con il cortometraggio Combustion, al quale ha fatto seguito un anno dopo un altro corto, Rape and Dead.

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Alvarado ha diretto il suo primo lungometraggio nel 2013, la commedia horror Capa Caída.

Il film è la stramba storia del supereroe Magno, girata tutta in found footage sullo stile di #The Blair Witch Project e #Rec.

Alvarado ha girato Il giorno del Signore a Città del Messico in una villa abbandonata di Central de Abasto e in un magazzino di Iztapalapa, che grazie alle tecniche digitali è stato trasformato nel seminterrato in cui Menéndez pratica il suo sadico esorcismo. Le foto di scena sono state pubblicate dal sito Sector Cine.

Il regista ha spiegato in un'intervista al giornale El Universal perché è tornato ad occuparsi di cose spaventose e a farlo con il sorriso sulle labbra.

Non è terrore assoluto, è un film su un esorcista dai metodi particolari, perché crede che usando la violenza, causando dolore alla persona posseduta, e noi non sappiamo se sia davvero così, il diavolo lascerà il corpo perché non sopporta il dolore.

L'ambiguità e l'efficacia nel mettere in scena i meccanismi della tensione e della paura sono la cifra caratteristica del film, ha confermato il co-sceneggiatore Ramón Salas.

Lasciamo anche aperta al pubblico la possibilità di sapere se l'uomo sia o meno uno psicopatico o qualcosa del genere.

Il giorno del signore Il giorno del signore Un prete in pensione perseguitato dai suoi peccati ritorna al sul cupo passato quando un amico lo prega di aiutare la figlia indemoniata. Apri scheda

Già, perché El día del Señor ha come sottotitolo "Parte 1".

Tutto lascia pensare che Menéndez sia parte di un progetto più ampio, con una seconda parte già in cantiere.

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