Il live-action di Ghost in the Shell dà il benvenuto a Takeshi Kitano

Autore: Fabrizio Tarricone ,

Il tanto discusso live-action di Ghost in the Shell made in Hollywood prende finalmente a bordo un attore giapponese.

Si tratta del mitico Takeshi Kitano, poliedrico artista di fama internazionale, apprezzato anche nel ruolo di regista grazie a film del calibro di Zatoichi e Brother.

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Beat Takeshi andrà ad affiancare Scarlett Johansson (nel ruolo di protagonista) e Michael Pitt (che interpreterà l'uomo che ride) nella pellicola tutta occidentale liberamente ispirata al manga Ghost in the Shell, il quale ha dato vita a un intero franchise comprendente OAV, anime a episodi e videogiochi.

Kitano nel film vestirà i panni di Daisuke Aramaki, capo della Sezione di Sicurezza Pubblica numero 9 e comandante di Motoko Kusanagi, la protagonista della serie.

Per coloro che non hanno mai sentito parlare di Ghost in the Shell, si tratta di un thriller sci-fi dall'atmosfera squisitamente cyberpunk, ambientato in un futuristico XXI secolo nel quale ingegneria robotica, nanomacchine e intelligenze artificiali sono all'ordine del giorno.

I protagonisti della serie appartengono alla Sezione 9, un'unità governativa che affronta casi legati a tecnologia e informatica. La stessa protagonista dell'opera è una ragazza che è stata trasformata in un cyborg.

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Parlando della sua partecipazione al film, Kitano ha affermato:

Ho deciso di accettare il ruolo perché, nonostante questa elegante opera di intrattenimento sia totalmente diversa dai film che ho sempre diretto, trovavo interessante il fatto che Aramaki, il ruolo che interpreto, fosse un personaggio dotato di uno stile particolare e che in vari episodi fosse al centro delle relazioni tra i personaggi. Non vedo l'ora di scoprire come verrà fuori il film.

Nonostante i fan attendessero da tempo una trasposizione cinematografica di questo spesso sottovalutato franchise, si sono dimostrati non poco preoccupati dalla scelta dell'attrice protagonista.

Il personaggio principale della serie, ovvero Makoto, è infatti giapponese, mentre la Johansson... beh, diciamo che non ha esattamente gli occhi a mandorla. Sarà quindi interessante vedere come verrà affrontata la cosa da sceneggiatori (Jonathan Herman e Jamie Moss) e regista (Rupert Sanders).

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Faranno finta di niente? Giustificheranno la cosa? La renderanno un cyborg realizzato in occidente per il governo giapponese? In attesa di ulteriori novità e aggiornamenti, rimanete sintonizzati.

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