Il matrimonio del mio migliore amico: la reunion di EW in foto e video

Autore: Giulia Greco ,

Il cast de Il matrimonio del mio migliore amico si è riunito per posare per un servizio fotografico che li vede protagonisti della copertina di Entertainment Weekly dedicata a San Valentino.

La commedia romantica, datata 1997, è rimasta nel cuore di tantissimi fan e non solo. Anche gli attori del film, Julia Roberts, Cameron Diaz, Dermot Mulroney e Rupert Everett lo ricordano, infatti, con nostalgia.

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"Penso a questi ragazzi ogni giorno", ammette Mulroney, che poi aggiunge, commosso:

La gente viene da me e tira sempre in ballo questo film. È così da 22 anni.

Il matrimonio del mio migliore amico narra la storia di Julianne Potter (Julia Roberts) che scopre che il suo migliore amico Michael O'Neal (Mulroney) sta per sposare Kimberly "Kimmy" Wallace (interpretata dalla Diaz). Divorata dalla gelosia, Julianne pianifica di mandare all'aria il matrimonio e ottenere vendetta, ma il suo piano alla fine non si realizza e la nostra protagonista si accontenta nel finale di danzare con George Downes (Everett), il suo nuovo miglior amico gay.

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P.J. Hogan, regista del film, dice che, a dispetto di quanto si possa pensare, le commedie romantiche appartengono a un genere difficile su cui lavorare.

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Ciò che uccide le commedie sentimentali è il fatto che spesso sembrino preconfezionate, che somiglino al cibo surgelato che non è stato scongelato bene prima di mangiarlo - hanno perso la loro freschezza. Ma quando vedo questo film, ha ancora quella marcia in più: quando è divertente, lo è davvero, e gli attori sono tutti brillanti nei loro ruoli. Julia è stata straordinaria nei panni della protagonista. Chi altro ci sarebbe riuscito così bene?

Gli attori concordano: è un film al quale tutti sono legatissimi e che considerano, a distanza di 22 anni, uno dei più belli cui abbiano preso parte.

Julia Roberts dice:

Ho sempre pensato fosse un film divertente e intelligente. C'erano tutti gli elementi che amo in una comedy: cadere, rialzarsi per cadere di nuovo, passare attraverso diversi ostacoli, innamorarsi di Dermot. La scena che per me rende il film così autentico è quella in cui dico al personaggio di Dermot: 'Scegli me. Lascia che sia io a renderti felice'. Quella battuta è concisa, dolce e significativa.

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Anche per Dermot Mulroney Il matrimonio del mio migliore amico ha significato tanto, così come il personaggio che interpretava. Ecco perché:

Mi piaceva che fosse il protagonista maschile nel film e che a Julia Roberts piacesse così tanto. Mi piacciono quegli elementi un po' scontati e mi piace anche che lui avesse una storia ben delineata. È un giornalista sportivo e ama in modi curiosi. La gente discute ancora con me per questo motivo. Non avrei rinunciato a questo film per nulla al mondo.

Cameron Diaz ci scherza su quando dice di essere stata tentata inizialmente di rifiutare l'ingaggio. Ma poi aggiunge:

No, sto scherzando. Accettando avrei lavorato con questi ragazzi e con Julia. Era una grossa opportunità per me.

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Le riprese de Il matrimonio del mio migliore amico sono state fatte a Chicago e da allora il cast è rimasto molto affezionato alla città. Se Mulroney afferma di aver lavorato molto a Chicago e di aver sempre trovato persone che gli ricordassero quanto amavano la città e il film, la Diaz racconta un aneddoto in proposito.

Mia cognata (Nicole Richie) è ossessionata da questo film. Siamo andate a Chicago qualcosa come un anno e mezzo fa e lei mi ha portato in tutte le location che si vedevano nella pellicola. Mi diceva cose del tipo: 'Ricordi quando camminavi lungo questa strada e poi...?', è stato molto divertente. Io le rispondevo: 'penso di sì', e lei: 'Io mi ricordo, significa molto per me, quindi mi piacerebbe che fingessi di ricordarlo anche tu'.

Rupert Everett ricorda perfettamente le audizioni sostenute per ottenere il ruolo di George e il lavoro fatto sul personaggio.

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Quando ho avuto la parte, c'erano letteralmente due frasi nel mio copione. Pensavo che fosse una mossa da suicidio per la mia carriera. P.J. Hogan mi ha fatto provare quelle battute tre o quattro volte e io ripetevo: 'P.J. cosa devo fare? Non c'è nulla che io possa fare'. Così successivamente sono tornato sul set con quello che possiamo definire un brutto atteggiamento. Tanto non ne valeva la pena, pensavo. E invece è stato il momento in cui tutto è cambiato. Siamo stati tutti talmente bravi, è stato magico per me. L'ultima volta che ho visto il film mi sono commosso ripensando a quel periodo, a quell'estate.

Una delle scene più iconiche è quella in cui Michael, Julianne e Kimmy cantano insieme al karaoke. Il regista, P.J. Hogan, rivela a EW che tutta la sequenza è stata girata veramente in un locale in cui si cantava al karaoke:

C'erano i monitor su cui scorrevano le parole di fronte agli attori. Quindi abbiamo girato la scena live. Cameron ha fatto un pasticcio durante la sua canzone, ma più cantava male, meglio era per la ripresa. Alla fine però l'applauso era reale.

La Diaz racconta di essere stata terrorizzata all'idea di dover cantare:

Ho lasciato che la paura di cantare di fronte ad altre persone prendesse il sopravvento. Volevo solo scappare e nascondermi, ma Dermot mi teneva lì, incoraggiandomi e dicendo: 'Puoi farcela, puoi farcela'. In quella scena io stavo lì a fissarlo per tutto il tempo, perché lui mi guardava e mi rassicurava: 'Puoi farcela. Non morirai mica', ma io pensavo: 'Ma io sto già morendo'.

Everett fa notare che si tratta di uno dei momenti clou della trama perché:

È una scena che dall'essere ridicola diventa particolarmente toccante. Michael e Kimmy si innamorano ancora di più l'uno dell'altra, mentre Julianne si isola sempre più, pensando alla sua vendetta.

Julia Roberts, però, difende il suo personaggio, protagonista e allo stesso tempo villain della storia, a spada tratta.

Devo riguardare quel film, non ricordo di essermi sentita isolata mentre mettevo a punto i miei piani.

La Diaz però non ci sta:

Julianne sapeva bene che non volevo cantare, ma me l'ha fatto fare lo stesso!

"Cercavo solo di incoraggiarti, okay?", risponde la Roberts.

La musica è grande protagonista de Il matrimonio del mio migliore amico. Al di là della scena del karaoke, quella in cui George canta I Say a Little Prayer è impressa nella mente di chiunque abbia visto il film. Hogan rivela com'è nata l'idea della sequenza al ristorante che nei primi script non era presente.

Desideravo che George avesse qualcosa di più... Ho sempre voluto inserire una scena al ristorante. Parlavo con mia moglie e dicevo: 'E se lui cantasse, che pezzo potrei scegliere? Deve essere uno che conoscono tutti'. Ci siamo resi conto che chiunque conosceva le parole di quasi tutte le canzoni Bacharach.

Everett, protagonista indiscusso della scena in questione, spiega che:

P.J. l'ha scritta poco prima dell'inizio delle riprese. Non c'era negli script originali.

Non è stato questo l'unico cambiamento apportato al film. Durante i reshoot, Hogan si è reso conto che qualcosa non andava nel montaggio conclusivo. Così la scena originale, che vedeva il personaggio della Roberts trovare l'amore con uno degli invitati alle nozze, è stato sostituito con quello che tutti conosciamo. Infine, anche la scena in cui Julianne confessa a Kimmy il suo piano per sabotare il matrimonio è andata incontro ad alcune modifiche.

Quando ho saputo che erano previsti dei reshoot per l'ultima scena, ho pensato che ce ne fossero un altro paio che pensavo facessero schifo e per le quali avremmo potuto fare un lavoro migliore.

La prima scena nel bagno non funzionava per niente. In originale il personaggio di Cameron perdonava Julianne quasi immediatamente. Ricordo che sul set Cameron continuava a ripetere: 'Non capisco perché la sto perdonando quando vorrei solamente tirarle un pugno. Ha quasi rovinato la mia vita!'

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La Diaz lo ricorda bene e aggiunge:

In fase di montaggio tutti dicevano che non era giusto che il mio personaggio non avesse un suo momento. Kimmy doveva prendere posizione per difendere sé stessa, altrimenti il finale non sarebbe stato soddisfacente.

La Roberts dice che lo stesso discorso può essere fatto riguardo al finale: "Non era per nulla gratificante".

Ma Hogan aveva le idee chiare e ha riscritto completamente la sequenza conclusiva del film.

Julianne non poteva avere un happy ending. Non era ancora stata perdonata. Non poteva finire tra le braccia di un altro uomo. Così mi sono detto che la risposta era George. Le cose funzionavano davvero quando Rupert era sul set. La chimica tra lui e Julia era innegabile.

La scelta di Hogan è stata vincente. Everett stesso ammette di aver trovato la riscrittura della scena finale davvero bellissima.

Non riuscivo a crederci. Era stupenda. L'intero finale è meraviglioso e tragico al tempo stesso. Molto toccante. Questo è un altro aspetto importante del film: è una commedia, ma ci sono elementi commoventi sul serio.

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Hogan racconta anche un dietro le quinte del processo creativo:

Uno dei produttori esecutivi chiamava i reshoot 'le riprese aggiuntive da 40 milioni di dollari'. Io rispondevo che non erano costati così tanto, ma lui diceva che quello era l'incasso che avevamo raggiunto al box office.

Il matrimonio del mio migliore amico ne ha incassati poi molti di più, arrivando a ben 127 milioni di dollari.

Infine, alla domanda sul futuro dei personaggi, Everett dice che immagina che George e Julianne siano una coppia à la Will e Grace.

"Ma noi non viviamo insieme, io sto dall'altra parte della strada", scherza la Roberts.

Nostalgici anche voi? Probabilmente allora è tempo di riguardare il film e cantare I Say a Little Prayer coi nostri protagonisti!

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