Il paziente inglese: le frasi dal film con Ralph Fiennes

Autore: Giacinta Carnevale ,

Vincitore di ben 9 premi Oscar e 2 Golden Globe, Il paziente inglese è considerato uno dei migliori cento film britannici del 20esimo secolo secondo il British Film Institute. Diretto da Anthony Minghella nel 1996, la pellicola è tratta dall'omonimo romanzo dello scrittore canadese Michael Ondaatje.

Nel cast figurano attori internazionali del calibro di Ralph Fiennes, Kristin Scott Thomas, Juliette Binoche (che vinse l'Oscar come miglior attrice non protagonista), Willem Dafoe, Colin Firth e Naveen Andrews (Lost).

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Il paziente inglese venne girato principalmente in Italia tra Toscana, Friuli-Venezia Giulia e negli studios di Cinecittà a Roma. Le riprese della scena romantica più famosa della pellicola che mostra l'amore tra Hana e l'artificiere sono state realizzate nella splendida cornice della Basilica di San Francesco in Arezzo.

Prodotto con 27 milioni di dollari, il film riuscì ad incassare solo negli Stati Uniti oltre 78 milioni a cui si aggiungono i 153 milioni nel resto del mondo per un totale di più di 230 milioni di incassi

La storia è ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e ha inizio quando il conte ungherese László Almásy (Ralph Fiennes) rimane gravemente sfregiato in volto dopo un incidente aereo nel deserto e tutto il suo corpo è ormai pieno di piaghe. A prendersi cura di lui, trasferito in un convento abbandonato vicino Pienza (Siena), è Hana (Juliette Binoche), una giovane infermiera canadese. La donna si è stabilita là dopo aver perso in guerra il suo fidanzato e poi la sua migliore amica e provata dal dolore ha deciso di abbandonare i commilitoni. 

Hana inizia così a prendersi cura dello sconosciuto che lei chiama paziente inglese e al quale ogni giorno legge un libro a cui l'uomo sembra essere molto legato, Le Storie di Erodoto. La giovane infermiera inizia a sentirsi attratta dal paziente e dal suo misterioso passato. Nel frattempo è proprio la lettura di quel libro che riportano l'uomo indietro nel tempo e gli tornano alla mente sia piacevoli che dolorosi ricordi legati soprattutto al periodo della Prima Guerra Mondiale quando si trovava nel deserto del Nord Africa.

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Qui il paziente, impegnato a mappare il territorio per la Reale Società Britannica, aveva conosciuto la bellissima ed affascinante Katherine (Kristin Scott Thomas), moglie del lord inglese Geoffrey Clifton (Colin Firth), di cui si era perdutamente innamorato. Intanto nel monastero abbandonato arriva anche David Caravaggio (Willem Dafoe), una spia canadese che sta collaborando con i partigiani e che conosce il nome e la storia del misterioso paziente inglese visto che in passato i due avevano avuto dei contatti.

In seguito poi si stabilisce nel convento l'artificiere Kip Singh (Naveen Andrews) che deve bonificare la zona dalle bombe e mine antiuomo messe lì dai tedeschi. L'arrivo dell'uomo farà innamorare nuovamente Hana che finalmente riesce a dimenticare il suo fidanzato morto e a staccarsi dall'ossessiva passione per il passato del paziente inglese. Hana torna a vivere grazie all'amore di Kip mentre il paziente inglese resta attaccato ai suoi ricordi fino alla sua morte.  

Il paziente inglese - Le citazioni celebri del film

Miramax
Ralph Fiennes e Juliette Binoche

Le frasi più famose

"Danza con me. Ti voglio toccare. Voglio toccare le cose che sono mie, che appartengono a me". - Laszlo de Almásy (Ralph Fiennes)

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"Ogni notte tagliavo il mio cuore, ma al mattino era pieno di te". - Laszlo de Almásy (Ralph Fiennes)

"I tradimenti di guerra sono bambinate a confronto dei nostri tradimenti in tempo di pace. I nuovi amanti sono nervosi e teneri, ma rovinano ogni cosa perché il cuore è un organo di fuoco". - Katherine Clifton (Kristin Scott Thomas)

"Porti ancora il mio ditale. - Naturalmente, brutto idiota, lo porto sempre, l'ho sempre portato... e ti ho sempre amato". - Dialogo tra Laszlo e Katharine

La lettera finale

Ecco infine la lettera di Katharine Clifton che Hana legge nella struggente scena finale de Il paziente inglese.

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Amore mio, ti sto aspettando. Quanto è lungo un giorno al buio, o una settimana. Il fuoco è spento ormai e io sento un freddo orribile. Forse dovrei trascinarmi fuori ma poi ci sarebbe il sole. Ho paura che sto sprecando la luce per i dipinti e per scrivere queste parole. Moriamo. Moriamo. Moriamo ricchi di amanti e di tribù, di gusti che abbiamo inghiottito, di corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumi, di paure in cui ci siamo nascosti come in questa caverna stregata. Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corpo. Siamo noi i veri paesi, non le frontiere tracciate sulle mappe con i nomi di uomini potenti. Lo so che tornerai e mi porterai fuori di qui nel palazzo dei venti. Non ho mai voluto altro che camminare in un luogo simile con te, con gli amici. Una terra senza mappe. La lampada si è spenta e sto scrivendo nell'oscurità. 

E voi quale frase preferite di questo film capolavoro con Ralph Fiennes, Kristin Scott Thomas e Juliette Binoche?

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