Il Piano Di Maggie, la recensione: innamorarsi oggi a New York

Autore: Elisa Giudici ,

Sono bastati due film, Frances Ha e Mistress America, per incoronare la giovane e talentuosa Greta Gerwig come nuova regina della romcom statunitense. A differenza di chi l'ha preceduta nel ruolo di volto pulito della commedia romantica made in USA, Greta Gerwig è anche sceneggiatrice, produttrice ma soprattutto icona di un cinema fieramente indipendente, indie e soprattutto newyorkese fino al midollo. 

Data la non facile distribuzione del cinema di nicchia americano in Italia, questa promettente attrice è sostanzialmente sconosciuta al grande pubblico nostrano, che ha potuto ammirare i suoi maggiori successi (scritti e diretti insieme al compagno Noah Baumbach) solo per pochi giorni e in pochissime sale. Il periodo tradizionalmente povero di uscite dell'estate offre quindi un'ottima chance di scoprire la bionda musa di Baumbach in una commedia romantica frizzante ma intelligente come Il Piano Di Maggie. 

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Maggie's Plan ha poi l'indubbio pregio di emanare una fortissima vibrazione della New York più artistoide e intellettuale senza però perdere per strada il pubblico cresciuto con le commedie romantiche più mainstream. Perciò questa uscita ritardata e un po' in sordina rischia di diventare una delle sorprese più effervescenti dell'estate cinematografica italiana, imperdibile se poi amate il genere delle romcom.

Greta Gerwig interpreta Maggie, una 30enne statunitense nata e cresciuta nell'ambito del mondo accademico. Il suo guardaroba sembra uscito da un negozio di abitini vintage in tartan, i suoi modi sono quelli dell'upper middle class con il pallino della cultura, il suo peggior difetto è quello di tentare di mantenere un continuo controllo su tutto.

Alle soglie dei trent'anni, Maggie decide che è arrivato il momento di avere un figlio, anche se non è ancora riuscita a trovare l'uomo giusto. Grazie alla disponibilità di Guy (Travis Fimmel di Vikings e Warcraft), un ex compagno di università reinventatosi imprenditore di sottaceti biologici, la donna decide di provare l'inseminazione casalinga con il sostegno di una coppia di amici (Maya RudolphBill Hader) che osserva e analizza il suo buffo piano. 

Adler
Il Piano Di Maggie, la recensione del film
Una scena di Il Piano Di Maggie

Proprio quando Maggie si prepara a diventare mamma, entra nella sua vita quello che sembra l'uomo giusto, un professore universitario dal matrimonio in crisi, John (Ethan Hawke). Sposato con l'affascinante ma egocentrica docente danese Georgette (Julianne Moore), John lascerà moglie e due figli alle spalle per stare accanto a Maggie, da cui avrà a sua volta una bimba.

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E vissero felici e contenti? Neanche per idea, siamo solo all'inizio e Maggie è ben lontana dal coronare il suo sogno d'amore. Diventata spalla delle ambizioni letterarie di John e bambinaia dei suoi 3 figli, Maggie si rende conto di non amarlo più. Quando incontrerà Georgette (che nel frattempo ha elaborato il dolore scrivendo un cattivissimo libro sull'esperienza dell'abbandono), elaborerà un folle piano per ricongiungere moglie e marito e ritrovare la felicità. 

A differenza di quanto vorrebbe suggerire il trailer, Il Piano Di Maggie non è (solo) una commediola romantica che racconta amori e nevrosi dei 30enni e 40enni che si muovono per New York. Tratto dal romanzo di Karen Rinaldi (edito in Italia da Rizzoli), il film si spinge ben oltre alla semplice romanticheria cinematografica per eterni innamorati dell'amore. La pellicola di Rebecca Miller sembra più interessata a descrivere e spesso bonariamente irridere i nuovi nuclei familiari che nascono e si sgretolano nella Grande Mela. 

Adler
Il Piano Di Maggie, un parere sul film
Ethan Hawke e Greta Gerwig in Il Piano Di Maggie

A essere preso di mira è un po' tutto il mondo accademico statunitense, incarnato dalla coppia formata da Ethan Hawke (che non brilla in un ruolo che però non è nemmeno così entusiasmante) e Julianne Moore, che invece catalizza l'attenzione dello spettatore. L'attrice sfoggia un accento nordico davvero ben riuscito e una grande alchimia con l'amica/nemica Greta Gerwig (come al solito adorabile nei suoi momenti più strambi), tanto che verrebbe da sperare che al centro del film rimangano loro, mogli e madri in un bizzarro connubio che funziona davvero. 

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Travis Fimmel non ha granché modo di sfoggiare i suoi talenti, ma si impegna il giusto nel incarnare una sorta di tenero confort food cinematografico: il ragazzo serio, diligente, appassionato nel proprio lavoro e soprattutto capace contro ogni previsione di tirare fuori dalla tasca un mazzolino di fiori, uno dei rari momenti di romanticheria retrò del film. 

Con dalla sua una New York tutta mercatini, interni shabby chic e ambienti accademici e trascinato da una Greta Gerwig sembra davvero sguazzare nel suo elemento (senza mai ripetersi), Il Piano Di Maggie è sicuramente molto più di un semplice film di risulta da piazzare in un buco di programmazione estiva italiana. Gli manca la scintilla per diventare qualcosa di davvero memorabile, ma veleggia tranquillamente oltre il territorio della mediocrità. 

Il Piano Di Maggie sarà nei cinema italiani a partire dal 30 giugno 2016.

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