Il silenzio della città bianca: trama e spiegazione del finale del film

Autore: Silvia Artana ,

Un serial killer che segue un macabro rituale. Un profiler in lotta con i propri demoni. Una enigmatica coppia di gemelli. Una storia che si snoda tra una metropoli allo stesso tempo antica e moderna e una campagna piena di mistero. Basato sul primo (omonimo) romanzo de La trilogia della città bianca di Eva García Sáenz de Urturi, Il silenzio della città bianca è un thriller originale Netflix sospeso tra misticismo, antiche credenze e spietata realtà.

Il silenzio della città bianca Il silenzio della città bianca Vitoria-Gasteiz, Paesi Baschi, Spagna, 2016. Due cadaveri compaiono nella cripta della vecchia cattedrale. L'ufficiale di polizia Unai López de Ayala, esperto di profilazione criminale, deve dare la caccia all'assassino rituale ... Apri scheda

Se siete curiosi e volete saperne di più o se l'avete visto e non vi è tutto chiaro, qui trovate la trama e la spiegazione del finale.

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La trama

Dopo anni di silenzio, nella città spagnola di Vitoria-Gasteiz riappare il "killer dei dormienti", così chiamato per il suo macabro modus operandi. Il misterioso assassino uccide giovani della stessa età e di elevato ceto sociale introducendo a forza nelle loro gole delle api e poi li fa ritrovare come se dormissero teneramente abbracciati all'interno di edifici storici. La messinscena è completata da fiori di Eguzkilore (in italiano, Carlina bianca) disposti sui genitali e tra i corpi.

Ma il killer dei dormienti è in carcere. O almeno, questo è quello che crede la polizia da quando, 20 anni prima, ha arrestato il brillante archeologo Tasio Ortiz de Zárate, con l'accusa di avere ucciso 3 coppie di bambini e ragazzi di 5, 10 e 15 anni. A rendere la faccenda ancora più sinistra è il fatto che l'uomo sta per essere rilasciato per il suo primo permesso.

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Deciso a trovare il bandolo della matassa, il profiler Unai López de Ayala, rientrato da poco al lavoro dopo la morte della moglie, si reca in prigione dal professore con la collega Estíbaliz "Esti" Ruiz de Gauna. Ma Tasio, che negli anni di reclusione ha scritto dei romanzi diventati best seller ed è diventato una celebrità con migliaia di follower, si mostra poco collaborativo.

Unai ed Esti vengono indirizzati su una nuova traccia, che li porta al padre dell'ultima vittima. Ma ben presto, la strada si rivela un vicolo cieco.

Nel mentre, il profiler deve fare i conti con la perplessità sul suo conto del nuovo vice commissario, Alba Díaz de Salvatierra, che ha delle riserve sul fatto che abbia completamente superato il trauma della morte della moglie. E anche con un misterioso stalker, che dimostra di sapere tutto (o quasi) di lui, recapitandogli foto che lo ritraggono e inviandogli messaggi in cui lo chiama con il suo soprannome da ragazzo, "Kraken".

Dopo avere rivisto Tasio e avere ottenuto finalmente qualche informazione, Unai ed Esti vanno dal suo fratello gemello, Ignacio Ortiz de Zárate, un ricco produttore di miele e vino che è anche il poliziotto che ha arrestato l'archeologo. L'uomo consegna ai due una lista di nomi sui quali indagare, che li porta dalla ex fidanzata di Tasio. La donna dice ai detective che i gemelli erano molto legati alla madre, che è morta quando erano giovani. E rivela che i due hanno malmenato un loro coetaneo al funerale della donna.

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Un ulteriore tassello al puzzle viene aggiunto da Unai. Il profiler scopre un antico affresco che rappresenta Adamo ed Eva dalla giovinezza alla vecchiaia. Nel dipinto, i due sono abbracciati come le vittime del killer dei dormienti e sono presenti anche i fiori di Eguzkilore e le api.

Unai aggiorna Alba sui nuovi sviluppi e poi la porta sul tetto della cattedrale per assistere dall'altro alle celebrazioni per la festa di Vitoria-Gasteiz. I due stanno per baciarsi, quando si accorgono che il killer li sta spiando. I poliziotti si lanciano all'inseguimento, ma l'assassino riesce e seminarli. E quando arrivano in strada, trovano un nuovo macabro allestimento in uno dei carri della processione.

Intanto, Unai scopre una pista che conduce al piccolo villaggio di Izarra e insieme a Esti si mette a indagare tra i vecchi casi di incidenti che potrebbero nascondere un omicidio. L'intuizione si rivela corretta. Molti anni prima, è bruciata una fattoria nelle campagne circostanti e nel rogo sono morti padre, madre e i due figli naturali. Mentre il figlio adottivo, un ragazzo "con i capelli rossi", si è salvato.

Ma la verità è che l'incendio non è stato un incidente. Ad appiccarlo è stato proprio il giovane sopravvissuto, per coprire l'omicidio della famiglia. Il ragazzo ha ucciso tutti dopo che il padre lo ha picchiato selvaggiamente, in seguito alle lamentele di Tasio e Ignacio perché si è presentato al funerale della madre.

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Mentre il giovane con i capelli rossi diventa il principale indiziato, Unai ed Esti scoprono che i gemelli conoscevano la prima vittima. Ignacio scappa e il profiler va da Tasio per avere maggiori informazioni. Ma l'uomo non parla. Invece gli dice che l'assassino è uno dei suoi follower, il fratello di Esti. L'intera polizia di Vitoria-Gasteiz si mette in cerca del ragazzo e rimane tragicamente beffata quando lo trova in una nuova messinscena del killer dei dormienti.

In seguito a uno scontro con Ignacio, Unai ed Esti vengono sospesi dal servizio. Ma continuano lo stesso a indagare. Dopo avere capito che i gemelli non sono gli assassini, ma sono responsabili di numerose violenze a carico di molte donne, i due scoprono che il ragazzo con i capelli rossi, che si chiama Nancho Lopidana, è morto in un incendio in un pensionato per studenti.

Show hidden content Ma anche stavolta, la verità non è quella che sembra. In realtà, a morire è stato il suo migliore amico, Mario Santos, e il ragazzo ha preso la sua identità. La scoperta sconvolge Unai ed Esti, perché il killer è il marito di Alba, oltre che uno stimato giornalista (il colpo di scena non vale per gli spettatori, ai quali l'identità dell'assassino viene svelata quasi subito).All'apparenza, (il sedicente) Mario ha compiuto gli omicidi per vendicarsi dei gemelli, che sono i suoi fratellastri e lo hanno sempre rifiutato. A partire da quando lo hanno picchiato al funerale della madre. Loro e sua.Dopo aver inseguito il killer in un casolare isolato vicino alla vecchia fattoria, dove Mario intende fare diventare Alba la protagonista di uno dei suoi quadri di morte, Unai ed Esti affrontano l'uomo. In seguito a uno scontro in cui sembra che il profiler venga colpito a morte, la collega uccide Mario. Unai si salva e si risveglia dal coma sotto gli occhi di Alba ed Esti.

La spiegazione del finale

Il silenzio della città bianca parte con ottime premesse, ma l'ingranaggio si inceppa presto. Un gran numero di sottotrame (che finiscono in vicoli ciechi) e diversi passaggi farraginosi rendono complicato seguire la storia e alla fine lo spettatore rimane con molti dubbi e domande senza risposta. Giusto per citarne un paio, le circostanze della morte della moglie di Unai e il legame del profiler con l'assassino (che va di pari passo con il significato del suo soprannome).

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Show hidden content Se da un lato sembra chiaro che Mario ha architettato tutto per fare ricadere la colpa sui gemelli e vendicarsi di loro (anche se è solo Tasio a finire in carcere) e che i giovani ricchi che uccide simboleggiano i fratelli Ortiz de Zárate, non è spiegato il motivo della messinscena dei corpi. Perché il killer dei dormienti replica in maniera macabra l'affresco di Adamo e Eva? La spiegazione del vecchio custode, che si sovrappone al nuovo quadro di morte del killer, sembra alludere che l'uomo si consideri Dio. Ma perché sceglie coppie che hanno 5 anni di differenza le une dalle altre?Il finale chiarisce che la causa scatenante della rabbia di Mario è stato il rifiuto di Tasio e Ignacio, quando il giovane ha svelato loro la sua identità al funerale della madre. Ma rimane fumoso il motivo per cui Nancho viene dato in adozione. I tre sono fratelli o fratellastri? I bambini nascono insieme, dunque è un raro caso di quella che la scienza chiama superfecondazione eteropaternale, ovvero di neonati da padri diversi? Il riferimento a una storia extraconiugale della signora Ortiz de Zárate lo lascerebbe intendere. Ma può anche darsi che la donna non abbia mai tradito il marito e la scelta di allontanare il bambino "diverso" sia stata presa proprio per non alimentare dubbi.Invece, la sequenza con cui si chiude il film è un riferimento alla scena in cui il padre cura la puntura d'ape di Unai con una mela e poi la sotterra perché marcisca ed esaurisca con la sua fine la ferita del figlio. L'uomo e il fratello di Unai fanno lo stesso con dei rami carichi di mele e il profiler si risveglia dal coma.

Insomma, la sensazione è che ne Il silenzio della città bianca ci sia troppo materiale e non sia sviluppato al meglio. Ed è un peccato, perché la mescolanza di credenze e misticismo che pervade la storia è piena di fascino e inquietudine.

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