Il Tesseract e il progetto P.E.G.A.S.U.S., una guida aggiornata per Avengers: Endgame

Autore: Emanuele Zambon ,

Ieri, oggi, domani. I Vendicatori si stanno ancora leccando le ferite dopo lo schiocco di Thanos. Intanto preparano la rivincita contro il Titano Pazzo. L'aiuto, decisivo, arriverà da un personaggio giunto in soccorso dal passato: Captain Marvel. Non è la prima volta che il Marvel Cinematic Universe va a ritroso nel tempo per fornire chiavi interpretative ad accadimenti successivi. Lo aveva fatto già con Civil War, gettando luce sulla misteriosa scomparsa dei coniugi Stark. Lo fa adesso, col film con protagonista Brie Larson uscito nelle sale di tutto il mondo, anche se l'esempio più eclatante è forse Captain America - Il primo Vedicatore, il cui incipit è incentrato sul ritrovamento di un relitto al Polo Nord in cui viene rinvenuto lo scudo di Steve Rogers, le cui vicende vengono poi raccontate per mezzo di un flashback.

E proprio il film del 2011 diretto da Joe Johnston è la pellicola che, parallelamente al racconto della origin story del supersoldato a stelle e strisce, fornisce un background narrativo alla presenza del Tesseract, il cubo contenente la Gemma dello Spazio che appare in numerosi cinecomic della Casa delle Idee.

Tesseract: storia e apparizioni del cubo cosmico nei film Marvel

La prima volta che il Tesseract viene mostrato in un film del MCU è nella scena dopo i titoli di coda di Thor (2011). "La leggenda racconta una cosa e la storia un'altra. Di tanto in tanto scopriamo qualcosa che appartiene ad entrambe", è il laconico commento di Nick Fury, deus ex machina dello S.H.I.E.L.D. che nel post-credit del film di Kenneth Branagh rivela allo scienziato Selvig di Stellan Skarsgård di avere tra le mani una fonte di energia illimitata.

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È in Captain America - Il primo Vendicatore, però, che il cubo cosmico riveste un ruolo fondamentale, influenzando le vicende di Steve Rogers e della sua nemesi Johann Schmidt a.k.a. Teschio rosso. Il film, che dopo un incipit ambientato ai giorni nostri si svolge quasi interamente nei primi anni '40, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, vede il villain a capo dell'HYDRA recuperare il Tesseract in un forte norvegese situato a Tønsberg. Se la località vi appare familiare, è perché è la stessa che fa da teatro alla battaglia fra gli asgardiani comandati da Odino e i Giganti di ghiaccio nel 965 AD (lo scontro è mostrato all'inizio di Thor).

u / comrade_batman (Reddit)
Due scene del MCU, entrambe ambientate a Tønsberg: una appariene a Thor, l'altra al primo Captain America
La località di Tønsberg mostrata sia in Thor che in Captain America - Il primo Vendicatore

La timeline del Cubo cosmico

Tornando al film sulle origini di Cap che vede protagonista Chris Evans, il Tesseract finisce nel mirino di Teschio Rosso, intenzionato a creare armi avanzate sfruttandone l'immenso potere, in modo da dominare il mondo. La pellicola si conclude col villain risucchiato in un wormhole (lo ritroveremo, con enorme sorpresa, in Avengers: Infinity War) e col velivolo su cui viaggia Captain America (e il cubo cosmico) inabissatosi nell'Artico.

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Alla fine del film, Howard Stark ritrova il Tesseract (ma non Cap). Ciò, dopo aver visto Captain Marvel, porta ad un'ovvia conclusione: il cubo cosmico è stato per diversi decenni nelle mani dell papà di Tony. Ciò è suggerito da alcune gustose easter egg presenti in Iron Man 2 (uscito nel 2010), il sequel sul tycoon eccentrico impersonato da Robert Downey jr. in cui alcuni schizzi e annotazioni ritrovati da Tony - e appartenenti a suo padre - suggeriscono che la tecnologia del reattore Arc sia stata sviluppata a partire dal Tesseract. Non potevamo rendercene conto, perché la storia del Tesseract sarebbe stata sviluppata solo successivamente, nei film di Thor e Cap citati in precedenza e usciti nelle sale nel 2011, un anno dopo Iron Man 2.

Captain Marvel: Il "Progetto Pegasus", Mar-Vell e il Tesseract

Riassumendo quanto scritto fin qui, il Tesseract, osservando l'ordine cronologico degli eventi descritti nei film Marvel, è stato ripescato in fondo all'oceano da Howard Stark nel secondo dopoguerra e da questi studiato per diversi decenni fino a che l'oggetto, a partire da metà anni '90, è finito nelle mani di Nick Fury, come rivelato da Captain Marvel, film che porta alla luce ulteriori risposte a quesiti rimasti irrisolti per tutti questi anni, andando così a riempire alcune caselle narrative.

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Ci eravamo sempre chiesti, infatti, perché proprio Fury fosse in possesso del Tesseract, scippatogli da Loki nell'incipit di The Avengers. Ebbene, la pellicola con Brie Larson nei panni sella supereroina Carol Danvers, fa luce (quasi) sull'intera vicenda, introducendo il Progetto Pegasus nel mezzo della faida secolare tra Skrull e Kree.

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Nel film scritto e co-diretto da Anna Boden e Ryan Fleck apprendiamo infatti che il Tesseract, sul finire degli anni '80, era custodito dalla scienziata Wendy Lawson (impersonata da Annette Bening), ossia Mar-Vell sotto mentite spoglie, figura cruciale per il destino della "top gun" Carol Danvers. La Lawson, infatti, una Kree intenzionata a porre fine al genocidio degli Skrull, lavorava segretamente al Progetto Pegasus, una joint venture tra NASA e US Air Force che mirava, tra le altre cose, a studiare la tecnologia del Tesseract. Si trattava di una divisione top secret a cui lo S.H.I.E.L.D. di Fury aveva parziale accesso, nonostante il personaggio di Samuel L. Jackson non dia l'impressione durante il film di essere al corrente delle attività dell'organizzazione.

Marvel Studios
Nick Fury in Captain Marvel

La chiave della timeline del cubo cosmico che contiene al suo interno una Gemma dell'Infinito è, quindi, il Progetto Pegasus. Ora sappiamo, infatti, che il manufatto è stato studiato per decenni dall'intelligence statunitense. E sappiamo anche che Howard Stark ne era in qualche modo coinvolto, prima della sua uccisione avvenuta nel 1991 (a rivelarlo è un easter egg presente in Iron Man 2, si tratta di un cassa in legno con la dicitura "Project Pegasus" che Tony Stark scova quando sta lavorando alla creazione di un nuovo elemento in grado di alimentare senza controindicazioni il suo reattore Arc). 

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Ora è chiara l'importanza "storica" di un film come Captain Marvel, che fa da ideale anello di congiunzione tra un passato di cui sapevamo poco o nulla e le più recenti vicende riguardanti il Tesseract. Nella pellicola che racconta le origini di Carol Danvers scopriamo come Mar-Vell sia morta nel tentativo di proteggere gli Skrull dai Kree, tutt'altro che nobili guerrieri. Un sacrificio, il suo, che una volta che vaghi ricordi divengono via via consapevolezza nella mente di Carol, spinge l'eroina più forte dell'universo, il cui potere è dato appunto dall'energia sprigionata dal Tesseract, a portare a termine la missione di Mar-Vell.

Carol neutralizza le armate Kree (e mette in fuga Ronan L'Accusatore, che poi ritroveremo in Guardiani della Galassia), consegnando il Tesseract nelle mani di Fury, anzi nelle fauci del gatto Goose, che non è proprio un micio da fusa. 

Quindi, concludendo, il Tesseract dal '95 fino agli eventi di The Avengers, è stato nelle mani dello S.H.I.E.L.D. (che, per assurdo, lo ha posseduto per quasi 20 anni senza ricavarne nulla) per poi essere rubato da Loki nelle battute iniziali del film diretto da Joss Whedon. Da lì in poi, la storia del cubo è fin troppo nota. Recuperato nel finale del primo film sui Vendicatori, viene consegnato a Thor, che dopo più di un millennio lo riporta ad Asgard, dove il cubo viene custodito nella stanza dei tesori di Odino. Nel finale di Thor: Ragnarok viene ancora una volta trafugato da Loki, costretto poi a cederlo a Thanos nell'incipit di Infinity War. Il Titano Pazzo frantuma quindi il cubo, rivelando al suo interno la Gemma dello Spazio che viene inserita nel Guanto del folle dittatore.

Da lì, in poi, è cronaca recente: lo snap di Thanos, l'umanità dimezzata e una resa dei conti, dall'esito drammatico, che avverrà in Avengers: Endgame.

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