Non chiamatelo pupazzo: non lo sopporta.
Non ha nulla a che vedere con i pupazzi che negli anni '80 e '90 spopolavano in TV. Nossignore: lui è un ex galeotto, e ne va fiero.
In galera ha incontrato Giorgio Mastrota - che ignorava fosse illegale televendere la propria nonna - e ha deciso di coinvolgerlo nei suoi futuri, ambiziosi progetti criminali.
Insieme, Tciu e Giorgio sono le menti dietro alla Centrale del Male di Milano, uno dei luoghi più pericolosi di tutta l'Italia.
Ma l'unico, vero cattivo d.o.c. di #Romolo + Giuly: la guerra mondiale italiana è uno solo: lui, Tciu, il Re di Milano.
Così spietato, crudele e potente da... Invadere il mercato musicale con il video della sua canzone trap: Sono il Re di Milano.
Agisce nell'ombra, ma le sue zampe arrivano ovunque: Tciu controlla ogni attività criminale della metropoli lombarda ed è in contatto con tutti i malviventi locali.
Non solo.
Grazie alla massoneria - di cui è membro insieme a Mastrota, Smaila e una personalità milanese molto molto in vista - sta portando avanti due progetti fondamentali per il suo futuro: liberare Milano dai romani e trasformare Roma in un parco giochi per turisti.
A Tciu non manca nulla: soldi, donne, potere.
Mentre #Don Alfonso e Don Calogero si contendono il titolo di nuovo Re delle Due Sicilie, mentre Montacchi e Copulati si sfidano per il titolo di Re di Roma, Tciu è l'incontrastato, assoluto e imbattibile Re di Milano.
Parola di (t)rapper.
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