Italia-Polonia senza commento e altre conseguenze dello sciopero Rai Sport contro la chiusura del canale

Autore: Rina Zamarra ,

Situazione difficile per i giornalisti di Rai Sport. L’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, avrebbe intenzione di chiudere il canale, mantenendo in vita solo la testata. Si tratterebbe di un’operazione al vaglio dei vertici Rai in un’ottica di razionalizzazione dei costi, dovuta anche a una stagione del canale sportivo non particolarmente entusiasmante dal punto di vista degli ascolti. 

Giovedì 22 ottobre 2020 si è tenuta una assemblea dei giornalisti di Rai Sport. Durante l’incontro a distanza è emersa una forte preoccupazione per il futuro del canale, che ha portato alla proclamazione di tre giorni di sciopero

I problemi interni a Rai Sport

Da indiscrezioni emerse in questi giorni sembra che buona parte della redazione romana sia intenzionata a chiedere le dimissioni del direttore Auro Bulbarelli

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La contestazione nascerebbe da una cattiva gestione della rete che ha determinato un importante calo di ascolti di trasmissioni storiche, come la Domenica Sportiva e Novantesimo Minuto. La Domenica Sportiva, per esempio, ha  subito un calo di ben tre punti percentuali rispetto a 12 mesi fa. 

In realtà il principale motivo di insoddisfazione della redazione è dovuto alla questione dei diritti della Champions League. La Rai, infatti, non ha partecipato all’asta e si è lasciata sfuggire anche la messa in onda delle partire di Eurocup e di Eurolega di basket, proposte a titolo gratuito a Rai Sport. 

Alla luce di questi errori i giornalisti di Rai Sport chiedono al CdA di valutare bene il futuro del canale. Nella comunicazione con cui vengono annunciati i tre giorni di sciopero si legge: 

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Anche se il progetto riguardasse solo la chiusura del nostro canale e non della Testata, sarebbe comunque gravissimo e inaccettabile, perché si tratterebbe del preludio a una chiusura totale di Rai Sport, testata storica della Rai… i primi a essere penalizzati sarebbero i milioni di appassionati che pagano il canone e che si vedrebbero privati del diritto di seguire lo sport in chiaro, senza essere costretti a pagare un abbonamento alle pay tv.

A rimetterci sarebbe anche la stragrande maggioranza delle discipline sportive, che senza un canale del servizio pubblico dedicato sarebbe destinata a sparire da tutti i palinsesti.

Nella comunicazione i giornalisti hanno anche chiarito che i tentativi di rassicurazione del Direttore Auro Bulbarelli non hanno sortito l’effetto sperato: 

Ma i segnali che da tempo ci manda l’Azienda sono inequivocabili e perfettamente in linea con il progetto di chiusura. E il tentativo del Direttore di rassicurarci ha ottenuto l’effetto diametralmente opposto, creando ulteriore preoccupazione, visto che nella sua mail alla redazione sposa in pieno questo progetto.

Conseguenze dello sciopero dei giornalisti di Rai Sport 

Per quanto riguarda le tre giornate di sciopero, si pensa che la prima potrebbe essere fissata domenica 1 novembre o domenica 8 novembre. La seconda, invece, potrebbe coincidere con il 15 novembre, data della gara di Nations League Italia-Polonia

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Nella loro lettera i giornalisti chiedono subito un confronto con la direzione per discutere un piano di rilancio della testata. È probabile, dunque, che la direzione della Rai decida di trattare per evitare che un appuntamento così importante sia trasmesso senza telecronaca.

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