Jake Gyllenhaal: l'intervista coi cuccioli con brutti presagi per Ryan Reynolds

Autore: Redazione NoSpoiler ,

Jake Gyllenhaal si aggiunge all'elenco dei fortunati protagonisti delle collezione "Play with puppies" del canale BuzzFeed Celeb, che permette ai suoi intervistati di giocare con adorabili cuccioli mentre rispondono alle domande dei fan.

L'attore fa parte del cast di Spider-Man: Far From Home, che vedremo nelle sale italiane a partire dal 10 luglio. E proprio sull'universo cinematografico Marvel verte la prima domanda dei fan. Ma rispondere a come ha ottenuto il ruolo di Mysterio non è facile per Gyllenhaal. La colpa non è tanto della complessità degli eventi (una chiamata dal regista Jon Watts), ma dei tre cagnolini che si arrampicano su di lui, lo leccano, e lo distraggono nei modi più diversi - tanto che ben presto il suo maglione comincia a cedere a causa delle eccessive attenzioni canine.

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Tra un mordicchiamento e l'altro, però, Gyllenhaal riesce comunque a rivelare qualche nuova informazione dal set di Far From Home. Inizia confermando l'atmosfera di divertimento che circonda il film e la su amicizia con Tom Holland. A quanto pare, quest'ultimo non riusciva a smettere di ridere durante una particolare scena, in cui Mysterio si presenta a Peter Parker:

Avremo fatto 40 riprese... [Tom Holland] non riusciva a smettere di ridere. Nel film, Jon Watts ha dovuto usare tipo un millisecondo delle riprese, perché non è riuscito a girare niente che si potesse usare davvero.

Eppure Tom Holland è un bravissimo attore, come ha più volte dimostrato sul grande schermo e non solo. Tanto che arriva anche una domanda su un'ipotetica produzione a Browadway, e in che tipo di spettacolo Gyllenhaal vedrebbe bene lui e la sua co-star. La risposta? Qualcosa che comprenda dei numeri musicali, visto quanto Holland è bravo a ballare (la sua parodia di Umbrella di Rihanna lo perseguita da diverso tempo).

Ma è ora di passare alle questioni serie: chi vincerebbe in uno scontro tra Deadpool, Wolverine e Mysterio? La domanda non è casuale, vista la particolare amicizia che lega gli interpreti di questi personaggi anche fuori dal set e, soprattutto, il fatto che di recente Gyllenhaal si è unito a Instagram, infilandosi in modo perfetto nella "faida social" che continua da tempo tra Hugh Jackman e Ryan Reynolds.

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Ad ogni modo, l'attore non ha dubbi nemmeno su questa risposta: Deadpool è sempre primo, "se si tratta di essere un coglione". E tanto per rimanere in tema Wade Wilson, a questo punto la distruzione del suo maglione ad opera dei cagnolini che ha in braccio dà a Gyllenhaal un'idea geniale.

Questo maglione è distrutto. Distrutto. Lo manderò a Ryan Reynolds. Ma prima voi due [cagnolini] dovrete farci la pipì e la pupù sopra. E poi lo manderemo al mio amico Ryan. 

Tra parentesi, non è la prima volta che Reynolds viene minacciato con della cacca di cane...

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Ma mentre il maglione viene preparato per la spedizione, le domande continuano.

"Che personaggio del MCU ti piacerebbe veder interpretare da tua sorella Maggie?" - "Mi piacerebbe vederla scontrarsi con Mysterio", risponde lui. "Sarebbe figo da vedere. Lei sarebbe fantastica e io finirei col dirmi 'Ecco, quello avrei dovuto farlo io'".

"Qual è il miglior consiglio che ti sia mai stato dato da un attore o regista?" - "Stare zitto. Solo stare zitto e ascoltare".

"Quale personaggio che hai interpretato ha avuto l'impatto maggiore su te come persona e come attore?" - "Ho interpretato Jeff Bauman, che è sopravvissuto alla bomba della maratona di Boston e ha perso entrambe le gambe. Ho potuto raccontare la sua storia, e siamo diventati amici. Mi ha cambiato la vita".

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I cagnolini cominciano a stancarsi e a guaire a questo punto, ma Gyllenhaal riesce a continuare l'intervista, sventando anche un paio di miti su di lui. Tanto per cominciare il fatto che tiene in casa poster incorniciati di sé stesso: "la cosa più assurda che abbia mai sentito [...] Però a volte mi vedo in TV e mi dico 'Oh, sono stato bravo in quella scena'. Tutto qua".

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Le domande si spostano nel passato dell'attore, che nel 2001 ha interpretato Donnie Darko nell'omonimo film, ormai diventato di culto, di cui va ancora molto fiero. "È un film sul crescere in questo mondo confuso. È bellissimo distruttivo e complicato. [...] Capisco perché piace così tanto. Non ci sono così tanti film che indagano la mente degli adolescenti in quel modo e..." uno dei cagnolini si mette a guaire, e Gyllenhaal ne approfitta per rispondere a un'altra domanda frequente sul film. "No, non lo so se Donnie muore davvero alla fine".

I cuccioli sembrano credergli e iniziano a mordicchiargli le dita. Nel mentre, Gyllenhaal rivela che vorrebbe tornare al periodo in cui ha girato Moonlight Mile per imparare di più dal resto del cast. Il film di Brad Silberling del 2002, infatti, contava tra i suoi protagonisti diversi attori di altissimo livello, tra cui anche Dustin Hoffman e Susan Sarandon.

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A proposito di recitazione, che differenza c'è tra cinema e teatro, secondo Gyllenhaal?

Chi se ne frega? Abbiamo dei cagnolini qui! [...] La cosa bella del teatro è che sei nello stesso posto tutte le sere e puoi fare le stesse cose allo stesso tempo. C'è sempre un pubblico che aspetta, e il loro entusiasmo è palpabile. A dire il vero, quando lavoro io porto il cane con me a teatro, il che è grandioso. Passa tutto il tempo dietro le quinte.

L'intervista si conclude con Gyllenhaal un po' preoccupato: "Credo di aver appena mangiato del cibo per cani": colpa dei troppi bacini.

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