Jamie Lee Curtis: "Sono stata tossicodipendente"

Autore: Maria Teresa Moschillo ,

"Fermare il dolore", così Jamie Lee Curtis ha titolato il suo editoriale per l'Huffington Post, facendo riferimento ad un problema che le ha dato serio filo da torcere per diversi anni, la dipendenza da analgesici ed oppiacei.

La morte di Prince e le relativi indagini, che sempre più insistentemente sembrano condurre al decesso per overdose, hanno scoperchiato il vaso di Pandora solleticando una ferita ancora aperta e dolorante per l'attrice 57enne.

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In attesa dell'ultimo esame tossicologico, si è scritto sul New York Times che Prince era tossicodipendente. Lo capisco, perché anch'io lo ero. Anche io attendevo con ansia la ricetta per il farmaco dal quale avevo segretamente sviluppato una dipendenza e mi sono ritrovata ad assumerne troppi, tutt'insieme. Anch'io cercavo di fermare il dolore fisico ed emotivo servendomi degli antidolorifici, per annientarlo. Fermarlo.

Quella della dipendenza da analgesici è per la Curtis una piaga sociale, purtroppo molto sottovalutata dalle istituzioni. Pare, però, che qualcosa stia finalmente per cambiare.

Sembra che adesso governo, AMA, FDA e media stiano iniziando a occuparsi della dipendenza da oppiacei. Sono state fatte delle riclassificazioni e dei tentativi per limitare gli eccessi delle prescrizioni. La maggior parte di coloro che finiscono per diventarne dipendenti, come me, lo fanno dopo aver assunto antidolorifici prescritti in seguito a un intervento chirurgico. Spesso, però, è troppo tardi.

L'attrice - che ha interpretato la madre di Jess in New Girl e la perfida Cathy Munsch in Scream Queens - si è disintossicata da 17 anni.

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Le sue parole, seguite ai tanti, troppi rumors che si affollano sulla morte di Prince, suonano come un atto di amore e di coraggio.

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