JigSaw: vita, morte e risurrezione dell'iconico personaggio horror

Autore: Yuri Polverino ,

Era il 2004 quando James Wan portò al cinema Saw - L'enigmista, prima capitolo di una lunga serie di film dedicati a un personaggio che molto presto si radicò nell'immaginario comune, diventando in qualche modo simbolo della cultura horror dell'epoca. 

I motivi sono facilmente rintracciabili: una fortissima componente thriller, un pizzico di horror puro e un protagonista machiavellico e pieno di segreti. La parabola ascendente di John Kramer però si eclissa presto, troppo presto. Il voler abusare di un immaginario creato per non esser portato all'estremo comporta un enorme calo qualitativo delle produzione legate al franchise, trascinando sul fondo dell'oceano tutte le ottime premesse create del capostipite dalla dinastia.

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Tra qualche giorno arriverà un nuovo capitolo della storia, che probabilmente rappresenterà una sorta di reboot, o comunque una ripartenza. Prima di andare al cinema, volevamo però avventurarci nel passato, alla scoperta delle parentesi migliori e peggiori che hanno caratterizzato la storia del brand, ipotizzando anche quale possa essere la nuova strada da percorrere, augurandoci un roseo ritorno di JigSaw e del suo particolare modo di fare giustizia. 

I migliori

Limitiamoci a citarne due, che poi sono anche i più ovvi. Saw - L'enigmista datato 2004 è come detto in apertura il primo della sua specie. Messa in scena se vogliamo minimale e script curato, cattura lo spettatore all'interno di un turbinio di enigmi e situazioni disturbanti. La moralità del killer affiora piano piano ed è talmente ben giustificata da sembrare quasi sensate. Il plot twist poi è geniale, inaspettato e anche un po' scomodo. Un blockbuster riuscito, diventato un vero e proprio cult.

Saw 2, uscito nel 2005, prende tutto ciò che di buono è stato fatto dal suo predecessora e lo migliora in modo netto, soprattutto in termini di scrittura di dialoghi e recitazione. Un sequel che esalta forse troppo la caratteristica horror per portarla ad un piano quasi splatter che poi esploderà nei capitoli successivi, ma che qui rimane ancora in disparte. Dimentica in parte la componente thriller, ma espande in modo funzionale la mitologia legata a Saw, iniziando un ottimo percorso che culmina in un finale certamente riuscito. La narrativa costruisce un mosaico che dovrebbe portare a un climax finale di grande impatto, ma che nei film successivi si dimostrerà solo un gran pasticcio. 

JigSaw

I peggiori

Uno su tutti: SAW 3D. Diretto da Kevin Greutert e uscito nel 2010, il settimo capitolo di JigSaw perde definitivamente tutto il fascino dato da quegli elementi che nel tempo lo hanno reso unico. Nonostante la messa in scena di questa incarnazione 3D sia buona, unita a un discreto senso di ansia creato da diabolici marchingegni del killer, sembra di trovarsi di fronte a un B-Movie.

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La storia perde logica e si rifugia in cliché visti e rivisti, che appiattiscono il senso generale dell'opera per portarla a un livello di fruizione immediato e privo di significati tra le righe, caratteristica che aveva dato ai primi tre film della saga un sapore più accattivante.

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Doveva essere il capitolo finale, e capiamo anche il motivo: le idee erano finite e la situazione stava diventando irrecuperabile. Le uniche novità riguardavano le torture, sempre più esasperate e meno psicologiche. La ferocia del killer oscurava la psicologia dell'originale, svalutando complessivamente l'opera. Interrompere è stata la scelta giusta, così come potrebbe essere giusta l'idea di riprendere in mano il franchise. 

Saw: Legacy

Si riparte dalla dinastia e dal 31 ottobre, data in cui uscirà Saw: Legacy, ottavo film che riprende in mano il brand di JigSaw sette anni dopo e si pone l'ambizione di riportarlo ai fasti di un tempo. Lo si capisce sin dal trailer: impronta moderna, che gioca molto sulla forza delle immagini e trama avvolta nel mistero.

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Non sappiamo dove andrà a parare questa nuova pellicola, se vorrà essere un reboot o un semplice sequel (possibile, ma comunque difficile), ma una cosa è certa: la pausa di riflessione data al personaggio può dare i suoi frutti e regalare al pubblico l'icona horror che tanto aveva apprezzato nei primi anni duemila. 

Confidiamo in un elemento thriller preponderante, utile a potenziare poi il senso di orrore e non viceversa. Protagonisti interessanti, trama lineare ma accattivante e... torture scioccanti. 

In attesa di scoprire le sorti di Saw: Legacy, vi invitiamo a leggere quotidianamente le pagine di nospoiler.it per essere sempre aggiornati sulle notizie inerenti al mondo del cinema!

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