John Lasseter prende un congedo di 6 mesi da Pixar mentre arrivano accuse di molestie

Autore: Silvia Artana ,

Neppure il mondo dei cartoon riesce a schivare l'onda di fango che sta ricoprendo inesorabilmente Hollywood. A finire travolto è stato John Lasseter, uno dei fondatori di Pixar e regista di capisaldi del genere di animazione come Toy Story 1 e 2, A Bug's Life - Megaminimondo, Cars 1 e 2.

Il "moderno Walt Disney", come viene spesso chiamato, ha annunciato in una lettera aperta ai dipendenti l'intenzione di prendere 6 mesi di congedo. Stando a quanto scrive The Hollywood Reporter, la decisione è arrivata mentre il sito stava preparando un'inchiesta su presunti comportamenti inappropriati dell'uomo.

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Lasseter ha fatto "mea culpa" e ha chiesto scusa a chi ha dovuto subire attenzioni, battute e atteggiamenti non consoni e irrispettosi:

Di recente, ho avuto una serie di colloqui difficili, che per me sono stati molto dolorosi. Non è mai semplice affrontare i propri passi falsi, ma è l'unico modo per imparare da loro. Di conseguenza, ho riflettuto sul capo che sono oggi, rispetto al mentore, sostenitore ed esempio che voglio essere [per i miei collaboratori, n.d.r.]. È stato portato alla mia attenzione il fatto che alcuni di voi si sentono a disagio con me o ritengono che io manchi di rispetto. Non è mai stata mia intenzione. Voi siete il mio mondo e mi scuso profondamente se vi ho delusi. In modo particolare, voglio chiedere perdono a coloro che hanno ricevuto un abbraccio non desiderato o qualsiasi altro gesto che hanno ritenuto che superasse il limite in qualsiasi modo, aspetto e forma. Non importa quanto potesse essere benevolo il mio intento, ognuno ha diritto a stabilire i propri confini e a vederli rispettati.

In conclusione, l'uomo ha annunciato la volontà di prendere un periodo sabbatico, di comune accordo con Disney (che possiede Pixar e per la quale Lasseter lavora come direttore creativo degli studi di animazione di entrambe le società):

Nei colloqui con Disney, è emersa la nostra unità di intenti nel trattare tutte le vostre preoccupazioni con la serietà che meritano e ad affrontarle in modo adeguato. Condividiamo anche la volontà di rinforzare la cultura vivace e rispettosa che è alla base del successo degli studi fin dall'inizio. E siamo d'accordo che il primo passo in questa direzione preveda che io mi prenda del tempo lontano da qui, per capire come affrontare la situazione e andare avanti.

A stretto giro di posta, è arrivata la risposta della casa di Topolino:

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Siamo impegnati a mantenere un ambiente di lavoro in cui tutti i dipendenti si sentano rispettati e siano spronati a dare il meglio. Apprezziamo la franchezza di John e le sue sincere scuse e sosteniamo pienamente la sua decisione di prendere un congedo.

Il caso Rashida Jones

Poco dopo che John Lasseter ha annunciato l'intenzione di prendere un periodo sabbatico, The Hollywood Reporter ha pubblicato l'inchiesta che ha dato il via a tutto.

Il sito cita un gran numero di presunti casi di molestie, tra cui uno di cui sarebbe rimasta vittima Rashida Jones.

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Modella, cantante e attrice (The Office, Parks and Recreation), Rashida ha intrapreso anche la carriera di sceneggiatrice e dopo l'esordio con il film Separati Innamorati (di cui è protagonista), è stata ingaggiata da Pixar per scrivere Toy Story 4.

Secondo le informazioni raccolte da The Hollywood Reporter, al momento risulterebbe ancora accreditata tra gli autori, ma in realtà lei e il suo partner nella stesura della sceneggiatura, Will McCormack, avrebbero lasciato la produzione praticamente subito. La ragione sarebbero alcune avances indesiderate da parte di John Lasseter nei confronti dell'attrice.

A partire dal 7 novembre, il sito ha provato a contattare Rashida e Will per avere un commento alla vicenda, ma i due si sono sempre negati. Tuttavia, il 21 dello stesso mese hanno inviato un comunicato a The New York Times, in cui hanno dichiarato che la loro decisione non è stata dovuta a una molestia:

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La velocità folle con la quale i giornalisti hanno individuato un nuovo colpevole è irresponsabile. Noi non abbiamo lasciato Pixar a causa di avances non desiderate. È falso. Le nostre strade si sono divise per divergenze creative e, soprattutto, filosofiche. In Pixar c'è una enorme quantità di talento e noi restiamo grandi fan dei suoi film. Tuttavia, c'è anche una cultura per cui le donne e le persone di colore non possono dare voce alla loro creatività allo stesso modo degli altri. Incoraggiamo Pixar a farsi leader nel sostenere, assumere e promuovere più autori e manager appartenenti alle minoranze e all'universo femminile. Speriamo di spingere a una maggiore autostima e consapevolezza tutti coloro che in passato non si sono sentiti ascoltati.

La dichiarazione di Rashida e Will "alleggerisce" la posizione di Lasseter, ma di certo non è una bella pubblicità per Pixar.

Del resto, come scrive Variety, la società fondata nel 1986 è stata spesso descritta come un "club per ragazzi" e ha ricevuto diverse critiche per la scarsa inclusione nei confronti delle donne.

All'inizio, le "quota rosa" erano risibili e ci sono voluti 13 film perché Pixar optasse per un regista donna. La rivoluzione è avvenuta nel 2012, con la scelta di Brenda Chapman per Ribelle. Ma è stata solo a metà. In corso d'opera, Lasseter ha licenziato Brenda (anche autrice della sceneggiatura) e l'ha sostituita con Mark Andrews e Steve Purcell.

D'altra parte, molti film della società sono stati prodotti da donne. E proprio Lasseter, nelle vesti di direttore creativo di Walt Disney Studios, ha assunto Jennifer Lee come co-regista di Frozen.

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Ed è pure vero che, nel corso degli anni e con l'aumento delle dimensioni aziendali, Pixar ha accolto un numero sempre maggiore di "quota rosa" in ruoli strategici e di comando.

Le accuse a John Lasseter

Anche se il caso di Rashida Jones non è collegato a presunti comportamenti inappropriati da parte di John Lasseter, The Hollywood Reporter e Variety hanno raccolto una serie di testimonianze che gettano ombre scure e lunghissime sul "moderno Walt Disney".

I due siti hanno parlato con numerosi dipendenti ed ex dipendenti Pixar, che hanno chiesto di mantenere l'anonimato per non avere danneggiata la carriera, dal momento che il mondo dell'animazione è ristretto e molto affiatato.

Un testimone ha raccontato a The Hollywood Reporter che Lasseter era noto per "afferrare, baciare e fare commenti sugli attributi fisici". Altri hanno rivelato che diverse donne hanno imparato a girare rapidamente la testa, per evitare che lui le baciasse, e che hanno inventato una mossa, "la Lasseter", per impedire all'uomo di toccare loro le gambe.

Un dipendente di lunga data ha ricordato di quando ha visto una collega seduta di fianco al capo, "curva e con un braccio intorno a una coscia":

Il modo migliore per descrivere come era messa è parlare di una posizione di difesa... John aveva la mano sul suo ginocchio, ma cercava di spostarla. [Quando le ho chiesto che cosa fosse accaduto, n.d.r.], mi ha detto che era stata una sfortuna che indossasse una gonna quel giorno e che se non avesse tenuto il braccio in quel modo, la mano di John avrebbe viaggiato.

Un altro insider ha detto a The Hollywood Reporter che Lasseter abbraccia tutti di continuo, circostanza che è stata riportata da numerosi testimoni:

Lo abbracciavi e lui ti sussurrava all'orecchio. Abbracciava e abbracciava e tutti stavano a guardare. Era un'invasione dello spazio personale bella e buona.

Anche Variety ha raccolto una serie di pesantissime accuse.

Secondo il sito, le dipendenti più giovani venivano messe in guardia dagli atteggiamenti "molto espansivi" di Lasseter. Una di loro ha ricordato che le è stato detto:

Fai attenzione, gli piace abbracciare le belle ragazze. E potrebbe provare a baciarti sulla bocca.

Diversi testimoni hanno parlato di commenti inappropriati da parte del boss Pixar nei confronti delle donne in azienda, del tentativo di toccare loro le gambe e la schiena e di abbracci protratti più del dovuto.

Uno ha rivelato che il comportamento di Lasseter è diventato più sfacciato nel 2000, quando la società ha trasferito la sede a Emeryville. A quanto pare, a un certo punto l'uomo entrava nell'ufficio delle sue dipendenti e le baciava sulla bocca:

L'ho trovato sconvolgente. Non è un modo normale di salutare un collega.

Una ex dipendente di Pixar ha raccontato di avere vissuto un'esperienza lavorativa difficile, frustrante e decisamente poco inclusiva. Poco dopo essere stata messa in guardia da un collega circa il fatto che Lasseter l'avrebbe "adorata", il suo diretto superiore ha iniziato a escluderla dalle riunioni con il boss, con la motivazione che Lasseter faceva fatica a controllarsi quando aveva belle ragazze intorno. La donna ha ricordato che la situazione era "quasi comica", perché tutti sapevano e tutti facevano finta di niente. Alla fine, ha deciso di andarsene, dal momento che i suoi superiori hanno preferito sacrificare la sua carriera, piuttosto che affrontare il capo.

Dopo che Disney ha acquistato Pixar nel 2006, Lasseter ha iniziato a dividersi tra Emeryville e Burbank e a essere meno presente negli uffici. Tuttavia, ha continuato a manifestare i suoi comportamenti inappropriati in occasione di party, première ed eventi ufficiali.

In particolare, diversi testimoni hanno raccontato di un problema dell'uomo con l'alcool.

Per il momento, è difficile fare previsioni su come possa evolvere la situazione. Tuttavia, un ex dipendente Pixar ha dichiarato a The Hollywood Reporter che la decisione di John Lasseter di prendere un congedo di 6 mesi è "ridicola" e "banalizza il suo comportamento":

Ridurre quello che è successo a una serie di abbracci indesiderati sminuisce e squalifica la vicenda. Se fossero stati solo abbracci indesiderati, non avrebbe dovuto fare un passo indietro.

Sicuramente, non mancheranno nuovi sviluppi.

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