Arrivederci professore, padri e figlie al cinema: da Interstellar al film con Johnny Depp

Autore: Emanuele Zambon ,

Quello tra padre e figlia è un tema sentito, al cinema così come nella vita di tutti i giorni. Un rapporto speciale che spesso poggia su equilibri delicati, orfani di quella complicità che invece è facilmente rintracciabile tra i papà e i figli di sesso maschile (oppure tra madre e figlia).

Di conseguenza, le pellicole che affrontano questa tematica possiedono un fascino particolare, che fa leva su toni che sanno essere ora brucianti ora agrodolci, quasi sempre amorevoli. L'ultimo film in ordine cronologico ad avventurarsi nel legame di sangue indissolubile qual è quello padre-figlia è il drammatico Arrivederci professore, una storia raffinata ed emozionante che vede l'eclettico Johnny Depp nel ruolo di un insegnante controcorrente che riscopre l’importanza della vita in ogni suo attimo. Il film, diretto da Wayne Roberts, esce oggi, 20 giugno, nelle sale italiane, distribuito da Notorious Pictures.

Protagonista di Arrivederci professore è Richard (Johnny Depp), un professore universitario che, quando scopre di avere un cancro e poco tempo ancora a disposizione, decide di sfruttarlo al meglio e di cogliere ogni occasione che incontra sulla sua strada. La vita di Richard, grigia e ripetitiva fino a quel momento, tra un rapporto complicato con la moglie e un lavoro poco appagante, si trasforma improvvisamente e si colora di leggerezza, entusiasmo, autenticità.

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Il ritratto commovente e allo stesso tempo ironico di un professore fuori dagli schemi che impara ad amare la vita e trasmette questa lezione ai suoi studenti, incoraggiandoli a vivere a pieno e a non sprecare neanche un attimo. Una pellicola che è soprattutto un inno alla vita e che invita a prendersi cura di chi ci sta accanto. Lo fa mettendo in scena la rivoluzione personale di un uomo che sceglie di vivere come più gli piace e dedicare tutto sé stesso a ciò che ama davvero: la figlia, l’amicizia, la libertà di mostrarsi per ciò che è davvero.

Arrivederci professore, che vede nel cast anche Rosemarie DeWitt, Danny Huston, Zoey Deutch, Ron Livingston, Odessa Young, non è l'unico film che riflette sul rapporto padre-figlia. Il cinema è ricco di pellicole a tema, diversissime tra loro per genere e dinamiche ma accomunate dalla ricerca di senso della vita attraverso l'amore di un genitore (ma non solo) per la propria figlia.

Padri e figlie al cinema: da Interstellar a... Fantozzi

Warner Bros.
Una scena del film

Ma come sono i papà del cinema quando si relazionano con le figlie? Vi è chi per gelosia spara agli spasimanti delle proprie "bambine" (Bruce Willis in Armageddon - Giudizio finale), chi si ritrova un po' per caso a fare da genitore - Omar Sy in Famiglia all'improvviso - e chi, vergognandosi del proprio lavoro, fa credere alla figlia di essere un ricco imprenditore, come l'Enrico Montesano di Grand Hotel Excelsior.

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Ci sono i papà in difficoltà, costretti a compiere una rapina per pagare le cure alla figlia (Martin Short nel dolceamaro In fuga per tre), e poi ci sono quelli capaci di fa fuori una cinquantina di criminali pur di salvare il sangue del proprio sangue (così Liam Neeson nell'adrenalinico Io vi troverò).

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Molti di loro li trovate nello speciale sui papà più badass del cinema, altri, pur non essendo genitori, assolvono al ruolo meglio di tanti altri: è il caso di Léon, toccante storia di un affetto nato da una strage, a cui scampa un'adolescente accolta da un sicario della mala (trovate, se ci riuscite, un papà più amorevole di Jean Reno, alle prese con una giovanissima Natalie Portman nel film cult di Luc Besson).

George Clooney è un papà distaccato che tenta di ricucire il rapporto con le figlie dopo un grave incidente di cui rimane vittima la moglie. Il film è Paradiso amaro e l'atmosfera è assolutamente fedele al titolo. Tutto il contrario della saga di Fantozzi, tra i cui elementi di forza spicca quello delle reazioni del ragioniere interpretato da Paolo Villaggio alla vista dell'orrenda e scimmiesca figlia Mariangela.

Ci sono poi i papà eroi del cinema: lo è Matthew McConaughey nella space opera Interstellar, costretto ad abbandonare sua figlia Murph solo per poterle assicurare un futuro lontano dalla Terra morente. Ultimo in ordine cronologico, ecco giungere Tony Stark, il papà più inaspettato del grande schermo, l'ex playboy miliardario filantropo che ama sua figlia "più di 3000" nel cinecomic Avengers: Endgame e per questo non esita a sacrificarsi nella resa dei conti con Thanos. Chi l'avrebbe mai detto. Potere dell'essere padre.

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