Johnny Depp scherza sulla possibilità di assassinare Donald Trump

Autore: Silvia Artana ,

A Johnny Depp non piace Donald Trump. Decisamente. 

Ospite del Glastonbury Festival, l'attore ha espresso senza mezzi termini la propria avversione per il presidente USA, scherzando sulla possibilità di assassinarlo.

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Il pubblico ha accolto la battuta con urla, schiamazzi e applausi, ma adesso la star dei Pirati dei Caraibi rischia concretamente di trovarsi i servizi segreti USA alla porta...

Johnny Depp e l'assassinio di Donald Trump

Nel Somerset, in Inghilterra, è scattato l'appuntamento annuale con il Glastonbury Festival of Contemporary Performing Arts 2017, una grande kermesse dedicata alla musica e allo spettacolo.

Johnny Depp è stato invitato per parlare del suo (poco apprezzato) film del 2004, The Libertine, e mentre era sul palco del drive-in Cineramageddon si è lasciato andare ad alcune considerazioni sul presidente USA... sopra le righe.

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Come riporta New Musical Express, quando il pubblico gli ha fatto presente che si trovava in una sorta di "zona franca" e che poteva dire quello che voleva, l'attore ha dichiarato:

Oh, grazie! C****, allora vengo a vivere qui. Gesù Cristo. Possiamo portare qui Donald Trump?

Le circa 1.500 persone accorse per vederlo si sono opposte all'idea con fischi e "buuu" e Johnny ha replicato:

No, no, no: avete completamente frainteso. Credo che abbia bisogno di aiuto e ci sono un sacco di meravigliosi luoghi oscuri dove potrebbe andare. Un sacco di Dr. Martens [per prenderlo a calci, n.d.r.]. È solo una domanda. Non sto insinuando nulla. Piuttosto: queste parole finiranno sulla stampa e sarà terribile. Ma sono contento che ne facciate parte.

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E così, probabilmente rinfrancato dall'idea di non essere solo, l'alter ego di Capitan Jack Sparrow ha affondato il colpo:

Quand'è stata l'ultima volta che un attore ha assassinato un presidente americano?

La folla è esplosa in un boato e dopo avere scambiato alcuni sguardi con le persone sedute di fianco a lui, Johnny ha rincarato la dose (ma tirandosi fuori dalla faccenda):

Voglio mettere una cosa in chiaro: io non sono un attore, sono una persona che racconta menzogne per vivere. Ma da allora di tempo ne è passato. E forse è arrivato il momento.

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La battuta dell'interprete feticcio di Tim Burton è discutibile (e probabilmente avrà delle conseguenze), ma non è solo un'uscita infelice, bensì fa riferimento all'assassino di Abraham Lincoln.

Il 16esimo presidente USA (repubblicano come Trump) è stato ucciso con un colpo di pistola nel 1865 da John Wilkes Booth, un attore della Virginia con simpatie sudiste.

L'uomo ha sparato a Lincoln mentre assisteva a una commedia musicale al Ford's Theatre di Washington, gridando:

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Sic semper tyrannis! [Così sia sempre per i tiranni!, n.d.r.]

La frase latina è il motto della Virginia ed è considerata storicamente quella pronunciata da Bruto nell'atto di pugnalare a morte Cesare.

Johnny non sembra realmente intenzionato a ripercorrere i passi di Booth, ma l'affermazione fatta a Glastonbury basta e avanza per metterlo nei guai.

E considerate le sue ultime disavventure - tra accuse di violenza della ex moglie e problemi finanziari - forse avrebbe fatto meglio a mordersi la lingua...

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