Joker: il divieto cosplay in alcuni cinema e la reazione del LAPD, all'ombra di Aurora

Autore: Alessandro Zoppo ,

È sempre più allerta Joker negli Stati Uniti. Il comic-movie di Todd Phillips che ha vinto il Leone d'Oro a Venezia 76, con Joaquin Phoenix nei panni del clown super cattivo della saga di Batman, arriverà nelle sale statunitensi il 4 ottobre 2019 ed è da settimane sotto accusa.

Una parte della stampa lo ha definito un film "pericoloso", che con la sua brutalità "indulgente" potrebbe incoraggiare il pubblico "sbagliato" a qualunque tipo di violenza.

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Alcune famiglie di Aurora, la strage avvenuta nel 2012 in Colorado durante una proiezione de Il cavaliere oscuro - Il ritorno, hanno espresso sgomento e preoccupazione e Warner Bros. ha fornito una risposta con un comunicato in cui condanna la violenza delle armi da fuoco.

L'esercito Usa è addirittura pronto a possibili sparatorie di massa alle proiezioni e alla scelta del Century 16, la sala dove si è consumata la tragedia di Aurora, di non programmare Joker, si aggiunge adesso la decisione della catena Landmark Theaters di vietare il cosplaying.

Come ha dichiarato a TMZ il Ceo Ted Mundorff, "non consentiremo costumi, face painting o maschere a dipendenti o spettatori".

Ad oggi, altre catene non hanno ancora messo in atto divieti o regolamenti del genere, ma ad una settimana dall'uscita del film, è possibile che possano aggiornare i loro protocolli per il weekend d'apertura.

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Soltanto la catena AMC si è espressa in merito: nei cinema del circuito saranno consentiti i costumi ma non maschere, face paint o "qualsiasi oggetto che nasconde il viso".

L'addetto stampa di Regal Cinemas, il secondo circuito di cinema più grande degli Usa, ha voluto invece gettare acqua sul fuoco. 

Non crediamo che il contenuto o l'esistenza stessa di un film sia una causa o un segnale di violenza.

Nonostante queste rassicurazioni, la polizia di Los Angeles pare prepararsi ad ogni eventualità.

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Intervistato da TheWrap, un ufficiale del LAPD ha smentito l'ipotesi di un pericolo concreto.

In questo momento non c'è alcuna minaccia credibile, ma seguiremo da vicino quello che sta succedendo.

Josh Rubenstein, portavoce del dipartimento, ha poi aggiunto a Variety.

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Il dipartimento di polizia di Los Angeles è consapevole delle preoccupazioni dell'opinione pubblica e del significato storico associato alla prima di Joker. Mentre non ci sono minacce credibili nell'area di Los Angeles, il dipartimento manterrà alta l'attenzione intorno ai cinema al momento dell'uscita del film.

Intanto, un attestato di buon senso arriva da Mike Senecal, il padre di Katherine Senecal, una delle ragazze presenti di Aurora e scampata al massacro.

Intervistato da TMZ, Senecal invita pubblico e addetti ai lavori a distinguere tra cinema e vita reale. Così avrebbe fatto sua figlia: Katherine, vittima di disturbi psichici dopo quel trauma, si è suicidata l'anno scorso.

Mike sostiene che esistono persone violente indipendentemente dal fatto che esca o meno un film come Joker: dal suo punto di vista, chi ha problemi con il film semplicemente non dovrebbe vederlo. Lui andrà a vedere Joker perché è sicuro che sua figlia avrebbe fatto lo stesso.

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La più grande epidemia in questo paese è la mancanza di cure per chi soffre di problemi di salute mentale, non certo i film.

E voi cosa ne pensate di questa spinosa e controversa vicenda?

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