Kathleen Kennedy parla del futuro di Star Wars e del giudizio negativo di George Lucas

Autore: Mattia Chiappani ,

Il franchise di Star Wars è a un punto di svolta. Il prossimo dicembre uscirà un nuovo film, nono Episodio della serie principale, che avrà il compito di dare una conclusione alla saga degli Skywalker, l'arco narrativo che si è sviluppato in oltre 40 anni di avventure nella galassia. Non sarà ovviamente la fine per il franchise però, anzi. Proprio in queste ore su Disney+ sta spopolando The Mandalorian la prima serie live-action ambientata in questo universo, e da tempo si sa che anche sul grande schermo ci saranno nuovi progetti, ancora misteriosi. 

Proprio il futuro prossimo e remoto della saga è uno dei temi centrali della recente intervista a Kathleen Kennedy, pubblicata da Rolling Stone il 19 novembre, in cui si è discusso anche del rapporto con George Lucas e delle difficoltà nel realizzare progetti legati al franchise. Proprio parlando del capitolo in arrivo a breve nelle sale, la Presidente di Lucasfilm ha dichiarato:

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Ognuno di questi film è particolarmente difficile da completare. Non c'è materiale su cui basarsi. Non abbiamo i fumetti. Non abbiamo romanzi da 800 pagine. Non abbiamo altro che narratori pieni di passione che si riuniscono e parlano di quale potrebbe essere la prossima avventura. [...] Mi ritengo molto fortunata di aver lavorato con così tante persone che si sono impegnate totalmente e J.J. [Abrams] è una di queste. È un grande fan, incredibilmente appassionato di Star Wars e lo è stato sin da quando ci siamo seduti e abbiamo iniziato a parlare di questo progetto. E più veniva coinvolto, più era felice. Penso che se glielo chiedessi oggi probabilmente vorrebbe essere stato in condizioni di potersi occupare di tutta la trilogia, ma sono progetti enormi. Quindi è davvero difficile gestirli a meno che non ci siano tre o quattro anni tra l'uno e l'altro. Non è fisicamente possibile.

J.J. Abrams ha infatti diretto il primo capitolo della cosiddetta trilogia sequel, passando poi la palla a Rian Johnson per Star Wars: Gli ultimi Jedi. Questo film è stato molto controverso, in particolare tra gli amanti di lunga data della saga. Uno dei motivi di questa accoglienza è probabilmente il suo desiderio di confrontarsi con i fan e di sovvertire le loro aspettative. Kathleen Kennedy ha spiegato come questa fosse una scelta deliberata:

Parliamo tutto il tempo di come vogliamo portare avanti Star Wars e come possiamo fare a mantenerne l'importanza. Ovviamente non vogliamo continuare a fare lo stesso film ancora e ancora. [...] Adoro ciò che ha fatto Rian. È un film davvero fantastico. Credo sia un filmmaker straordinario. E ho davvero apprezzato le decisioni coraggiose che ha preso. Credo che le persone dimentichino che, soprattutto quando fai una trilogia, che il primo film serve a mettere le basi, il secondo è il conflitto e il terzo è la sua risoluzione. [...] Adoro che abbiamo questi fan incredibilmente appassionati, che ci tengono così tanto. E so che a volte pensano che non li ascoltiamo, ma lo facciamo e credo sia stato fantastico che le persone si siano sentite coinvolte. Ha mostrato a me e a tutti gli altri quanto ci tengano. Ed è importante per tutti noi che ce ne stiamo occupando. Li vediamo davvero come i custodi di questa storia tanto quanto lo siamo noi.

Lucasfilm Ltd.
Daisy Ridley e Mark Hamill in una scena da Star Wars: Gli ultimi Jedi

Tra i temi toccati, come anticipato, c'è anche il parere di George Lucas sugli ultimi sviluppi della saga. Nelle ultime settimane infatti è stato svelato che il creatore di Star Wars non ha particolarmente apprezzato gli ultimi film. Kathleen Kennedy ha chiarito questi aspetti, cercando di spiegare quanto sia stato difficile per Lucas vedere il suo progetto in mano ad altri:

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Sono più di 35 anni che conosco George e continuo a essere in ottimi rapporti con George. Credo ci siano tantissimi esempi in cui le persone creano qualcosa che è così legato a ciò che sono che è difficile lasciarlo andare e vederlo diventare qualcosa di diverso. Credo che inizialmente fosse quella la difficoltà per George, non credo si aspettasse che fosse così difficile. J.J. è entrato con tantissimo entusiasmo e, francamente, riverenza per Star Wars e per George e ha dovuto trovare qualcosa di personale. Ha dovuto renderlo suo. Ogni regista che partecipa a un film deve farlo in qualche modo suo. [...] E credo fosse a questo che George abbia reagito male. 

Kenndedy ha spiegato anche come sia convinta del fatto che Lucas apprezzi alcuni aspetti del nuovo corso della saga e, in particolare, sia affascinato dal lavoro fatto con The Mandalorian:

Può non essere d'accordo con tutte le scelte che J.J. ha fatto. Può non concordare con tutte le decisioni prese da Rian. Ma ne apprezza la realizzazione, quello lo so. [...] E poi è venuto a vedere, per esempio, ciò che stiamo facendo con The Mandalorian. Ha lavorato per molto tempo con Dave Filoni [regista di alcuni episodi dello show] e conosce Jon [Favreau, showrunner]. Ed era come un bimbo sul set mentre guardava ciò che facevamo. Quindi mi sembra possibile che si sia sentito di nuovo coinvolto e credo ci sia un po' di rimpianti per non essere lui a dirigere e occuparsi ancora di questi film. E questa potrebbe essere un'altra ragione.

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Queste parole sembrano aprire la porta a un ritorno di George Lucas alla sua creatura, ma Kathleen Kennedy non crede sia possibile:

Penso che sarebbe fantastico se fosse interessato a tornare a occuparsene. Ne dubito però. 

A proposito proprio di ciò che attende la saga di Star Wars per i prossimi anni, Kathleen Kennedy ha sottolineato quanto sia impegnativa la sfida che attende Lucasfilm, nel dover rilanciare il franchise verso strade completamente nuove. Attualmente non ci sarebbe ancora nulla di definitivo a riguardo, ma le opzioni che lo studio sta vagliando sono tantissime, con tutti i pro e contro del caso:

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È una sfida incredibile ed è qualcosa che stiamo affrontando proprio ora e non posso neanche immaginare in che direzione andremo. [...] Credo che qualunque sia il prossimo film e come vorrà definire la linea per il futuro, dobbiamo prenderci molto tempo e molte discussioni e pensarci attentamente prima di decidere esattamente cosa faremo. [...] Ci sono diverse possibilità che stiamo valutando e diversi modi per iniziare o meno, come puoi immaginare. Insomma, torni indietro? Vai avanti? Ci stiamo ponendo tutte queste domande. Stiamo in questa galassia? Andiamo in un'altra? L'universo è infinito. È una buona e cattiva notizia. Le possibilità sono infinite. È liberatorio, eccitante ma crea anche molta pressione e ansia.

L'intervista ha coperto anche quale potrebbe essere il futuro di Kathleen Kennedy, oltre che della saga di cui si è occupata in questi anni. La Presidente di Lucasfilm non sa ancora per quanto manterrà questa carica, ma è felice di aver avuto questa possibilità:

È stato davvero esaltante. Anche solo il fatto che George mi abbia chiesto di farlo, ho sentito una responsabilità tremenda quando ho iniziato a occuparmi del franchise e se dovevano esserci nuovi film, bisognava creare una squadra intorno a essi che ci tenesse tanto quanto me. Cosa succederà nel futuro e per quanto continuerò a farlo? Non lo so. Ci sto pensando. È stato incredibilmente soddisfacente raggiungere questo punto in cui completare la saga e credo abbiamo fatto un film davvero stupendo. Sarà davvero soddisfacente per il pubblico. Questo è quello su cui mi sto concentrando ora. Per il futuro, chissà.

Cosa ne pensate delle parole di Kathleen Kennedy? E soprattutto, quale parte o epoca dell'universo di Star Wars vorreste che fosse esplorata nei prossimi film della saga?

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