Keira Knightley è una modella, non un'attrice: parola di John Carney

Autore: Elisa Giudici ,

Keira Knightley? Sarebbe una supermodella d’ostacolo alla realizzazione di un film e incapace di dare una seria performance recitativa. 

Il regista John Carney non le manda davvero a dire alla sua precedente collaboratrice. Impegnato nella promozione del suo nuovo film Sing Street, il regista ha esternato dichiarazioni poco carine sull’attrice inglese, protagonista con Mark Ruffalo del suo precedente film Tutto Può Cambiare

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Tutto è cominciato con un’affermazione che il regista si è lasciato scappare:

Non farò mai più un film con supermodelle.

Ovviamente i giornalisti hanno sentito l’odore del sangue e lo hanno subito incalzato. Il riferimento per un regista che ha collaborato con così poche star di fascia alta non poteva che essere l’attrice britannica, diventata negli anni testimonial di grandi griffe come Chanel.

Carney però non ha glissato, anzi, ha proseguito come un fiume in piena parlando delle riprese del film incriminato. Il New York Daily News riporta le affermazioni del regista:

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Mark Ruffalo è un attore fantastico e Adam Levine è una persona piacevolissima con cui lavorare, per nulla presuntuoso o impaurito dall’esporsi di fronte alla macchina da presa, esplorando la sua umanità. 

E Keira? L’attrice non saprebbe nascondere la sua individualità dentro il personaggio e sarebbe scostante, circondata da un entourage che rende difficile fare del serio lavoro sul set.

Ovviamente si è scatenato il finimondo e i giornalisti non hanno mancato di chiedere un’opinione alla diretta interessata che, dando prova di grande maturità, ha preferito non commentare.

Se è vero che l’aspetto longilineo e da vera british rose di Keira Knightley l’hanno di certo aiutata a Hollywood, bisogna anche rilevare come negli ultimi anni abbia più volte interpretato parti inaspettate, in piccoli film come appunto Begin Again.

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Inoltre non si limita a mettere in mostra il suo corpo di grandi blockbuster come Pirati Dei Caraibi, anzi: ha lavorato con numerosi registi di comprovata bravura ed è la musa di Joe Wright, che l’ha resa celebre con ruoli iconici come Elizabeth Bennet di Orgoglio E Pregiudizio e Cecilia Tallis di Espiazione.

C’è poi da sottolineare anche il fatto che John Carney si è fatto proprio notare con Tutto Può Cambiare, dato che la sua carriera da regista non ci ha ancora regalato capolavori. La mossa è stata sicuramente velenosa e scorretta, forse chissà, dettata dalla necessità di far parlare un po’ di sé e del suo nuovo film? Necessità di cui l’attrice, con buona pace di Carney, non ha assolutamente bisogno.

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