La bussola d'oro: tutte le differenze tra libro e film

Autore: Paola Pirotti ,

Romanzi e film raramente sono uguali. Quasi mai l'uno è fedele all'altro.
Lo sa bene lo scrittore britannico Philip Pullman che nel 2007 ha visto il primo capitolo della sua celebre saga fantasy trasformato in un film abbastanza differente dalla storia originale, specialmente nei piccoli dettagli. 
Queste Oscure Materie include tre romanzi: La bussola d'oro (1995), La lama sottile (1997), Il cannochiale d'ambra (2000).

Chris Weitz, regista americano noto per film come About a Boy (2002) e il secondo capitolo della saga di Twilight, New Moon (2009), nel 2007 si è occupato della trasposizione sul grande schermo del primo romanzo della saga – l'inizio della storia di Lyra Belacqua. Il film, nonostante il guadagno di ben 372 milioni in tutto il mondo, a fronte di un budget di 180, non ha avuto seguiti al cinema, forse a causa proprio della delusione dei fan e della critica.

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La saga sarà presto adattata in una serie TV. Che la prossima sia la volta giusta?

La bussola d'oro, la trama

Che si tratti del film o del libro, la trama rimane a grandi linee la stessa. La bussola d'oro racconta la storia dell'orfana Lyra Belacqua, in un mondo parallelo e fantastico in cui ogni creatura è affiancata da un daimon, un alter ego animalesco che accompagna per tutta la vita. Le sue avventure girano attorno a missioni come quelle del ritrovamento di bambini rapiti a causa di terribili esperimenti volti a trovare la Polvere, una materia che unisce i mondi tra loro.

È "quest'oscura materia", la Polvere, ad essere il grande mistero della saga.

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La bussola d'oro, il film
Una scena tratta da La bussola d'oro (C. Weitz, 2007)

Nel corso delle sue avventure Lyra incontrerà personaggi ambigui, più o meno buoni, dall'agente del Magisterium, Marisa Coulter, alla splendida strega Serafina Pekkala. Fino al suo grande nemico, nonché suo "zio": Lord Asriel.

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Il film può contare su un cast di vere e proprie stelle di Hollywood: se la protagonista è una sconosciuta Dakota Blue Richards, ad interpretare gli adulti del film troviamo Nicole Kidman (Mrs. Coulter), Daniel Craig (Lord Asriel) e Eva Green (Serafina Pekkala).

La bussola d'oro, differenze tra libro e film

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La bussola d'oro. Queste oscure materie. Dall'opera di Philip Pullman

Alcune differenze sono più drastiche di altre. Alcune dipendono dallo stile e dal tipo di narrazione. Sebbene la trama principale è stata seguita più o meno fedelmente, ecco tutte le differenze tra il romanzo e il film de La bussola d'oro.

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  • Nel romanzo non viene mai spiegato in modo esplicito la storia dei daimon o della Polvere. Pullman riesce, con grandi capacità, a lasciare indizi lungo la storia, anche attraverso il legame tra Lyra e il suo daimon, Pantalaimon, senza mai ricorrere alla descrizione – che è esattamente, invece, quello che fa il film all'inizio. Una voce narrante spiega cosa sono i daimon e la Polvere. 
  • Nel romanzo seguiamo sempre – fatte rarissime eccezioni – Lyra Belacqua. Nel film, invece, ci sono diversi momenti in cui lasciamo il suo punto di vista per seguire altri personaggi.
  • Nel film, il "bambino reciso" che Lyra e l'orso corazzato, Iorek Byrnison, salvano e portano al campo gyziano è un amico di infanzia di Lyra. Mentre nella versione originale, cioè nel romanzo, il ragazzino è un estraneo ed – inoltre – muore poco dopo essere tornato al campo. Non è difficile capire perché questa parte è stata cambiata nel film. 
  • Per molto tempo si è parlato di come il romanzo fosse una grande metafora sulla necessità di distaccarsi dal credo religioso o, perlomeno, dal fanatismo. Ogni riferimento religioso nel romanzo è stato totalmente cancellato nel film di Weitz.

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Una scena tratta da La bussola d'oro
Nicole Kidman e Dakota Blue Richards in La bussola d'oro
  • Molti dettagli presenti nel libro sarebbero stati difficili da portare sul grande schermo se non con una narrazione troppo pesante. Per questo, alcune scene nel film sono totalmente inventate, per spiegare alcune cose altrimenti impossibili da rendere. Come, ad esempio, la scena in cui Lyra e Roger giocano con i bambini gyziani fingendo di essere Ingoiatori e poi inventa una storia su un vestito avvelenato non è nel libro. La scena serve a mostrare al pubblico che tipo di personaggio è Lyra, la sua capacità di fingere e gestire le situazioni.
  • Nel film, il Magisterium è ritratto come un posto molto più losco di quanto lo sia in realtà. Non c'è l'ambiguità del romanzo: al Magisterium sono cattivi senza mezzi termini.
  • La più grande differenza tra libro e film sta sicuramente nel finale. Forse anche nella speranza di poter continuare la saga al cinema, il film ha totalmente ignorata una buona parte del finale del libro. Non sbirciate lo spoiler se non avete letto il romanzo!
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Show hidden content In particolare, la scoperta di Lyra che Lord Asriel è, in realtà, suo padre e che i suoi esperimenti con la Polvere servono per viaggiare attraverso altri mondi. L'unico modo per farlo, però, è acquisendo una grande energia, possibile solo attraverso la recisione del legame tra una persona e il suo daimon. Incapace di fare questo a Lyra, Asriel prende il suo miglior amico, Roger, e lo uccide. Lyra, allora, decide di seguire suo padre in un nuovo mondo per impedirgli di fare ancora del male. 

E voi, avete letto il romanzo di Philip Pullman o visto il film di Chris Weitz?

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