La casa di Carta: citazioni e frasi indimenticabili dei rapinatori più famosi di Netflix

Autore: Simone Alvaro Segatori ,

"Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao!" quante volte l'avete cantata dopo aver visto La Casa di Carta? Quante volte vi siete ritrovata a pensarla esattamente come i rapinatori della serie Netflix? Criminali, fuorilegge eppure impossibili da non amare. Le loro frasi più famose sono un inno alla resistenza e se volete ricordare le citazioni migliori del Professore, Nairobi, Helsinki e compagni, vi basta dare un'occhiata qui sotto!

Le frasi più belle di Berlino

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Berlino de La Casa di Carta

Intelligente e dannato, Berlino ha dato l'anima e la vita per la causa, vivendo sempre al massimo e progettando ogni piano insieme al Professore, senza dimenticare mai di sorridere di fronte alla morte.

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  • Le prime volte sono speciali, uniche. Però le ultime volte non hanno paragone, non hanno prezzo. Il fatto è che la gente, di solito, non sa che lo sono.
  • Quel che è importante è morire con umorismo.
  • Ti piace il cinema? Ti sei mai accorto che in tutti i film horror c’è sempre un tipo spavaldo come te che ti fa pensare: questo morirà di sicuro. E non ti delude. Muore sempre. Arturo credimi, morirai di sicuro.

Le frasi più belle di Nairobi

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Nairobi de La Casa di Carta

La regina de "El matriarcato", sorella di Helsinki e forse uno dei personaggi più amati della serie TV. Il suo addio è stato uno dei più inaspettati, lasciando la banda sentimentalmente scoperta.

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  • Professore, sono Nairobi. Berlino è fuori gioco. Quindi a partire da ora sono io al comando: comincia il matriarcato.
  • Dovresti scrivere un libro Bogotà: come fare il padre senza smettere di drogarsi.
  • Tutti ci portiamo dentro un cecchino che mira al cuore, ma il vero terrore arriva quando il proiettile non colpisce te, ma una persona che ami.

Le citazioni migliori del Professore

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Il Professore de La Casa di Carta

La mente dietro ogni colpo, l'uomo all'altro capo del telefono e quello che più di tutti è in grado di cambiare le carte in tavola. Il Professore, così come tutti gli altri personaggi è uno dei simboli di resistenza più forti della serie.

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  • Niente andrà male, Andrés. Siamo la resistenza, no?
  • La nostalgia ci seduce, ci costa separarci dai ricordi perché pensiamo che i ricordi siano realmente dei momenti felici, però non lo sono, e quello che faremo domani ci obbliga a pensare al presente, non al passato.
  • Fate attenzione: perché se dovessimo versare una sola goccia di sangue non saremmo più dei Robin Hood ma diventeremo dei semplici figli di puttana.

Le citazioni più belle di Denver

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Denver de La Casa di Carta

Pazzo come un cavallo e altrettanto affascinante, Denver è stato in grado di far innamorare lo spettatore alla sua storia. È un uomo attaccato alla famiglia, ha perso il padre nella prima rapina e ora è sul punto di perdere anche la sua dolce metà.

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  • La vita ti fotte anche solo guardandola.
  • Hai cercato di uccidermi con delle forbici a punta tonda, Arturito?
  • E secondo te Dio sta lì a vedere se lo dici bene o lo dici male? (riferendosi alla preghiera "Padre Nostro" durante il funerale di Mosca)

Le citazioni più belle di Palermo

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Palermo de La Casa di Carta

La terza mente che insieme al Professore e Berlino costituivano il trio originale. Palermo è un personaggio innamorato di se stesso, ma anche dei suoi compagni. Perdere Berlino lo ha distrutto e l'ha reso sempre più ambiguo, ma la serie gli ha dato una possibilità per redimersi.

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  • L'unica verità è la realtà.
  • Il vero caos, mio caro Sergio, non fa rumore.
  • Il dolore è un usuraio. Se contrai un debito con lui, non lo ripaghi mai più.

Le citazioni migliori di Tokyo

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Tokyo de La Casa di Carta

Se non fosse per lei il primo colpo non sarebbe mai riuscito, ma allo stesso tempo se fosse rimasta accanto a Rio non ci sarebbe stato bisogno di un secondo colpo. Tokyo è imprevedibile, sempre pronta a far festa e a vivere la vita al massimo, pur di non trovare il tempo per avere paura.

  • Il lavoro meglio retribuito della storia. Duemilaquattrocento milioni di euro… o forse più. Dipendeva da quanto saremmo riusciti a resistere.
  • Preferisco fuggire. Con anima e corpo. E se non posso portarmi il corpo che fugga almeno la mia anima.
  • La cosa bella dei rapporti è che ti dimentichi di come sono iniziati.

Altre grandi citazioni de La Casa di Carta

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Alicia de La Casa di Carta

Gli altri personaggi parlano poco rispetto a quelli appena elencati ma hanno tutti sempre qualcosa di interessante da dire.

  • GANDIA: Ti levo le budella dal culo con le tenaglie.
  • HELSINKI: C’è bisogno di più coraggio per l’amore che per la guerra.
  • DENVER: Sì, forse Tokyo è una Maserati però ti trascina a peso dietro, come le lattine delle auto degli sposi.
  • COLONNELLO PRIETO: Non credo che conquisterà l'opinione pubblica dicendo che il capo dei sequestratori è un eccentrico. Questo paese adora gli eccentrici.
  • RAQUEL: Ti è andata di merda con questo gesto d'amore. Perché ora ti metterò in galera per ottant'anni.
  • BOGOTA': I vegani sono i nuovi talebani. (...) Non la finirete finché non ci avrete ucciso di noia.
  • ALICIA SIERRA: Faremo quello che farebbe Putin. Prima spariamo, poi facciamo le domande.
     

I dialoghi migliori de La Casa di Carta

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I personaggi de La Casa di Carta

Ci sono anche deggli interi dialoghi che scatenano grandi emozioni durante la serie. Iniziamo con quello tra il Governatore e Arturito, entrambi presi in ostaggio durante il secondo colpo e che hanno un accesso scambio di vedute.

Arturo: Prenda decisioni, agisca. Affronti i problemi. E come dico sempre io...a volte è preferibile alzarsi e morire in piedi, che vivere perennemente in ginocchio.
Governatore: Vuole che le dica cosa penso?
Arturo: Ma certo.
Governatore: Penso che lei sia un pagliaccio, che ci mette tutti in pericolo con le sue tournée e i suoi discorsi da venditore di fumo. Ci lasci in pace. E se vuole morire in piedi, be' si alzi e lo faccia.

Durante la preparazione del colpo, il Professore si ritrova poi a fare un particolare dialogo sul sesso.

Professore: Il sesso unisce, però solo due e due.
Tokyo: Non è detto.
Professore: Normalmente. Beh, ecco... esistono anche i terzetti, si possono fermare quartetti, o strutture più di gruppo.
Tokyo: Di gruppo? Ma sappiate che niente di tutto ciò va bene per il nostro piano.
Mosca: Meno male, perché, con la fortuna che ho, se organizziamo un'orgia, di sicuro capito dietro di lui (indica Helsinki).

Infine Mosca si ritrova a parlare con Tokyo, contrariato dal comportamento della rapinatrice.

Tokyo: Pensi che io sia poco per tuo figlio?
Mosca: A me sembri troppo. Perché vivi la vita come un videogioco. Rapine, sparatorie, amanti, avventure...
Tokyo: Beh, si. Mi piace vivere.
Mosca: No. Ti piace saltare le paludi saltando sui sassi e ad ogni tuo passo affonda una pietra e lasci cadaveri per strada. È questo che ti piace fare.

La casa di carta La casa di carta Otto ladri si barricano nell'edificio della Zecca spagnola con alcuni ostaggi, mentre una mente criminale manipola la polizia per mettere in atto il suo piano. Apri scheda

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