La fortuna di Nikuko è un film grassofobico?

Autore: Elisa Giudici ,

La fortuna di Nikuko è uno dei film animati più spiazzanti che arriverà nelle sale italiane nel 2022. Lo si capisce dalla prima sequenza del lungometraggio, in cui la voce fuoricampo della piccola Kikuko, 11 anni, racconta le pene d'amore della madre single 38enne Kikuko. Di costituzione robusta e ottima forchetta, Kikuko è una donna molto in sovrappeso che sembra avere tutte le caratteristiche stereotipate e ai pregiudizi che spesso si associano alle persone obese: è imbranata, impacciata, rumorosa e decisamente incapace di passare inosservata. Di carattere la si potrebbe definire credulona e sempliciotta: i suoi fidanzati precedenti l'hanno tradita o ingannata, spillandole il denaro faticosamente guadagnato o sobbarcandola dei propri debiti.

Non sorprende dunque che alcuni spettatori occidentali abbiano giudicato il film grassofobico. A loro modo di vedere il merito della pellicola di mettere al centro una donna dalla fisicità differente dal solito sarebbe cancellato dal forte stigma che graverebbe sul grasso corporeo di Nikuko. Al contrario invece io ritengo che La fortuna di Nikuko sia un’opera di un certo pregio, che fa qualcosa che si vede davvero di raro negli anime, prodotti culturali specchio di un’attitudine spesso problematica rispetto alla grassezza e all’obesità della società e della cultura nipponica.

La fortuna di Nikuko La fortuna di Nikuko La storia ruota attorno a una madre di nome Nikuko e sua figlia Kikuko. Entrambe vivono sulla stessa barca a causa di circostanze diverse. La vita quotidiana sotto questo ombrello ... Apri scheda  

La fortuna di Nikuko: in breve

La trama e l’ispirazione di La fortuna di Nikuko

La fortuna di Nikuko (titolo internazionale Fortune Favors Lady Nikuko) è un lungometraggio diretto da Ayumu Watanabe (I figli del mare, Space Brothers) su sceneggiatura di Satomi Ooshima (Hataraki Man). La storia è ispirata a quella di un romanzo di successo del 2014 dell’autrice Kanako Nishi, che ha venduto oltre 350mila copie ed è anche diventato un manga.

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La storia è raccontata attraverso gli occhi della giovane Kikuko, una ragazzina che a causa delle vicende amorose e finanziare della mamma single è stata costretta a trasferirsi spesso. Di recente le due sono approdate in una piccola cittadina portuale dove Nikuko lavora in un ristorante specializzato in carne. Kikuko frequenta la scuola locale, dove è riuscita a inserirsi grazie a una compagna di nome Maria, la prima a parlare con la nuova arrivata. Nikuko è attratta da Ninomiya, uno studente he fa di nascosto sacco di boccacce e facce buffe.

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Il film racconta un anno nella vita della ragazza, facendo luce sul suo complesso rapporto con la madre così diversa fisicamente e caratterialmente da lei e sul loro rapporto, solido nonostante le tante difficoltà economiche.

La fortuna di Nikuko parla di obesità e malattia mentale

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Il difetto principale del film diretto da Ayumu Watanabe è di non rendere quanto il punto di vista del film influenzi la percezione iniziale dello spettatore. A un primo sguardo in effetti la pellicola non sfugge nemmeno uno degli stereotipi legati alle persone obese. Tuttavia sin dalla sua apertura memorabile capiamo quanto Nikuko sia un personaggio con un’umanità e un’etica del lavoro straordinaria. Non sappiamo né sapremo nulla del suo passato, ma è chiaro che sia riuscita a crescere una bambina in condizioni vicine alla povertà, facendo ogni tipo di lavoro. Dalla hostess nei bar notturni all’operaia stradale all’addetta alla preparazione dei bento in una fabbrica: Nikuko è una grande lavoratrice, ma anche una persona che sa cogliere la bellezza di un vita semplice, godendosi piccoli momenti come un gita al locale acquario o un festival estivo.

Alcuni hanno sottolineato come il suo aspetto sia esageratamente grasso rispetto all’altezza e al peso, che vengono esplicitati dalla figlia in apertura del film. È vero, ma proprio qui sta la chiave di lettura di La fortuna di Nikuko; un film che più che parlare della madre, inquadra e fotografa paure, pregiudizi e anche un po’ di cattiveria della figlia. Nikuko è così grassa perché vista attraverso gli occhi di un’adolescente molto preoccupata di perdere la sua forma fisica filiforme, che spesso immagina una massa si grasso con le fattezze della madre quando mangia un cibo molto calorico. Il film ci mostra quanto Kikuko sia una ragazzina giudiziosa sì, ma anche molto giudicante e prevenuta, talvolta meschina, mostrandoci il suo sfogo contro Maria, di cui Ninomiya è silenzioso ascoltatore. Anche se non parla direttamente di disturbi alimentari, è chiaro che Kikuko non abbia un rapporto sereno col cibo, in un film in cui ci si prende la briga di animare meravigliosamente numerose sequenze di preparazione di cibi casalinghi o prelibati. Per ragioni che si scopriranno durante la visione del film Kikuko si tiene tanto, troppo dentro e non è sincera con la madre. Il ritratto dell’esagerata rumorosità, goffaggine e ingordigia di Nikuko è visto attraverso gli occhi tutt’altro che obiettivi di Kikuko.

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Nessun altro nel film fa riferimento alla sua forma fisica (se non il datore di lavoro, in un veloce accenno): è Kikuko a immaginare sempre che le persone la comparino alla madre per la sua stazza. Anzi: pur attraverso lo sguardo giudicante (talvolta un po’ sprezzante) della figlia, Nikuko sin da subito appare incredibile. Una donna straordinaria, che vive la vita a modo suo, non smette mai di credere negli altri nonostante le tante meschinità subite. Una madre che è riuscita a crescere una figlia con affetto e amore in un contesto tutt’altro che scontato, che vive la sua fisicità con piena fiducia in sé e non teme, quando necessario, di utilizzarla per sedurre un uomo.

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La vera eroina del film è Nikuko, una donna che ha saputo trascinare sé e la figlia, pian piano, fuori da una condizione di disagio economico. In un film che in maniera indiretta parla di disagio mentale e stigma sociale, la forma fisica di Nikuko non è al centro, bensì quanto questa influenzi persino il giudizio della figlia.

La data d’uscita e l’adattamento di La fortuna di Nikuko

La fortuna di Nikuko fa parte del ciclo di Nexo Digital dedicato alle uscite anime in sala. Il film arriverà al cinema il 16, 17, 18 maggio 2022 il nuovo appuntamento della Stagione degli Anime al Cinema. Tra i partner dell’operazione c’è anche VVVVID, quindi è lecito aspettarsi di vederlo in streaming tra qualche tempo su questa piattaforma.

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A livello tecnico La fortuna di Nikuko vale la visione in sala: il rinomato studio d’animazione 4°C fa un lavoro davvero notevole per fluidità del movimento, sia per trovate visive e registiche. Sin dall’apertura, è un film animato che trova soluzioni sorprendenti che raccontare una storia dall’ambientazione provinciale nipponica più che classica.

L’adattamento italiano però rende un po’ complesso seguire il film. In parte questo è dovuto al fatto che Nikuko fa spesso giochi di parole basati sui kanji e il loro significato, che risultano quasi intraducibili. Qua e là però le frasi pronunciate dai protagonisti e le loro reazioni su schermo non sembrano coincidere, creando qualche perplessità sulle scelte di adattamento. Anche il finale potrebbe risultare un po’ criptico a chi non è abituato a consumare molti prodotti d’animazione.

Commento

cpop.it

68

Animazione ad alti livelli e una storia in un contesto provinciale “classico” degli anime ma con tematiche diverse dal solito fanno di La fortuna di Nikuko un film non sempre facile da seguire, ma cui si torna spesso con la mente.

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