'La luce non è poi così veloce', lo dice la NASA

Autore: Danilo Abate ,

Alcune animazioni messe a punto dallo scienziato della NASA James O'Donoghue sembrano proprio destinate a sfatare buona parte dei miti che ruotano attorno al concetto di “velocità della luce”.

La velocità della luce, come sappiamo, può raggiungere nel vuoto un valore di circa 299.792.458 metri al secondo. Davvero straordinario, non trovate? Si dà il caso però che il nostro O'Donoghue abbia parecchio da ridire al riguardo, e spiega che la luce in realtà può essere davvero lenta se impiegata per raggiungere altri pianeti, specialmente se si tratta di pianeti esterni al nostro sistema solare.

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E lo scienziato comincia la sua spiegazione partendo da quanto realmente la luce si muove veloce rispetto alla Terra, pianeta dalla circonferenza di 40.075 chilometri.

Secondo O'Donoghue, se la Terra fosse priva d’atmosfera (la presenza dell’aria rallenta leggermente la luce), un fotone riuscirebbe a effettuare il giro dell'equatore per ben 7.5 volte ogni secondo. Dunque, rapportata alla Terra, la luce può vantare una velocità ragguardevole, com’è possibile osservare anche dall’animazione di seguito.

Ma quanto è veloce la luce se si pensa al tempo necessario affinché quest’ultima riesca a percorrere la distanza fra la Terra e la Luna? Partiamo dal dato di fatto che fra il nostro Pianeta e il suo satellite naturale, ci sono circa 384.400 chilometri di distanza. Dunque ciò significa che la luce lunare da noi visibile è “vecchia” di circa 1.255 secondi, e la luce impiega circa 2.51 secondi per effettuare il viaggio dalla Terra verso la Luna.

Questo tempo impiegato dalla luce, a conti fatti, ogni giorno aumenta, considerando che la Luna si allontana dalla Terra di circa 3.8 centimetri all’anno.

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Quindi si può benissimo dire che, in questo caso, la luce è più lenta man mano che gli anni passano.

O'Donoghue ha infine analizzato la velocità della luce in rapporto alla distanza fra la Terra e Marte, considerando che, circa ogni paio d'anni, i 2 corpi celesti presi in esame si trovano più vicini del solito, con una distanza fra loro minima di 54.6 milioni di chilometri.

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La luce, dovendo percorrere la tratta compresa fra noi e il Pianeta rosso, impiega circa 3 minuti e 2 secondi per arrivare a Marte, per un totale di 6 minuti e 4 secondi per un giro completo.

Mediamente però Marte dista circa 254 milioni di chilometri dalla Terra, e dunque il viaggio di andata e ritorno effettuato dalla luce avrebbe una durata totale di ben 28 minuti e 12 secondi. Senza contare poi la separazione massima dei corpi celesti, pari a circa 401 milioni di chilometri. Insomma, la luce impiegherebbe “un’eternità” per farsi una scampagnata su Marte e tornare da noi, o almeno è ciò che vuole farci intendere O'Donoghue.

In definitiva, più ci si spinge lontano dalla Terra e, soprattutto, dal nostro sistema solare, più pare che la luce si rallenti. Tuttavia però, considerando che il velivolo spaziale più veloce a disposizione dell’uomo attualmente è il Parker Solar Probe, che raggiunge una velocità massima di circa 343mila chilometri orari, forse faremmo meglio a "svalutare" di meno la tanto cara velocità della luce.

E voi che ne pensate? Delusi dalla velocità della luce? O non siete colpiti dalla spiegazione dello scienziato della NASA O'Donoghue?

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