La prima notte del giudizio: ecco il trailer italiano

Autore: Chiara Poli ,

Dopo questa notte, tutto cambierà.

Il prossimo 4 luglio, giorno che celebra la Festa dell’Indipendenza, negli Stati Uniti verrà raccontata una storia.

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La storia di come ebbe origine la tradizione della notte del giudizio (che arriverà in Italia il 5 luglio).

La prima notte del giudizio (The First Purge), quarto film della saga inaugurata da James DeMonaco (Il negoziatore, Assault on Precint 13) nel 2013, ci mostrerà gli avvenimenti che portarono i Padri Fondatori a istituire una nottata in cui, per dodici ore esatte, gli americani vengono lasciati liberi di fare tutto ciò che vogliono senza pagarne le conseguenze. Incluso, o meglio: soprattutto, uccidere.

Nel film d’esordio con Ethan Hawke e Lena Heady, girato con un budget di 3 milioni di dollari e premiato con un incasso di quasi 90 ai botteghini di tutto il mondo, DeMonaco ci mostrava come veniva vissuta la notte del giudizio da una famiglia dei quartieri alti.

Successivamente il regista, produttore e sceneggiatore trentanovenne ha scelto di esplorare altri scenari.

I sequel de La notte del giudizio

Con il sequel Anarchia - La notte del giudizio del 2014 ha spostato l’azione dai quartieri residenziali alla grande città in cui s'incrociano i destini di chi cerca vendetta, di chi vuole semplicemente sfogarsi e di chi cerca di sopravvivere.

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Sullo sfondo di una metropoli in cui non ci sono rinforzi blindati a proteggerti da chi vuole farti del male, le persone comuni si barricano dietro a una porta fin troppo facile da sfondare e si uniscono a chi, come loro, non ha modo di proteggersi dall’odio.

Perché lo Sfogo rappresenta questo: l’odio. L’odio per chi viene considerato inferiore, catturato e usato come preda per ricconi annoiati, che s’illudono di diventare persone migliori dopo la notte del giudizio. E si crogiolano nell'illusione di essere al sicuro per i successivi trecentosessantaquattro giorni.

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Il secondo sequel, La notte del giudizio - Election year (2016), punta tutto sulla politica. Per la precisione, sul significato politico di una notte in cui i personaggi pubblici che cercano di opporsi allo sfogo finiscono nel mirino dei loro avversari… Senza che nessuno possa impedirlo.

Nessuno, eccetto l’uomo che ha già salvato delle vite durante uno sfogo precedente.

Le maschere insanguinate dei presidenti più famosi diventano il simbolo di come la politica contemporanea si costruisca sulla violenza, le minacce, i ricatti e gli inganni. In un Paese che sembra aver perso la speranza di salvarsi e che ha strumentalizzato la notte del giudizio per arricchirsi e per prendere il controllo della popolazione, della vita pubblica e di quel deep state nascosto che la governa davvero.

Il poster de La prima notte del giudizio
La prima notte del giudizio: il poster ufficiale

Il prequel: La prima notte del giudizio

Nel quarto film della saga, il primo non diretto personalmente da DeMonaco - che ne ha affidato la regia a Gerard McMurray (Burning Sands - Il codice del silenzio) - Marisa Tomei interpreta la dottoressa May Updale, la psicologa ideatrice della notte dello Sfogo.

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A giudicare dal contenuto di questo primo trailer, anche La prima notte del giudizio sarà in linea con la tesi sostenuta dalla saga di DeMonaco: sostenere un’idea, qualsiasi idea, senza fare davvero i conti con la natura umana è pura utopia.

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La stessa Updale, da quanto vediamo nel trailer, sembra rendereste conto. Ma quando è ormai troppo tardi.

La natura umana non segue le leggi della politica.

La prima considerazione della dottoressa Updale dimostra come anche solo pensare che potesse funzionare sia stato un errore. E la successiva scelta di far intervenire l’esercito - non ufficialmente e con abiti civili - è la conseguenza naturale dell'esperimento dello Sfogo: la politica, ancora una volta, vuole governare la natura umana. Cosa che sappiamo essere utopistica. Perciò, l’unico modo che la politica ha per riuscirci è mentire, ingannare, dissimulare.

Far credere agli americani che lo Sfogo sia la risposta al problema della criminalità.

Cosa ho fatto?

Questo si chiede May Updale mentre noi - che abbiamo già visto al cinema, nei tre film precedenti, cosa rappresenta davvero lo Sfogo - attendiamo con ansia di assistere al nuovo capitolo di una saga carica di significato e ricchissima di metafore sulla pericolosa direzione intrapresa dalla società contemporanea.

Nel cast de La prima notte del giudizio - attualmente in fase di post-produzione - vedremo anche anche Luna Lauren Velez (Dexter), Lex Scott Davis (Training Day: la serie TV), Patch Darragh (Everything Sucks), Steve Harris (The Practice - Professione avvocati), e Jermel Howard (Power).

Dopo l’anteprima statunitense del 4 luglio, il film uscirà in Europa fra il 5 e il 6 luglio.

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