La profezia dell'Armadillo, la recensione: Zerocalcare arriva al cinema in versione light

Autore: Elisa Giudici ,

Interrogarsi sulla riuscita dell'adattamento cinematografico di La profezia dell'armadillo significa tornare a chiedersi quali siano le radici più profonde del successo del disegnatore che ne ha creato la storia, Zerocalcare. Se tante persone seguono fedelmente il fumettista, ne comprano i volumi e sono disposte a rimanere in coda fino all'alba per avere un suo autografo con disegnetto, significa che in qualche modo il loro legame con Zerocalcare è profondo, le sue storie sull'orlo dell'autofiction risuonano in qualche modo nel loro vissuto. 

Senza scomodare termini forti come "voce generazionale" i dati di vendita e la capillarità di utilizzo di modi di dire e battute tratte dalle sue opere certificano quanto La profezia dell'armadillo e le sue storie pubblicate online parlino a una generazione che si riconosce nello stesso vissuto. Il lettore medio di Zerocalcare affronta gli stessi problemi e fa affidamento agli stessi riferimenti nerd per decifrare il mondo. Purtroppo il film di La profezia dell'armadillo non ha saputo individuare le ragioni più profonde di questo successo, ha mancato di replicare quella risonanza su grande schermo, fermandosi alla riproposizione della mera storia raccontata. 

Fandango
Zero e Secco su grande schermo
La scelta del cast dei protagonisti si rivela piuttosto azzeccata

Come in una commedia all'italiana

Il progetto che si trova tra le mani l'esordiente Emanuele Scaringi - nome vicino alla scuderia Fandango e al produttore Domenico Procacci - è prima passato per le mani di altri. La profezia dell'armadillo doveva inizialmente essere girato da Valerio Mastandrea, che insieme a Zerocalcare ha firmato la sceneggiatura da cui prende il via la versione finale, quella che vedremo in sala.

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Cosa sia successo esattamente nessuno pubblicamente lo ha rivelato; sta di fatto che il fumettista a Venezia non si è visto, dissociandosi ufficiosamente da un film da cui si è allontanato anche l'attore italiano che si era interessato per primo al progetto.



Affidato a una realtà consolidata come quella del sodalizio tra Fandango e Procacci (già a Venezia qualche giorno fa per lanciare il film di un altro fumettista, GIPI), La profezia dell'Armadillo diventa a sua volta espressione del cinema italiano attuale. 

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Non è necessariamente un male, dato che il suo convincente protagonista, Simone Liberati, si è fatto le ossa nello stesso ambito. Se per i ruoli giovanili dei protagonisti i volti sono quasi tutti azzeccati, sono ben più stridenti gli inserimenti di VIP e volti noti in cammei comici inediti, come quello di Adriano Panatta o Kasia Smutniak.

È un peccato che con tante battute fulminanti che hanno fatto la fortuna del fumetto si scelga di dedicare del minutaggio alle comparsate VIP tipiche di certa commedia italiana recente; non esattamente quella di cui andiamo più orgogliosi. Non è che Laura Morante non sia in grado di interpretare la madre di Zero nel film, ma non ha la potenza della Lady Cocca con cui la disegna il creatore.

Fandango
Zerocalcare in una scena del film
Zerocalcare viene ben interpretato dal protagonista del film

Zero, da persona a personaggio

Dati i limiti produttivi della realtà italiana e il risultato finale ottenuto con il personaggio dell'Armadillo, è forse un bene che i tanti personaggi che Zerocalcare trasfigura in icone pop o miti d'infanzia (Sirio dei Cavalieri dello Zodiaco, Blanka e i personaggi di Star Wars) rimangano "semplicemente" umani. Il tradimento principale del film, quello che ne pregiudica la potenza emotiva, è quello nei confronti della sua voce narrante. 

Fandango
Il regista Emanuele Scaringi
Emanuele Scaringi dirige con cuore, ma non riesce a rendere il suo film carismatico e graffiante

Le vicende di Zero e Secco nella pellicola ricalcano a grandi linee quelle del fumetto, così come il rapporto con Camille, l'amica d'infanzia la cui morte dà il via alla vicenda. Tutto quel sentito così personale e autobiografico nelle mani di una produzione tradizionale viene digerito e riproposto fino a somigliare in tutto e per tutto a un film di formazione classico, di chiara matrice italiana.

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Un'opera dal carattere così schietto e distinto e dalla vocazione politica così forte (che va ben oltre la caratterizzazione dei personaggi) meritava un regista con più carattere e una produzione in grado di creargli attorno un linguaggio nuovo. Quello grazie a cui Zerocalcare parla al suo pubblico di sé come persona. In La profezia dell'Armadillo torna invece ad essere solo un personaggio per un film divertente e a modo suo impegnato, ma solo in superficie. 

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La profezia dell'Armadillo arriverà nelle sale italiane il 13 settembre 2018.

Commento

cpop.it

65

Dopo aver perso per strada Zerocalcare e Valerio Mastandrea, il fedele adattamento del fumetto cult si affida a buoni attori, ma resta sempre in superficie, senza la forza dell'originale.

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