La signora dello zoo di varsavia: la storia vera dietro a libro e film

Autore: Giacinta Carnevale ,

La signora dello zoo di Varsavia è un film del 2017 diretto da Niki Caro che racconta la storia di Antonina e Jan Zabinski che, all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, portarono in salvo ben 300 persone evitando loro di finire nei campi di concentramento. 

La pellicola è ispirata al libro scritto da Diane Ackerman e intitolato Gli ebrei dello zoo di Varsavia, a sua volta basato sui diari lasciati da Antonina Zabinski (che nel film è interpretata da Jessica Chastain). Nel cast troviamo poi Johan Heldenbergh, Daniel Brühl, Tomothy Radford e Efrat Dor.

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Distribuito in Italia da M2 Pictures e prodotto con un budget iniziale di soli 20 milioni, La signora dello zoo di Varsavia non è stato un grande successo di pubblico, con poco più di 26 milioni di dollari incassati al box office mondiale. Nella produzione della pellicola è stata coinvolta anche Teresa Zabinski, la figlia di Antonina e Jan, il cui apporto è stato importante per poter restare fedeli agli eventi realmente accaduti. 

Ma scopriamo ora la trama del film e la storia vera che l'ha ispirato.

La trama e il cast del film

È il 1939 quando in una cupa ed irriconoscibile Varsavia, stravolta dalla guerra e dalla tirannia nazista, Antonina Żabiński (Jessica Chastain) e suo marito Jan Żabiński (Johan Heldenbergh), direttore dello zoo di Varsavia, cercano di difendere i loro animali dall'abbattimento minacciato dai tedeschi che vogliono recuperare carne da macello nel corso dell'invasione della Polonia. Poco prima di invadere il territorio polacco, le truppe tedesche bombardano la città distruggendo lo zoo e uccidendo diversi animali. 

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Un ufficiale tedesco, Lutz Heck (Daniel Brühl), a cui Hitler ha affidato il ruolo di supervisore dello zoo, promette ad Antonina di impegnarsi a salvare alcuni dei suoi animali sperando così di riuscire a sedurre la donna per la quale nutre un forte interesse emotivo e fisico. Lutz, che ha studiato anche lui come zoologo, sta cercando inoltre di incrociare diversi bovini così da poter riprodurre un animale estinto da tempo. 

Nel 1942 i nazisti iniziano le loro terribili persecuzioni contro gli ebrei che catturano e deportano nei campi di concentramento. Antonina e Jan di fronte a questa inconcepibile persecuzione razziale, decidono di agire in segreto iniziando a collaborare con la Resistenza. Grazie alla copertura offerta dalla loro attività nello zoo e alla fiducia che i nazisti nutrono per loro, i due coniugi iniziano a prelevare centinaia di ebrei dal ghetto di Varsavia e offrono loro rifugio nella cantina della propria casa e nelle gallerie sotterranee dello zoo.

Nonostante l'enorme rischio a cui vanno incontro, la coppia si procura documenti falsi per poter spacciare alcune di queste persone come operai dello zoo. Nel 1944 poi, mentre le truppe russe sono ormai alle porte, a Varsavia va in scena una vera e propria rivolta che mette sotto sopra l'intera città e alle azioni di guerriglia partecipa anche Jan. L'uomo però viene ferito e arrestato dai tedeschi. Tuttavia riesce a sopravvivere alla prigionia e poco tempo dopo viene liberato e torna dalla sua famiglia. Al termine della guerra, la vita torna ad essere tranquilla a Varsavia e lo zoo verrà poi interamente ricostruito e riaperto al pubblico. 

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Ecco il cast completo della pellicola:

  • Jessica Chastain: Antonina Żabiński
  • Daniel Brühl: Lutz Heck
  • Johan Heldenbergh: Jan Żabiński
  • Val Maloku: Ryszard Żabiński
  • Michael McElhatton: Jerzyk
  • Iddo Goldberg: Maurycy Fraenkel
  • Goran Kostic: sig. Kinszerbaum
  • Shira Haas: Urszula
  • Efrat Dor: Magda Gross

La storia vera dei coniugi Zabinski

Il film di Niki Caro, come già anticipato, è ispirato ad una storia realmente accaduta nel 1939 a Varsavia. Ma chi erano i coniugi Zabinski? Tutto ha inizio nel 1929 quando Jan Zabinski, insieme a sua moglie Antonina, divenne direttore dello zoo di Varsavia che poi nel tempo si trasformò in un immenso giardino zoologico che ancora oggi è possibile visitare. La coppia, oltre alla passione per la zoologia, nutriva un forte interesse anche per l'arte e spesso aprivano le porte del loro zoo ad artisti e pittori che amavano stare all'aria aperta per poter trovare l'ispirazione giusta. 

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Lo zoo divenne così il fulcro principale di una florida attività artistica e scientifica. Tuttavia le cose cambiarono nel 1939 quando le truppe dell'esercito tedesco invasero la Polonia. Durante il bombardamento di Varsavia, avvenuto il 1° settembre, anche lo zoo venne colpito e distrutto provocando la morte di molti animali. Jan Żabiński fu così costretto ad abbattere tutti gli animali più pericoli che potevano diventare una minaccia per le persone se, dopo un altro bombardamento, fossero riusciti a scappare dallo zoo.

Gli animali invece che riuscirono a sopravvivere, diventarono una delle fonti di cibo principali per gli abitanti di Varsavia assediati dai soldati tedeschi. Per i coniugi Zabinski fu una scelta molto dolorosa quella di dover uccidere i loro animali ma gli orrori e le devastazioni della guerra la resero inevitabile. Nonostante in passato fosse un attivista anti-nazista, Jan venne inaspettatamente incaricato dai tedeschi di sovrintendere ai parchi di Varsavia. In questo modo per l'uomo fu abbastanza semplice riuscire ad aiutare gli ebrei che vivevano nel ghetto dove lui aveva libero accesso.

Per poter sfamare l'intera comunità ebraica, Jan iniziò ad allevare maiali nello zoo. Inoltre si procurò diversi documenti falsi così da poter nascondere la vera identità delle persone ai tedeschi. Pian piano poi, grazie all'aiuto di sua moglie Antonina, trasformò tutte le gabbie vuote dello zoo in rifugi temporanei dove poter nascondere tutti gli ebrei che sapevano come sfuggire alla persecuzione razziale. La coppia accolse diverse persone anche nella propria casa. Antonina per avvisare i suoi ospiti dell'arrivo dei soldati tedeschi, era solita suonare al pianoforte un’aria di Offenbach: i rifugiati scappavano a nascondersi sulle note di "Pars Pour la Crete".

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In questo modo per tre lunghi anni, i coniugi Zabinski riuscirono a salvare ben 300 persone dal ghetto di Varsavia e soprattutto dalla deportazione nei campi di concentramento. Tra gli ebrei portati in salvo ci furono anche la scrittrice Rachela Auerbach, la scultrice Magdalena Gross e suo marito, Regina e Samuel Kenigswein, Marceli Lewi-Lebkowski e la sua famiglia. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Jan partecipò attivamente alla Armia Krajowa, il principale movimento di resistenza polacca, e anche alla rivolta di Varsavia, nel 1944.

Qui venne ferito, arrestato e portato in uno dei tanti campi di concentramento. Sua moglie Antonina però continuò ad assistere e offrire rifugio agli ebri, aiutata dal figlio maggiore Ryszard. Jan riuscì a sopravvivere alla prigionia e venne liberato nel 1949, giusto in tempo per poter partecipare alla cerimonia di riapertura dello zoo. Venne inoltre scelto come membro della Commissione statale per preservare la natura e scrisse ben 60 libri scientifici.

Infine per quanto riguarda il personaggio di Lutz Heck, che nel film è interpretato da Daniel Brühl, è realmente esistito ed il suo vero nome era Ludwig Georg Heinrich Heck. È stato uno zoologo tedesco e direttore del giardino zoologico di Berlino nonché membro delle SS. Nella pellicola lo vediamo infatuato di Antonina ma nella realtà, Heck è stato un ex collega di Jan e nutriva un semplice affetto per Antonina perché gli ricordava l'univa donna che lui avesse mai davvero amato.

L'immenso coraggio dimostrato da Jan e Antonina Zabinski venne premiato anche con un importante riconoscimento nel 1968 in occasione della cerimonia per la semina degli alberi in onore dei Giusti tra le nazioni. Inoltre nel 2008 hanno ricevuto la Croce di Comandante dal presidente polacco Lech Kaczyński. Oggi lo zoo di Varsavia è diventata una delle mete turistiche più frequentate e accoglie diverse specie di animali provenienti da tutto il mondo. 

E voi cosa ne pensate della toccante e struggente storia vera dei coniugi Zabinski?

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