La strana genesi di Space Force (e il confronto con la realtà)

Autore: Giuseppe Benincasa ,

La serie Netflix #Space Force, realizzata dai creatori americani della serie di culto #The Office, racconta di un gruppo di militari e scienziati che devono unire le forze per far tornare l'uomo sulla Luna,al fine di manifestare al mondo la supremazia degli Stati Uniti in quel campo.

La prima stagione in 10 episodi di Space Force con Steve Carell nei panni del generale Mark R. Naird è impostata come una commedia divertente, che investe anche il fattore sentimentale familiare e i rapporti di amicizia.

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Lo show è nato in risposta all'annuncio del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha messo in campo una nuova forza militare, ovvero la US Space Force, atta ad assicurare che la supremazia americana nello spazio non venga mai compromessa.

È chiaro che i creatori di Space Force di Netflix, Greg Daniels e Carell, abbiano avuto una illuminazione e abbiamo, non con molto tempo a disposizione, scritto la prima stagione dello show e realizzato una parodia dalle parole del 45esimo presidente degli Stati Uniti.

Personaggi realmente esistenti

Il personaggio di Carell è ispirato a John W. Raymond, il vero capo americano delle operazioni nello spazio. Raymond, in un webinar della Space Foundation, ha dichiarato di essere entusiasta di vedere lo show e ha anche suggerito a Carell di tagliarsi i capelli, poiché la sua capigliatura è troppo "arruffata" per interpretare il capo della Space Force!

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Un altro personaggio ispirato a uno realmente esistente è quello interpretato dall'attrice Ginger Gonzaga, che appare in un episodio molto divertente (il terzo dello show) in veste di deputata da New York Anabela Ysidro-Campos.

Show hidden content Nell'episodio, Naird è al cospetto dei deputati americani per richiedere un budget più alto e per spiegare loro cosa esattamente fa la Space Force. La deputata newyorkese gli chiede il perché si debbano spendere dei soldi per spedire nello spazio una arancia vera, quando si potrebbe risparmiare moltissimo per una soluzione solubile con lo stesso sapore. Nel suo discorso, poi, rincara la dose, dicendo che deve spiegare questi "sprechi" spaziali ai suoi elettori di New York.
Netflix
L'attrice Ginger Gonzaga in Space Force
Ginger Gonzaga interpreta il personaggio Anabela Ysidro-Campos

Ebbene, il personaggio di Anabela Ysidro-Campos, che si può vedere nella foto qui sopra, è ispirato alla rappresentante attivista degli Stati Uniti d'America, eletta a New York, Alexandria Ocasio-Cortez.

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A confermare il parallelismo è anche un tweet dell'attrice stessa, che di dice onorata per l'occasione e spera che la sua interpretazione e lo show possano portare un sorriso sul volto di Ocasio-Cortez.

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L'ispirazione per i set

Per la realizzazione dei set e quindi della rappresentazione della forza militare e degli ambienti in cui opera, la designer Susie Mancini ha rivelato di aver ricevuto il compito di realizzare qualcosa di non troppo lontano dalla realtà ma che, allo stesso tempo, abbia anche un tocco di fantasia.

L'omaggio a Stanley Kubrick

Mancini, in una intervista a Variety, ha detto di essersi ispirata agli ambienti reali della NASA e di Space X di Elon Musk, mentre per la parte fantastica si è ispirata all'architettura degli anni '50, facendo riferimento al capolavoro cinematografico di Stanley Kubrick del 1964, dal titolo #Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba.

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Qui sotto si può vedere una clip dal film di Kubrick, che mostra una riunione dei militari nella così detta stanza di guerra:

Mancini ha inoltre specificato che la vera sfida nel creare gli ambienti dello show stava nel fatto che, seppure Trump avesse dato il via alla Space Force reale, gli ambienti reali a cui si sarebbe dovuta ispirare non erano ancora stati realizzati.

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Quindi, immaginando una ipotetica situazione reale, in cui il presidente (o chi per lui) scelga una location, Mancini ha pensato a un ambiente abbandonato nel deserto, con una struttura in grandi blocchi di cemento ma con dei materiali e degli abbellimenti che rendessero gli interni di gran pregio.

Netflix
La stanza delle riunioni in Space Force
Una scena dal primo episodio di Space Force

La stanza della guerra, che potete vedere nella clip precedente dal film di Kubrick, è stata omaggiata ampiamente - dal production designer Ken Adam - realizzando in Space Force il tavolo delle conferenze.

Lunar Lander

Anche il Lunar Lander ha qualcosa per cui ringraziare il lavoro di Stanley Kubrick. Infatti, Mancini ha detto che si è ispirata ai colori della cabina di pilotaggio dello shuttle in #2001: Odissea nello spazio (1968) e anche agli interni dei razzi di Space X.

Nel frame qui sotto, dal nono episodio di Space Force, è facile riconoscere l'omaggio al mitico HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio.

HAL 9000 omaggiato in Space Force
Il capitano Angela sta aprendo il portellone dello shuttle
L'omaggio ad HAL 9000

Infine, sul lander c'è da aggiungere che l'interno è stato realizzato in modo molto moderno e minimalista, dando spazio a un solo monitor dal quale si potessero gestire tutte le operazioni.

La stanza del controllo missioni

Per realizzare la stanza del controllo missioni, Mancini ha dichiarato di aver fatto visita al quartier generale della Space X di Elon Musk e di aver notato che c'erano grandi pareti di vetro, affinché tutti potessero vedere, in qualche modo e stando anche all'esterno della stanza, il lancio spaziale.

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Nello show, questa particolare stanza nello è stata realizzata con ampi spazi e, appunto, con una ampia vetrata divisoria.

Questa è una delle location più utilizzare dello show.

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Naird parla al suo pubblico della spedizione sulla Luna
La sala controllo missioni di Space Force

L'ufficio di Naird

Per uno dei luoghi più importanti della serie TV, dove Carell si esibisce in un balletto memorabile alla fine del primo episodio, il set decorator Rachael Ferrara ha voluto realizzare qualcosa che rappresentasse un uomo semplice, dedito alla famiglia e al lavoro militare.

In quella stanza c'è tutto del personaggio di Carell: dalle foto della famiglia alle foto della sua carriera, fino ai premi che ha conseguito per il suo servizio agli Stati Uniti d'America.

L'obiettivo era anche quello di ricreare un set autentico per il personaggio, dove ognuno potesse riconoscerlo.

Realtà vs. Fantasia

Qui di seguito sono elencati alcuni punti di contatto ma anche di differenziazione tra la realtà e la serie con Steve Carell.

  • Trump non ha mai chiesto di tornare sulla Luna entro il 2024. La prossima missione sulla Luna è prevista entro il 2028
  • A marzo 2020  il Vice Presidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha chiesto di accelerare i tempi perché - come nello show - gli Stati Uniti devono rimanere primi nella "conquista" dello spazio
  • Il ritorno sulla Luna sarà affidato alla NASA e non alla Space Force, che di fatto ha il compito di proteggere i satelliti americani
  • Il logo utilizzato dalla Space Force televisiva e da quella reale sono diversi tra loro ma incredibilmente simili a quello del franchise di Star Trek
  • La Space Force reale non ha ancora stabilito quali saranno le uniformi. Nello show c'è un momento abbastanza divertente su come si potrebbe svolgere questa decisione
  • Così come nello show, la vera Space Force ha intenzione di reclutare civili per il suo programma. Al momento alcuni membri dell'Aeronautica Militare sono passati alla Space Force
  • Il villaggio di Wild Horse in Colorado è stato scelto dai creatori come location per lo show. Nella realtà, la Space Force di Trump ha scelto - successivamente alle riprese della serie - di collocare il suo quartier generale provvisorio a 90 km di distanza da quello della serie TV
  • La vera Space Force è una organizzazione più ridotta rispetto a quella della TV ed ha un budget molto più basso di quello di cui si parla nello show. La Space Force di Trump infatti nasce e si sviluppa sotto l'ala dell'Aeronautica Militare

Via Mashable

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