La Tana del Drago è il primo Centro Studi Tolkieniani d’Italia

Autore: Cristina Migliaccio ,

Non siamo nella Terra di Mezzo, bensì in Emilia-Romagna. Lì, tra le colline, sorge Dozza, un piccolo borgo medievale diventato – dal 21 settembre di quest’anno – cuore pulsante per gli amanti del fantasy e di J. R. R. Tolkien.

Il celebre autore de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli ha trovato un luogo in Italia dove poter essere studiato e ammirato dai propri fan: si tratta de La Tana del Drago, il centro studi nato dall’impegno dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani (che opera già da anni a favore delle opere dell’autore) insieme alla collaborazione del Comune di Dozza e della Fondazione Dozza Città d’Arte.

Qual è l’obiettivo di questo centro?

La Tana del Drago nasce come punto di raccolta e di studio del materiale di J. R. R. Tolkien. Ma come funziona un progetto così ambizioso?

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L’AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani) intende raccogliere il materiale di Tolkien, ordinarlo e metterlo a disposizione di chiunque ne voglia usufruire (che siano studiosi o giovani appassionati di fantasy la differenza non sussiste). Ciò che importa è promuovere e approfondire la cultura della letteratura fantastica.

Com’è strutturata La Tana del Drago?

Il Centro studi di Tolkien si distribuisce su tre piani dove è possibile consultare testi, acquistare gadget, vedere mostre, partecipare a conferenze, giochi, proiezioni e workshop: un piccolo paradiso incastonato in un borgo antico che prende forma proprio in Italia e dove l’unica cosa che conta è la penna di Tolkien.

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All’ingresso, è possibile accedere alla biglietteria e al bookshop, mentre al piano seminterrato c’è un vero e proprio ritrovo del lettore: al centro della stanza c’è un suggestivo camino accanto al quale è possibile leggere e studiare i manoscritti di Tolkien. Al primo piano, invece, è presente un vero e proprio museo dedicato all’autore.

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L’interesse per questo grande fenomeno letterario, che ha contagiato i più grandi scrittori odierni (basti pensare a George R.R. Martin), si è manifestato già lo scorso anno, grazie alla mostra “Lords for the Ring 2017-2019 – I Maestri del fantasy italiano incontrano Tolkien” che resterà aperta al pubblico fino al 2019.

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Per chi è interessato a visitare La Tana del Drago, sarà felice di sapere che sono messe a disposizione del pubblico delle visite guidate per la Gallery, la mostra e il bookshop. L’entrata al centro studi costa 3 euro, mentre le visite guidate 5.

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In vista di questa nuova iniziativa, abbiamo intervistato Roberto Arduini, direttore de La Tana del Drago – Centro Studi Tolkieniani.

NoSpoiler: Com'è nata quest'idea?

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Roberto Arduini: L'idea nasce da una coincidenza: la nostra Associazione aveva bisogno di un luogo in cui continuare tutto l'anno il bel lavoro che eravamo riusciti a svolgere nei giorni di FantastikA, la nostra manifestazione annuale. Il Comune di Dozza voleva portare più attività culturali nel borgo. Da qui la nostra proposta di creare il centro studi sulle opere di Tolkien e al fantastico.

MF: Da dove parte la scelta del nome "La Tana del Drago"?

RA: Nel 2016, insieme a Comune e Fondazione Rocca, avevamo contribuito a realizzare Fyrstan, il drago che risiede nella Rocca di Dozza e che si sveglia solo in occasione di FantastikA. La creatura è stato uno straordinario successo piaciuto ad adulti e bambini, che ci chiedono sempre più curiosità su di lui. Quindi, al momento dell'apertura di un centro dedicato al fantastico, è venuto naturale per noi legarci al drago, creando anche un gonfalone che è custodito nel centro e che soltanto nei giorni di FantastikA viene portato dalla Custode del Drago in Rocca, per farlo svegliare. Il pubblico vuole le storie belle perché ha bisogno di leggende e noi gliene abbiamo fornita una!

MF: Cosa troveranno i fan di Tolkien nel vostro centro studi?

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RA: Al momento, grazie a una raccolta fondi e alle risorse dell'AIST, siamo riusciti ad allestire il piano della galleria espositiva e in parte la saletta conferenze. Per i prossimi anni vogliamo continuare il lavoro aprendo anche la sala proiezioni e finendo l'allestimento di tutto il piano seminterrato. Nel frattempo, i fan di Tolkien possono trovare una mostra sul mondo di Tolkien che durerà fino a marzo e possono partecipare alle attività ludiche e culturali che da quel periodo partiranno.

MF: Cosa vorreste aggiungere in futuro?

RA: Il progetto prevede l'allestimento di tutti i piani con una scenografia adatta alla Terra di Mezzo e, in ultima analisi, anche la realizzazione di ben tre statue che riprodurranno altrettante creature pronte ad accogliere il pubblico. Il nostro sogno è avere un Ent, un Balrog e Gollum.

MF: Credete che quest'idea possa essere replicata anche in altre parti d'Italia (o del mondo)?

RA: Sarebbe molto bello se ci fossero altri centri come il nostro. Al momento siamo l'unico esistente e in fase di avvio. Ma in futuro vogliamo divenire un polo culturale in cui organizzare esposizioni artistiche, convegni, conferenze, giornate di studio, così da rendere Dozza e la provincia di Bologna il primo luogo da visitare quando si viene in Italia pensando a Tolkien. E, nel far questo, siamo aperti a collaborazioni con tutte le Tolkien Society, i musei e le altre istituzioni che si occupano dello scrittore inglese.

Se anche voi avete una Compagnia dell’Anello ma non potete condurla al Monte Fato, recatevi presso La Tana del Drago: state certi che il clima del Signore degli Anelli vi travolgerà ugualmente!

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