Landscapers, l'incredibile storia vera dietro la serie con Olivia Colman e David Thewlis

Autore: Alessandro Zoppo ,

"Nel 2014 Susan e Christopher Edwards sono stati condannati a 25 anni di prigione con l'accusa di omicidio. Tutt'ora continuano a sostenere la loro innocenza. Questa è una storia vera. Questa è una storia". Si apre così Landscapers, la serie TV affidata ad una strepitosa coppia di protagonisti: Olivia Colman e David Thewlis.

Il mistero delle morti di William e Patricia Wycherley, uccisi nel Nottinghamshire nel 1998, è riaperto dalla miniserie in quattro episodi prodotta da Alexander Payne, creata e scritta da Ed Sinclair (produttore e marito della Colman) e diretta da Will Sharpe, il regista di Flowers e #Il visionario mondo di Louis Wain.

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Sviluppata da Sister e South of the River Pictures per Sky e HBO, Landscapers è un bizarro "true-crime drama": ricostruisce il duplice delitto, tenuto nascosto per quindici anni, in perfetto equilibrio tra precisione documentaria, raffinatezze d'autore e dark humor. La sceneggiatura è di pura finzione, ma i dettagli sono minuziosamente tratti dalla cruda realtà: ecco tutto quello che c'è da sapere su uno dei più strani casi di cronaca nera che hanno sconvolto il Regno Unito.

Landscapers: la storia vera dietro la serie TV

Olivia Colman e David Thewlis sono i coniugi Susan e Christopher Edwards, la coppia condannata per l'omicidio dei Wycherley (a interpretarli sono Karl Johnson e Felicity Montagu), i genitori di Susan. William e Patricia Wycherley sono un'anziana coppia che vive a Blenheim Close, Forest Town, nella cittadina tranquilla di Mansfield nel Nottinghamshire. All'epoca dei fatti, risalenti al 1998, William ha 85 anni e Patricia ne ha 63.

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Si sa poco della loro vita privata, se non che lui, figlio di un minatore, ha lavorato nella marina mercantile e che i due si sono sposati nel lontano 1958, quando Patricia era 23enne. In casa ci sono solo due foto di William, di Pat neanche una. I vicini li descrivono come persone "stravaganti", riservate ed estremamente asociali: poche amicizie, nessun rapporto con il vicinato, relazioni fredde con le famiglie di provenienza. William suona l'organo e ha la passione per la musica classica, entrambi fumano tantissimo.

In un'intervista al Guardian, i vicini John e Lesley Ward raccontano che i Wycherley non uscivano mai insieme e quando lo facevano, lei camminava dieci metri dietro di lui. Limitavano al massimo i contatti, non partecipavano mai ai barbecue di quartiere.

Sembrava non volessero che gli si parlasse. William non era scortese o maleducato, erano semplicemente felici di stare da soli. Passavano tutto il tempo dentro o intorno alla loro vecchia casa. Sembrava che non andassero mai da nessuna parte. Per un certo periodo, abbiamo addirittura pensato che fossero fratello e sorella.

Susan è la loro unica figlia. Si sposa con Christopher Edwards nel 1983. Lei è una ex bibliotecaria, lui uno stimato ragioniere. Si sono conosciuti grazie ad un appuntamento fissato attraverso un'agenzia matrimoniale. Non hanno né figli, né amici. Come i genitori di lei, amano starsene in casa. Sono appassionati di storia (la loro fissazione sono i grandi leader della Seconda guerra mondiale) e collezionano stampe e autografi. Susan ha finto per 14 anni una corrispondenza con Gérard Depardieu. Sono persone "strane" ma rispettabili, assolutamente insospettabili. Quando vengono arrestati per l'omicidio di William e Patricia, durante gli interrogatori Susan insiste nel dire che suo padre non aveva mai approvato il suo matrimonio con Christopher: era geloso del genero.

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Gli Edwards vivono a Dagenham, quartiere nella zona est di Londra. Gli East Enders della zona li conoscono poco. "Erano come fantasmi, non credo che li riconoscerei se mi passassero davanti ora per strada", dice una vicina al Guardian. Sono discreti e introversi, in particolare Susan che sembra vivere in un mondo di fantasia condiviso soltanto con il marito. Nel 1998, subito dopo il delitto, i due raccontano a vicini e parenti che i genitori di Susan hanno lasciato Mansfield per trasferirsi a Morecambe nel Lancashire. Per mantenere la copertura, Susan e Christopher vivono sempre a Dagenham e nei fine settimana vanno a Mansfield fingendo visite in famiglia, in realtà per assicurarsi che i corpi dei Wycherley rimangano nascosti.

Sky UK Ltd. / HBO / Sister
Olivia Colman e David Thewlis in una scena della serie Landscapers
Olivia Colman e David Thewlis sono Susan e Christopher Edwards

Susan e Christopher pagano le bollette delle utenze, tagliano il prato, puliscono e sgomberano le grondaie. Susan spedisce addirittura delle false cartoline per far sapere a tutti che i genitori stanno bene e si stanno godendo il mare d'Irlanda di Blackpool e la natura mozzafiato e le spiagge di Morecambe, una delle baie più belle del Regno Unito. Ma soprattutto la donna falsifica le firme di William e Patricia per incassare gli assegni della pensione e avere accesso a libretti e risparmi. Nei quindici anni tra il 1998 e il 2013, gli Edwards hanno sottratto 286mila sterline dal conto dei Wycherley.

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Nel 2005, la coppia vende la casa di Mansfield perché ha un disperato bisogno di soldi per saldare i loro enormi debiti (devono 700 sterline al mese ai creditori) causati dal costoso hobby di Susan: la passione (al limite dell'ossessione) per oggetti da collezione e memorabilia hollywoodiana, come il poster di Gary Cooper che si ammira nel primo episodio della serie o un segnatavolo di una cena con ballo degli anni '40 autografato da Frank Sinatra.

Stefania Rosini/HBO
Olivia Colman in una scena della serie Landscapers
Lo strano mondo di Susan

Susan e Christopher lasciano l'Inghilterra per la Francia nel 2012, quando i funzionari del Department for Work and Pensions e di Buckingham Palace cercano di contattare William per un incontro di congratulazioni per il suo centesimo compleanno, pensando che sia ancora in vita. Persino la Regina vuole complimentarsi inviando un telegramma. La coppia pensa di esser stata scoperta e fugge: con 10mila sterline rubate al datore di lavoro di Christopher, si nascondono per un anno a Lille, la città del loro mito Charles de Gaulle. Vivono nel più totale squallore perché non parlano francese, Christopher non riesce a trovare un lavoro e dall'estero non possono accedere ai loro fondi.

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Christopher ha davvero confessato l'accaduto alla matrigna Elizabeth (nella serie la dottoressa Tabitha) ed è stata proprio lei ad avvisare la polizia. Il figlio si è poi messo in contatto con gli agenti via email, informando gli inquirenti del loro imminente rientro in Inghilterra. La mail "estremamente cortese" che arriva al commissariato ha per oggetto "Surrender": "Ci arrendiamo". Era stato anche il vicino di Mansfield a imbeccare gli inquirenti: aveva visto Christopher scavare una buca profonda nel retro dell'abitazione dei Wycherley pensando l'avesse fatta per piantare i rododendri.

Gli Edwards vengono arrestati alla stazione di London St Pancras nell'ottobre del 2013: hanno soltanto una moneta da un euro, un cambio di vestiti e una valigia piena zeppa di cimeli. Nonostante le evidenze, i due ammettono l'omicidio colposo, non duplice. La versione dei fatti di Susan è completamente diversa da quella ipotizzata dall'ispettore capo Rob Griffin. Patricia e William avrebbero avuto un feroce litigio durante il fine settimana del Primo maggio: sarebbe stata Patricia a sparare e uccidere William.

In seguito la madre avrebbe provocato la figlia confessandole di aver avuto una relazione con Christopher e questa rivelazione avrebbe portato Susan ad ammazzare Patricia con un colpo di fucile. Susan avrebbe informato il marito del duplice omicidio soltanto una settimana dopo i fatti, al che i due sarebbero tornati a Mansfield per "sistemare" i cadaveri. Non prima di aver cenato mangiando fish and chips davanti al televisore per la finale dell'Eurovision Song Contest.

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Dove sono Susan e Christopher Edwards ora?

I corpi dei Wycherley sono trovati avvolti in un copripiumino e sepolti sottoterra nel giardino posteriore della loro casa. Susan e Christopher Edwards vengono formalmente accusati ed entrambi condannati per l'omicidio di William e Patricia. La sentenza della Nottingham Crown Court arriva nel 2014: la pena è di 25 anni di prigione.

A premere il grilletto, secondo i giudici, è stato Christopher, l'unico ad avere esperienza su come siano fatte pistole e fucili perché membro di un club di tiro. Durante il processo le analisi forensi dimostrano che i Wycherley sono stati colpiti in modo molto calcolato e i corpi presentano precise ferite da arma da fuoco nell'addome.

Provare la tesi accusatoria è una sfida: non ci sono tabulati telefonici, né telecamere a circuito chiuso o e-mail da esaminare. Griffin deve ricorrere al buon vecchio metodo investigativo: rintracciare parenti e vicini di casa dal 1998 per cercare di ricostruire ciò che è successo.

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La verità che viene a galla è agghiacciante. Il movente è economico: Christopher aveva bisogno di soldi e il modo più facile per averli era dai suoceri, con la complicità e il consenso di Susan. Il risentimento della donna nei confronti dei genitori ha antiche radici. La nonna le aveva lasciato 10mila sterline negli anni '70, soldi che un tempo erano appartenuti al nonno materno di Susan e che la madre Patricia riteneva fossero suoi di diritto. Susan ne spese la metà per portare Pat a visitare Graceland, la tenuta di Elvis Presley a Memphis, e il resto per comprare la vecchia casa dei genitori a Edgware. Ma nel 1986 i suoi la convinsero a rinunciare ai diritti su quell'abitazione, che riuscirono a vendere usando il denaro ricavato per trasferirsi a Mansfield.

Susan ha sempre sentito di essere stata truffata e derubata della sua eredità dalle persone a lei più vicine. Questo risentimento è cresciuto a fuoco lento, diventando un rancore che si è inasprito col tempo ed è stato condiviso col marito Christopher. Gli Edwards "non possono fidarsi di nessuno" ma rinunciano a tutto, tranne che ai loro memorabilia. L'arma del delitto è un revolver della Seconda guerra mondiale, anch'esso un pezzo da collezione.

A nulla sono valsi i ricorsi della difesa: il tribunale, oltre ad aver messo in vendita la loro collezione in linea con il Proceeds of Crime Act, ha separato i coniugi che con l'isolamento diurno non possono più vedersi. Si incontrano soltanto secondo quanto previsto dall'ordinamento penitenziario britannico. Attualmente i due hanno, rispettivamente, 63 e 64 anni e stanno scontando la loro pena in prigione. Si dichiarano innocenti e ripetono per l'ennesima volta quello che hanno sempre raccontato dall'inizio delle indagini: William ha abusato sessualmente di Susan quando lei aveva 11 anni e Patricia ne era a conoscenza. Non solo: ne era eccessivamente complice. Il suo trauma infantile e il crudele compiacimento della madre sarebbero state le ragioni per cui ha sparato a Patricia.

Il funerale dei Wycherley si è tenuto l'11 luglio 2014. Erano presenti poche persone: John e Lesley Ward e un altro vicino, le nipoti di Bill, madre e figlia che adesso vivono al 2 di Blenheim Close e il reporter di un giornale locale. Ma in effetti, ancora oggi, nessuno di loro può sostenere di conoscere davvero la coppia che hanno pianto quel giorno.

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