Le cose che verranno di Mia Hansen-Løve: il trailer ufficiale

Autore: Alfonsina Merola ,

Le cose che verranno mostra e scardina i preconcetti legati alla donna over 40 che, probabilmente per retaggio culturale, ci portiamo dietro un po' tutti.

Per una donna superare una certa soglia d'età significa arrendersi alla vita, tenersi stretto ciò che si è costruito con dura fatica negli anni precedenti e fare i conti con una giovinezza ed un'estetica diversa. Un futuro nuovo amore sembra quasi impensabile per una donna che ha superato "gli anta".

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Per un uomo invece è l'esatto contrario: riesce a trovare nuove compagne anche molto più giovani di lui.

È davvero così impari questo avanzare biologico tra uomo e donna? Per Mia Hansen-Løve sembra di no.

La locandina de Le cose che verranno di
Il poster de Le cose che verranno

Per la regista di Le cose che verranno il problema di fondo è diverso, per lei non esistono standard e preconcetti culturali prestabiliti: tutto dipende dal modo in cui guardiamo il mondo, da come ci poniamo nei confronti della vita e soprattutto da ciò che permettiamo che ci attraversi.

La pellicola mostra come siamo perennemente in evoluzione, come la vita continua a fluire stravolgendoci e come spesso la prospettiva, all'improvviso, possa cambiare facendoci risvegliare. È proprio questo che accade alla protagonista del lungometraggio di Mia Hansen-Løve.

La trama de Le cose che verranno

Nathalie (Isabelle Huppert) ha 55 anni, è una professoressa di filosofia, una moglie, una madre ed una figlia. La sua quotidianità si scandisce e si divide tra: scuola, casa, famiglia ed interrogativi filosofico-intellettuali.

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Yvette (Edith Scob), sua madre, è una donna molto fragile ed instabile che ha bisogno di costanti attenzioni.

Un giorno Nathalie decide di trasferirla in una casa di riposo in cui potrà essere seguita evitando di mettere a repentaglio la propria vita o di fare spese folli e che, in realtà, non le servono.

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Dopo il ricovero nella clinica la madre muore e, contemporaneamente a questo triste episodio, la sua famiglia si scioglie: il marito ha un'altra donna e decide di lasciarla.

Isabelle Huppert in una scena del film Le cose che verranno
Isabelle Huppert è la protagonista del film Le cose che verranno di Mia Hansen-Løve

Nathalie viene travolta da questi duplici abbandoni: si sente disorientata, viene travolta da una vita che la stordisce ed a cui non è preparata. In tutto questo cambiamento però sente e respira un senso di libertà che aveva dimenticato, come se stesse rinascendo.

Ad aiutarla in questo nuovo percorso c'è Fabien (Roman Kolinka), un suo ex allievo brillante, giovane ed intelligente.

Isabelle Huppert e Roman Kolinka in una scena del film di Mia Hansen-Løve
Isabelle Huppert e Roman Kolinka in una scena di Le cose che verranno

Tra i due c'è sintonia ma Nathalie si sente imprigionata in quel modo di pensare intellettuale e pseudo borghese che le impedisce di agire per come vorrebbe. Le piacerebbe vivere a pieno la propria nuova autonomia ma, pur non avendo freni, è lei stessa il suo ostacolo più difficile da superare.

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Riuscirà a lasciarsi andare ed a liberarsi dalle sue costrizioni mentali e sociali?

Per scoprirlo bisognerà vedere Le cose che verranno, la pellicola uscirà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 20 aprile.

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