Le parole che non ti ho detto, le frasi e le lettere del film con Kevin Costner

Autore: Alice Grisa ,

Le parole che non ti ho detto è un film sentimentale tratto da un romanzo di Nicholas Sparks. La pellicola diretta da Louis Mandoki è del 1999 e racconta una storia d'amore che si sviluppa da un fatto curioso: una donna di nome Theresa, professione reporter e da poco divorziata, trova sulla spiaggia una bottiglia con un messaggio misterioso. Leggendolo, si rende conto che è una struggente dichiarazione d'amore nei confronti di una donna, Catherine. 

Theresa rende la lettera pubblica con un articolo e suscita parecchia curiosità intorno alla destinataria della missiva, tanto da decidere di partire e scoprire l'identità dell'autore. Si tratta di un uomo della Carolina del Nord, che conduce una vita appartata e fabbrica barche. I due, piano piano, s'innamoreranno e la giornalista, dopo la delusione dell'ex marito, troverà in Garret una ragione per rimettersi in gioco. Ma dovrà confrontarsi con l'ingombrante presenza della moglie, che continua a vivere nei ricordi del barcaiolo.

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Le parole che non ti ho detto è un dramma strappalacrime in perfetto stile Nicholas Sparks. L'amore, il lutto, la perdita e la necessità di ricominciare sono le chiavi di lettura della pellicola, con l'intenso rapporto tra Theresa e Garret in primo piano.

Girato nel 1999, il film presenta una coppia di interpreti della Big Hollywood: Robin Wright nei panni di Theresa e Kevin Costner in quelli di Garret, mentre un grandioso Paul Newman interpreta Dodge Blake, il papà di Garret.

Le parole che non ti ho detto: frasi e citazioni

Le frasi più importanti del film si concentrano sulla perdita, sull'elaborazione del lutto e l'apertura a un nuovo amore.

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"Lei c'è, non se n'è andata"
- Theresa

"Forse alcuni scrivono la storia della propria vita creandola giorno per giorno, ma altri sembra che abbiano già la vita conformata e pianificata perfetta, come un cerchio"
- Theresa

"Ti dimenticherai presto di me, vero?"
"Ogni giorno"
- Theresa e Garret

"Ho sentito ciò che non riuscivi a dirmi"
- Theresa

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"Non so se i morti possano tornare su questa terra e muoversi invisibili tra coloro che li hanno amati, ma, se fosse possibile, allora so che sarai sempre con me"
- Theresa

"Deciditi. Il passato o il futuro. Scegline uno e restaci attaccato"
- Dodge

"Quando dovrei venire?"
"Ieri"
- Garret e Theresa

La lettera iniziale

A dare luogo alla storia, nonché all'incontro tra Theresa e Garret, è un messaggio che Theresa trova sulla spiaggia mentre si sta dedicando alla sua corsetta mattutina.

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Il testo colpisce subito l'attenzione della donna, il cui fiuto giornalistico la porta immediatamente a scrivere un articolo.

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Cara Catherine, mi dispiace di non aver parlato con te per tanto tempo, ma avevo perso le coordinate. Niente più rotta, niente più bussola.Continuavo a sbattere contro le cose, ero come pazzo credo. Non mi era mai successo prima. Tu eri la mia stella polare. Riuscivo sempre a tornare in porto, quando c’eri tu ad aspettarmi. Perdonami se mi sono arrabbiato quando te ne sei andata, penso ancora che si tratti di uno sbaglio e aspetto che Dio provveda a correggerlo. Ma adesso me la cavo un po' meglio, il lavoro mi aiuta. Più di tutto mi aiuti tu. Mi sei apparsa in sogno stanotte con quel tuo sorriso che mi ha sempre stregato e avvinto e cullato come un bambino. Tutto quello che mi è rimasto del sogno è una grande pace. Mi sono svegliato con questa sensazione e ho cercato di trattenerla il più a lungo possibile. Ti scrivo per dirti che ho intrapreso il viaggio verso quella pace e anche per dirti che mi dispiace di tante cose. Mi dispiace di non essermi occupato meglio di te, così da evitarti di essere infreddolita, spaventata o malata anche per un solo momento. Mi dispiace di non aver provato a trovare le parole per dirti quello che provavo. Mi dispiace di non avere mai aggiustato la porta, l’ho fatto ora. Mi dispiace di aver litigato con te, mi dispiace di non essermi scusato di più, ero troppo orgoglioso. Mi dispiace di non averti fatto più complimenti per quello che indossavi o per come ti pettinavi. Mi dispiace di non aver lottato per trattenerti cosicché niente al mondo potesse separarci. Con tutto il mio amore. G.

La lettera mai spedita

A complicare i rapporti tra Theresa e Garret subentra una seconda lettera, ritrovata dalla donna ed erroneamente attribuita a Garret. In realtà, la missiva mai spedita era stata composta da Catherine, che lascia così il proprio "testamento sentimentale".

Per tutti coloro che amano, hanno amato e ameranno. Alle navi in navigazione e ai porti di scalo, alla mia famiglia e a tutti gli amici ed estranei: questo è un messaggio e una preghiera. Il messaggio è che i miei viaggi mi hanno insegnato una grande verità: io ho già avuto quello che tutti quanti cercano ma che soltanto pochi trovano, la sola persona al mondo che ero destinata ad amare per sempre. Una persona ricca di semplici tesori che si è fatta da sola e che da sola ha imparato. Un porto in cui mi sento a casa per sempre e che nessun vento, nessun problema potranno mai distruggere. La preghiera è che tutti al mondo possano conoscere questo genere d’amore ed essere da esso sanati. Se la mia preghiera sarà ascoltata saranno cancellati per sempre tutti i rimpianti e tutte le colpe e avranno fine tutti i rancori.

Il messaggio finale nella bottiglia

Come in tutte le "ring composition", anche il finale de Le parole che non ti ho detto si conclude riprendendo l'immagine iniziale del messaggio nella bottiglia. La missiva è indirizzata a Catherine, la moglie defunta, e Garret le chiede scusa perché, alla fine, ha scelto di non vivere nel suo ricordo ma aprire il suo cuore a un nuovo amore, quello per Theresa. La giornalista legge la lettera grazie a Dodge, il padre di Garret, che la estrae dalla bottiglia per mostrargliela.

Cara Catherine, la mia vita è cominciata quando ti ho conosciuta e credevo fosse finita quando non sono riuscito a salvarti, credevo che il tuo ricordo ci avrebbe tenuti in vita tutti e due, ma mi sbagliavo...una donna di nome Teresa mi ha dimostrato che se trovo il coraggio di aprire il mio cuore posso tornare ad amare per quanto grande fosse il mio dolore mi ha fatto capire che ero vivo solo a metà e con questo mi ha spaventato e ferito, non sapevo quanto avessi bisogno di lei fino alla sera in cui la vidi andar via, quando il suo aereo ha decollato ho sentito che qualcosa mi si strappava dentro e ho capito, avrei dovuto fermarla, avrei dovuto seguirla a casa... così domani raggiungerò in barca la punta del vento e verrò a dirti addio per sempre... poi andrò da questa donna e vedrò se riesco a conquistarle il cuore, se ci riesco so che tu mi benedirai e ci benedirai tutti, se non ci riesco mi considererò comunque fortunato perché ho avuto il privilegio di amare due volte nella vita, è lei che me lo ha insegnato, e se ti dico che amo lei come ho amato te so che capirai, riposa in pace amore mio...

Che ne dite? Avete amato la storia d'amore de Le parole che non ti ho detto?

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