Ci sono due tipi di season premiere - così si chiama il primo episodio della nuova stagione di una serie TV - quelle che ripartono dal colpo di scena o dalla situazione che chiudeva la stagione precedente e quelle che ci portano avanti (o indietro) nel tempo, per riprendere solo in seguito gli eventi più pressanti.
Uno dei pregi e delle ragioni del successo de #Le regole del delitto perfetto è la capacità di unire entrambe le tendenze. Non solo nelle première, ma anche in altri episodi.
Il primo di questa terza stagione riparte esattamente dalla scena che chiudeva la seconda, ovvero l’improvviso omicidio di Wallace Mahoney davanti a #Wes.
Dopodiché torna indietro, come sempre, e come sempre ci porta di nuovo avanti nel tempo per poi riprendere il filo del passato.
Il salto cronologico è una costante della serie di Peter Nowalk prodotta da #Shonda Rhimes.
Così come le scene liberatorie che hanno per protagonista una sempre straordinaria #Viola Davis.
L’urlo liberatorio di #Annalise e Wes ha lo stesso valore della scena in cui Annalise si toglie il trucco, o in cui si lascia andare al pianto per poi ricomporsi prima che qualcuno la veda.
Un altro meccanismo della serie è la continuità delle emozioni: passiamo da un colpo di scena all'altro, subito, occupandoci di molte questioni - relative ai vari personaggi - nello stesso episodio.
Un colpo di scena come la foto di Annalise con la scritta "killer".
Perché tutto, in questa serie, ruota attorno a lei. Ad Annalise. Un personaggio magnetico, camaleontico, imprevedibile.
Siamo salvi e sapete perché? Siamo brave persone, ora. Ripetetelo finché non ci crederete.
Ma non è così semplice, lo sappiamo bene.
Non per i ragazzi, mentre Annalise è molto più brava a dissimulare ("Almeno è una bella foto", dice di fronte alla bacheca tappezzata dai volantini con la scritta killer).
Mentre #Frank fa da spartiacque - Annalise dice chiaramente che ci sono due schieramenti: con lei o con Frank - lo scontro si fa sempre più duro.
Il caso in tribunale procede, ma è solo un diversivo. Scopriamo l’estate dei ragazzi, i loro legami con Annalise, i nuovi segreti (come il telefono nel portagioie), i nuovi drammi (Oliver decide di lasciare Connor), l’incontro con il rettore che vuole togliere l’insegnamento ad Annalise, la nuova ragazza di Wes...
Ma non è questo a contare. Conta solo quel “due mesi dopo” che chiude l’episodio.
Un corpo portato via dalla casa di Annalise.
La sua disperazione dopo averne identificato il volto (a noi celato).
E l’incendio che divora la sua casa…
Signore e signori, Annalise Keating è tornata.
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