Le streghe, 10 differenze tra il libro e il film di Robert Zemeckis

Autore: Matteo Tontini ,

Le streghe non se ne vanno in giro a cavallo di scope volanti, non sono vecchie con il naso ricurvo e non hanno un cappello nero a punta. Al contrario, sono creature che assumono le sembiante di donne apparentemente normali e ogni giorno vivono la loro vita come ogni altra persona: escono di casa, vanno al lavoro e in gran segreto architettano il loro piano diabolico, quello di far sparire tutti i bambini dalla faccia della Terra. È così che Roald Dahl dipinse le streghe nel suo romanzo per bambini pubblicato nel 1983, da cui sono stati tratti due film: #Chi ha paura delle streghe? (1990) e #Le streghe (2020).

La seconda delle due pellicole è stata diretta da Robert Zemeckis e vanta nel cast nomi altisonanti: a vestire i panni della Grande Strega Suprema c'è infatti una straordinaria Anne Hathaway, mentre la nonna del bimbo protagonista è interpretata da Octavia Spencer. 

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La trama racconta la storia di un ragazzino afroamericano che, in seguito alla morte dei genitori, va a vivere con una super nonna materna, decisa a fargli tornare il sorriso e a scacciare via i brutti pensieri dovuti al lutto. Un giorno, tuttavia, mentre i due sono al supermercato, una strega con un terrificante serpente lo terrorizza, lasciandolo impietrito. Così, la sera, nonna e nipote decidono di fare i bagagli per sfuggire alle grinfie della fattucchiera e si rifugiano in un lussuosissimo hotel, pensando di essere al sicuro. Non sanno però che l'albergo pullula di streghe. Mascherate da donne ricche e giovani, si riuniscono nella sala convegni e ascoltano il piano della Grande Strega Suprema per sbarazzarsi dei bambini: aprire una serie di pasticcerie e avvelenare i dolci con una pozione in grado di trasformare in topo chiunque ne ingerisca una sola goccia. Dopo una serie di vicissitudini e imprevisti, il protagonista deciderà, con l'aiuto di sua nonna e di due nuovi amici, di porre fine al perfido progetto delle streghe trasformandole tutte in ratti.

Sebbene la pellicola sia grosso modo fedele al romanzo da cui è tratta, ci sono alcune differenze che potrebbero non essere sfuggite ai lettori. Eccone 10.

1) L'ambientazione

A differenza del film, ambientato in Alabama (parte della storia a Demopolis), il libro sottolinea l'importanza della Norvegia e della sua storia per la nonna del protagonista, che viene da lì. Nel romanzo, il bimbo al centro delle vicende è inglese e, quando i suoi genitori muoiono, è costretto a tornare in Inghilterra con la nonna. Quindi tutti gli eventi narrati nel libro si svolgono tra Gran Bretagna e Norvegia. Inoltre, il film si posiziona cronologicamente negli anni '60, mentre nel libro non è specificato il periodo.

2) Il legame tra nonna e nipote

Mentre nel film Le Streghe la nonna deve faticare per far breccia nel cuore di suo nipote, aiutandolo nell'elaborazione del lutto, nel libro omonimo i due hanno uno stretto legame sin dall'inizio. Anzi, il bambino afferma che potrebbe amare sua nonna addirittura più di sua madre, e questo lo dice prima che i suoi genitori muoiano.

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A differenza della pellicola, poi, nel romanzo il protagonista non è depresso per la morte dei suoi genitori: è triste, certo, ma vuole così tanto bene alla nonna che è felice di andare a vivere con lei.

3) La nonna non fuma nel film

La nonna fuma sigari sia nel libro che nell'adattamento del 1990, ma non nella pellicola di Robert Zemeckis. Nel romanzo, inoltre, la nonnina si ammala di polmonite e viene curata in casa, perché il medico le impone di non fare grandi sforzi. Le raccomanda inoltre di smettere di fumare.

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Nel film è stata omessa questa parte: la nonna semplicemente si ammala di una brutta tosse a causa di una strega che le lancia una maledizione.

4) Il personaggio di Gigia non esiste nel libro

Nella pellicola, il protagonista possiede una topolina bianca di nome Gigia: in un secondo momento si scopre che in realtà è una bimba, trasformata dalle streghe in roditore dopo aver mangiato una barretta di cioccolato (quattro mesi prima degli eventi raccontati).

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Ebbene, nel libro non c'è alcun personaggio di nome Gigia: il bimbo protagonista ha infatti due topolini bianchi che sta addestrando quando si imbatte per la prima volta nelle malefiche nemiche. Sono topi veri, non umani tramutati.

Nel libro, inoltre, il ragazzino paffuto (di nome Bruno) - che il protagonista conosce all'interno dell'hotel - sembrerebbe essere il primo bambino trasformato in topo (in precedenza, le streghe trasformavano i bimbi in altri animali).

Warner Bros.
Gigia, la topolina bianca creata apposta per il film Le streghe
La forma umana di Gigia non viene mai mostrata nel film.

5) Le streghe prendono di mira tutti i bambini nel libro

Diversamente dal film di Zemeckis, in cui le fattucchiere prendono di mira i bambini poveri perché nessuno fa domande quando scompaiono, il libro vede le malvagie creature prefissarsi un obiettivo ancora più "ambizioso": far sparire tutti i bambini, indipendentemente dal loro ceto sociale. O almeno, il fatto che siano quelli meno abbienti le prede preferite delle streghe è ciò che dice la nonna del protagonista: la pellicola infatti si contraddice nel momento in cui viene trasformato in topo Bruno, che proviene da una famiglia benestante.

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Nell'opera di Roald Dahl, quindi, l'odio delle streghe non conosce pregiudizi in termini di genere, razza o classe. I bambini sono odiati tutti a prescindere.

6) Bruno si riunisce ai suoi genitori nel libro

Altra differenza tra il film e il libro Le streghe sta nel destino di Bruno alla fine del racconto: nella pellicola, infatti, rimane con il protagonista, sua nonna e Gigia, mentre nel libro torna con i suoi genitori. In realtà è l'energica nonnina a convincere i genitori di Bruno a riprenderlo con loro, nonostante le streghe lo avessero trasformato in un roditore. In un dialogo tra il protagonista e sua nonna emerge che Bruno probabilmente va incontro a un destino infausto: i genitori, infatti, potrebbero non accettare la sua nuova forma e il protagonista ipotizza che alla fine potrebbero addirittura annegarlo.

Ovviamente questa parte è stata esclusa dal regista, che ha lavorato anche alla sceneggiatura, perché poco adatta e troppo dark per un film rivolto alle famiglie.

7) Il finale del film e del libro Le streghe è diverso

Il romanzo finisce con la nonna che, fingendosi il Ministro degli Interni norvegese, telefona all'albergo e ottiene con l'inganno l'ubicazione della Grande Strega Suprema. L'obiettivo della signora, abbracciato con entusiasmo dal nipote, è quello di infiltrarsi nel quartier generale della strega per trovare gli indirizzi di tutte le sue consorelle sparse nel mondo, al fine di raggiungerle e sconfiggerle una volta per tutte.

Il film, invece, ha un epilogo più glorioso: mostra infatti come il ragazzino, in compagnia di sua nonna, Bruno e Gigia, abbia reclutato una squadra di bambini per prepararli alla caccia alle streghe.

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La scena della cucina nel film Le streghe
I cuochi armeggiano in cucina, mentre il protagonista li studia dall'alto.

8) La scena della cucina è più lunga e comica nel libro

Nel libro, la scena della cucina è forse la più divertente: non solo è più lunga, ma anche molto movimentata. Il topolino protagonista viene infatti inseguito da un cuoco che si accorge di lui e cerca di ucciderlo con un coltello, riuscendo solo a tagliargli la coda prima che il roditore gli si arrampichi su per i pantaloni, terrorizzandolo.

Il film probabilmente ha accorciato questa scena perché non indispensabile per la trama, o perché i produttori non hanno ritenuto necessario mostrare la coda tagliata del topolino.

9) Il gatto non uccide la sua padrona nel libro

Nel film, la Grande Strega Suprema ha un ultimo confronto con il protagonista, sua nonna, Bruno e Gigia. Grazie a un colpo da biliardo del personaggio principale, che riesce a farle bere la pozione che trasforma in topo, anche la leader delle fattucchiere assume le sembianze di un roditore e viene mangiata dal suo gatto nero, che in precedenza aveva maltrattato.

Nel libro, la Grande Strega Suprema muore in modo diverso: mangia, insieme alle altre streghe, la zuppa di piselli in cui era stato rovesciato un flaconcino della pozione, diventa un topo e viene schiacciata nel trambusto. Di fatto, il gatto nero è un personaggio aggiunto appositamente per la pellicola.

10) Le streghe hanno una maschera nel libro

Nel film, le streghe hanno caratteristiche umane ma nascondono una bocca enorme e denti aguzzi come quelli degli squali, artigli al posto delle dita e piedi a punta quadrata. Hanno anche teste calve, con una parrucca che spesso provoca loro insopportabili pruriti.

Nel libro si aggiunge un altro elemento, che nella pellicola è stato tralasciato: tutte le fattucchiere indossano maschere per il viso come parte del loro travestimento.

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Sebbene il nuovo adattamento non sia completamente fedele al libro, è un film divertente che riesce a catturare lo spirito dell'opera originale pur trovandosi una sua strada.

Avete visto Le streghe? Vi è piaciuto?

Via: CinemaBlend

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