Locarno 69, l'icona del cinema Jane Birkin si racconta al Festival

Autore: Elisa Giudici ,

L'attrice, modella e regista Jane Birkin è stata premiata per la sua carriera con un Pardo dedicato al Festival del Film di Locarno. Jane Birkin è una donna così alla mano che per tutti è semplicemente Jane. Anche se sono passati decenni da quando Blow Up di Michelangelo Antonioni la lanciò nel firmamento hollywoodiano, continua ad esercitare un fascino irresistibile sul pubblico, accorso per sentirla raccontarsi e raccontare il mondo del cinema in cui divenna una stella. 

Proprio a proposito del suo scopritore, il maestro del cinema italiano Antonioni, Jane Birkin ricorda il suo altissimo livello di controllo su ogni scena, la sua mania di perfezionismo sul set di Blow Up, uno dei suoi film più celebri:

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Non gli piacevano i vestiti che indossavo per la scena, che avevo comprato a King’s Road, così li ha cambiati e poi ha cambiato il mio colore di capelli, e alla fine ha cambiato anche i colori sul set, controllava ogni singolo dettaglio.  

All'epoca Antonioni era considerato un maestro da tutti, tanto che quando le chiese di spogliarsi e lei si consultò con il marito di un tempo, lui le disse che se doveva apparire nuda, era bene che succedesse nel film di uno dei più grandi registi di tutti i tempi. 

Il marito di allora era niente meno che John Barry, uno dei più grandi compositori di colonne sonore di sempre, celebre per le tante tracce scritte per la saga di James Bond. Anche Jane Birkin però ha lasciato un'impronta sul mondo della musica, cantando nella celebre Je t'aime…moi non plus, hit frutto della collaborazione artistica con Serge Gainsbourg.

La modella aveva già cantato in un musical, ma era frenata dalla sua intonazione molto alta, che invece si rivelò la chiave del successo di quel pezzo. Ai tempi la canzone era tanto esplosiva che i due decisero di non lanciarla come singolo: 

Era considerata troppo scandalosa per essere realizzata come singolo, così decidemmo di produrre un album intero, per nasconderla in mezzo alle altre canzoni. Ma divenne un tale successo che io e Serge finimmo per realizzare una registrazione all’anno, fino alla sua morte…

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Dopo essere diventata un'icona davanti alla macchina da presa, Jane Birkin si è messa a lavorare anche dietro alla cinepresa.

Nel 2007 ha infatti diretto Boxes, un film parzialmente autobiografico che racconta la sua vita e in cui da regista ha scoperto un'attrice poi diventata davvero famosa, come racconta: 

Sono stata molto fortunata con il cast, a trovare due attrici di talento per interpretare le mie ragazze, Natacha Régnier e Adèle Exarchopoulos, prima che diventasse famosa con La vita di Adele.

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