Lucasfilm lavora a un film ispirato a Figli di sangue e ossa

Autore: Alessandro Zoppo ,

Figli di sangue e ossa, il romanzo bestseller della scrittrice nigeriana-statunitense Tomi Adeyemi, diventerà un film. Come reso noto da Deadline, sarà Lucasfilm a produrre l'adattamento: si tratterà del primo progetto della società di George Lucas, acquisita da Disney nel 2012 per 4,05 miliardi di dollari, che non farà parte dei franchise di Star Wars e Indiana Jones.

Lucasfilm ha ottenuto i diritti del libro, vincitore del premio Goodreads Choice Awards 2018, in seguito al passaggio a vuoto di Fox 2000, che li aveva accaparrati in un primo momento. È stata Kathleen Kennedy, presidente della società e grande fan del romanzo della Adeyemi, ad insistere per condurre a buon fine la trattativa. La sceneggiatura del film è stata affidata a Kay Oyegun (This Is Us) e la regia sarà di Rick Famuyiwa, già autore e produttore di Dope - Follia e riscatto (2015), Matrimonio in famiglia (2010), Brown Sugar (2002) e The Wood (1999), nonché uno dei 5 registi scelti da Jon Favreau per dirigere i primi 10 episodi di The Mandalorian.

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Salutato da recensioni entusiaste (Entertainment Weekly ha definito Tomi Adeyemi come la nuova J. K. Rowling) e dall'apprezzamento dei lettori, Figli di sangue e ossa (edito in Italia da Rizzoli) è un fantasy Young Adult emozionante e ricco di colpi di scena.

Il libro racconta la storia di Zélie Adebola, una ragazza dotata di straordinari poteri che ha visto morire sua madre, uccisa insieme a tutti i maji, la sua popolazione dalla pelle nera e i capelli bianchi che un tempo era venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Fu lo spietato re Saran a far sparire la magia da Orïsha, per favorire il dominio dell'élite dei nobili kosidán.

Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare la mamma ad un albero del giardino, vuole rivendicare l'eredità degli antenati. Al suo fianco in questa battaglia per cercare di riconquistare la magia, ci sono il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e la figlia del re Amari, con la pelle stranamente color rame e non chiara come quella dei nobili.

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Adeyemi ha lavorato per tre anni al manoscritto del suo romanzo. L'idea è nata dalla voglia di raccontare le sue radici nell'Africa Occidentale e nella cultura Yoruba con la chiave fantasy di Harry Potter e Shadowshaper, di rispondere alla brutalità della polizia statunitense nei confronti degli afro-americani (nelle note del libro c'è un ricordo di vittime degli abusi di potere come Jordan Edwards, Tamir Rice ed Aiyana Stanley-Jones) e da un viaggio in Brasile in cui ha potuto ammirare i colori e la bellezza delle divinità nere.

Ma ad essere decisiva nella scelta di avventurarsi nella scrittura di Children of Blood and Bone è stata la polemica razzista scoppiata sui social nel 2012, quando Hunger Games è uscito nelle sale statunitensi e ha incassato (dati Box Office Mojo) la bellezza di 408 milioni di dollari. In quel caso la reazione violenta di molti spettatori ha riguardato gli attori Amandla Stenberg e Dayo Okeniyi, scelti per interpretare Rue e Thresh, i due personaggi neri (e positivi) del film criticati, appunto, perché "dalla pelle marrone scuro". Parlando con Entertainment Weekly, Tomi ha rivelato di essersi tuffata nella scrittura del libro per "raccontare una storia così bella che anche i razzisti vorrebbero leggerla".

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In un'intervista concessa al Chicago Tribune, Adeyemi ha rivelato che il suo sogno sarebbe vedere Idris Elba nel ruolo di Saran e Viola Davis in quello di Mama Agba, la kosidán che insegna le arti oracolari alle giovani orïshane.

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E voi chi vorreste come attori protagonisti nei loro panni e in quelli di Zélie, Tzain e Amari?

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