Martin Scorsese rincara i commenti sui cinecomic: 'Il cinema è qualcos'altro'

Autore: Matteo Tontini ,

Martin Scorsese ha dato vita a un acceso dibattito con un commento secondo cui i film sui supereroi non sarebbero cinema. Come se non bastasse, il celebre regista ha rincarato la dose al London Film Festival in occasione della conferenza stampa di The Irishman, sua prossima pellicola. 

Scorsese non soltanto ha utilizzato di nuovo il termine "parco divertimenti" per descrivere i film Marvel, ma ha affermato che le sale non dovrebbero essere invase da produzioni simili:

Advertisement

Il valore di quei film è lo stesso di un parco giochi.

Come ho già detto, non è cinema, è qualcos'altro. Indipendentemente dal fatto che andiate a vederli o meno, quei film sono un'altra cosa e non dovremmo essere invasi da essi. Questo è un grande problema e abbiamo bisogno che i proprietari dei cinema prendano una posizione sulla possibilità di proiettare film narrativi.

No X.com parameter url defined

Tra le figure di spicco intervenute sulla questione, accanto a Robert Downey Jr., c'è anche Kareem Abdul-Jabbar, che molti potrebbero conoscere per la sua carriera nell'NBA. L'ex atleta, che ha pubblicato un buon numero di fumetti ed è un autore Marvel, ha voluto dare una sua interpretazione al commento di Martin Scorsese, affermando che quanto ha detto è "culturalmente giusto". Pertanto ha asserito:

Scorsese non stava denigrando i film Marvel più di quanto non facciano quelli che distinguono alta arte, esposta nei musei, da arte di tutti i giorni, trovata su T-shirt e tatuaggi.

Scorsese ha detto una cosa ovvia: il Cristo nella Tempesta sul Mare di Galilea di Rembrandt non è allo stesso livello di Cani che Giocano a Poker di Coolidge, non importa quanto quei cani ci facciano sorridere. Né Lo Squalo di Peter Benchley potrà mai eguagliare la magnificenza del Moby Dick di Herman Melville, nonostante abbia venduto milioni di copie in più. Captain America non sarà mai James Baldwin.

I film Marvel mi hanno fatto ridere, piangere, mi hanno angosciato, fatto saltare dalla sedia e quasi sempre ho lasciato la sala più leggero e soddisfatto di quando vi sono entrato. E questo non è poco, ma nemmeno il massimo. Con le opere Marvel ci sentiamo meglio. Con l'alta arte, siamo più colti.

Pure Kevin Smith ha detto la sua in merito alla dichiarazione del regista di The Departed e Taxi Driver.

Advertisement

È piuttosto evidente che quando Martin Scorsese ha criticato i film sui fumetti, non si aspettava un contraccolpo simile dalle community dei fan. Sebbene non sia il primo a dire qualcosa del genere, il fatto che abbia diretto così tanti cult ha avuto un peso enorme sulle sue parole. In merito alla sua affermazione, Kevin Smith ha detto:

Martin Scorsese probabilmente non ha il mio stesso attaccamento a quei film. Quando lui vede quelle pellicole, pensa 'Questo è un parco a tema'. Quando le vedo io, è come se stessi di nuovo al cinema con mio padre. Rispetto la sua opinione, ma non credo che lui abbia lo stesso trasporto emotivo di molti di noi. Entrano in gioco gli uomini e le donne con cui empatizziamo, non la parte "super" di essi.

Scorsese ha realizzato film meravigliosi. Fa questo lavoro da quando ero bambino. Non ho intenzione di dire 'Ne so più di lui', è una sua opinione. Ma vi dirò: il signor Scorsese ha forse realizzato il più grande film di supereroi di sempre. L'ultima tentazione di Cristo è un film di supereroi: non voglio sminuire la figura di Gesù, ma cos'è se non un supereroe?

Cosa ne pensate di tutta questa diatriba? Siete più vicini al pensiero del famoso regista o difendete a spada tratta le produzioni Marvel?

Via: ComicBook, LRM

Advertisement
Non perderti le nostre ultime notizie!

Iscriviti al nostro canale Telegram e rimani aggiornato!

Sto cercando articoli simili...