Metro Exodus, i video mostrati all'E3 fanno chiarezza sul gameplay

Autore: Francesco Ursino ,

Dopo essere stato protagonista durante l’E3 dello scorso anno, Metro Exodus è tornato a far parlare di sé anche in questi giorni, grazie alla diffusione di nuovi video che svelano nuovi dettagli su gameplay, ambientazioni e narrativa.

Fuori dal tunnel

I primi due capitoli della serie Metro erano incentrati soprattutto sul ruolo della metropolitana di Mosca, vero e proprio rifugio dei sopravvissuti alla catastrofe nucleare che aveva sconvolto il mondo. Nei primi due atti della serie, Metro 2033 e Metro Last Light, il protagonista Artyom intraprendeva un viaggio all’interno di tunnel claustrofobici e sentieri bui in cerca di risposte e un futuro migliore, senza però disdegnare qualche sortita in quello che rimaneva di metropoli una volta ricche di vita. Proprio qui risiede la grande differenza del nuovo Metro Exodus, visto che il prossimo titolo esplorerà in maniera maggiore gli spazi esterni. A tutto ciò si accompagna un cambiamento di gameplay, considerato il passaggio da una struttura tipica da sparatutto in prima persona a vero e proprio open-world. Il risultato, anche alla luce delle sequenze mostrate in video, pare evidente: Metro Exodus ha il feeling dei capitoli precedenti, ma possibilità di gioco semplicemente mai esplorate prima d’ora.

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Metro Exodus proporrà ambientazioni più estese

Familiare ma nuovo

La sensazione di familiarità è data anche dall’equipaggiamento di Artyom, dotato di pistola, inseparabile contatore Geiger, mappa e accendino. Le dinamiche di gioco, in questo senso, seguono la via già tracciata dai titoli precedenti: il titolo invita ad approcciare le varie situazioni in maniera del tutto personale, dando la libertà di scegliere se mettere in atto azioni più o meno aggressive. Tutto ciò, però, non deve trarre in inganno, visto che Metro Exodus non sarà mai totalmente generoso in termini di presenza di munizioni. L'introduzione di ambientazioni maggiormente aperte, e perciò meno prevedibili, rende Artyom facile preda di attacchi, ed è per questo che i giocatori dovranno prestare un’attenzione ancora maggiore a tutto quello che succede attorno a loro. L’area denominata Volga, ammirabile nelle sequenze mostrate all’E3, è infatti un crocevia di strutture interconnesse che nascondono pericoli di ogni tipo, dalle creature nate dalla catastrofe nucleare alle fazioni di umani che si contendono il territorio.

In viaggio per la Russia

Dal punto di vista della narrativa, abbiamo accennato al fatto che Metro Exodus sarà spesso ambientato in spazi aperti e ampi. Tutto ciò è dato dal fatto che Artyom intraprenderà un viaggio a bordo di Aurora, un treno diretto verso i territori russi rimasti ancora inesplorati dopo gli avvenimenti dei primi due atti della storia. In questo contesto, il personaggio principale incontrerà alleati dai quali sarà possibile ottenere missioni secondarie, incentrate ad esempio sul recupero di risorse o l’eliminazione di nemici. In cambio, Artyom potrà ricevere compensi e nuove armi: su quest’ultimo punto, infatti, il titolo sembra aver compiuto un evidente passo in avanti, con la presenza di nuove opzioni offensive personalizzabili. Il sistema di crafting, ovvero legato alla creazione di risorse offensive e difensive, appare inoltre piuttosto intuitivo e in grado di personalizzare in maniera immediata il proprio arsenale. Tra granate, pistole, fucili di precisione e coltelli da lancio, il giocatore avrà di che sbizzarrirsi, senza dimenticare però che si tratta pur sempre di un titolo dalle serie Metro, il che significa che ogni sequenza deve essere approcciata con attenzione e non prima di aver pianificato le delle proprie mosse.

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Uno degli esseri creati dalla catastrofe nucleare di Metro Exodus

Una bella catastrofe

Parlando della grafica, Metro Exodus sembra essere un titolo che ha veramente poco da invidiare alle altre grandi produzioni viste all’E3. Il design dei personaggi e delle strutture appare immediatamente più curato e definito, mentre la differente riproduzione dei riflessi della luce sui materiali è sicuramente di alto livello. L’illuminazione costituisce un tema ancora più interessante se si pensa che il titolo avrà un ciclo giorno-notte completo, con tutte le conseguenze che il cambiamento di visibilità può portare anche nel gameplay. Dal punto di vista tecnico, secondo quanto riportato da Eurogamer, gli sviluppatori avrebbero dichiarato di avere come obiettivo i 30 fps, anche se non è detto che non vengano proposte versioni potenziate e dedicate alle console di ultima generazione, come Xbox One X e PlayStation 4 Pro.

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Metro Exodus, il nuovo capitolo della saga 4A Games

Metro Exodus è un titolo che sembra unire già da ora la magnificenza grafica delle grandi produzioni videoludiche a un gameplay duro, ragionato e in grado di dare soddisfazioni. Il gioco uscirà su PC e console il 22 febbraio 2019: siete in attesa di poter tornare a vestire i panni di Artyom?

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