Michelle Obama ha vinto il suo primo Grammy Award

Autore: Cristina Migliaccio ,

Michelle Obama ha vinto il suo primo Grammy Award, più comunemente conosciuto come l'Oscar della musica.

L'ex first Lady ha spuntato un altro obiettivo dalla sua "to do list" grazie all'audiolibro di Becoming, volume autobiografico che le ha permesso di portare a casa il premio di "Best Spoken Word Album" durante la cerimonia dei Grammy Awards (svoltasi il 26 gennaio a Los Angeles).

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Michelle (che non era presente alla cerimonia) ha battuto Michael Diamond, Adam Horovitz, Scott Sherratt e Dan Zitt (Beastie Boys Book), Eric Alexandrakis (I.V. Catatonia: 20 Years As A Two-Time Cancer Survivor), John Waters (Mr. Know-It-All) e Sekou Andrews & The String Theory (Sekou Andrews & The String Theory).

Quello vinto da Michelle è il terzo Grammy che entra in casa Obama: suo marito Barack ne ha vinti altri due, nel 2006 e nel 2008, per le registrazioni dei suoi audiolibri "Dreams of My Father" e "The Audiacy of Hope". 

E non è neanche così atipico che volti così popolari (e così vicini alla politica) vincano premi del genere: prima dei coniugi Obama, è toccato anche a Hillary Clinton, Jon Stewart, Jimmy Carter, persino Martin Luther King Jr. 

Becoming, il libro da 10 milioni di copie vendute

Becoming è arrivato sugli scaffali delle librerie americane nel 2018 ed è diventato immediatamente oggetto d'interesse in tutto il mondo.

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Michelle Obama sulla copertina di Becoming
Becoming, di Michelle Obama

La storia raccontata da Michelle è la sua: si tratta di un volume autobiografico che traccia la linea della vita dell'ex first Lady, partendo dall'infanzia a Chicago per arrivare ai primi successi accademici e poi professionali, per poi affrontare il matrimonio con Barack e la campagna presidenziale del 2008; immancabile l'arrivo dell'attesa notte delle elezioni che hanno poi portato il marito a diventare il 44esimo presidente degli Stati Uniti per otto anni. 

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L'ex first lady ha girato per gli Stati Uniti in tour. Il libro ha venduto più copie di qualsiasi altro volume pubblicato negli Stati Uniti quell'anno, battendo il record precedentemente detenuto da Paura: Trump alla Casa Bianca di Bob Woodward. 

Un anno ricco di sorprese per la famiglia Obama: basti pensare anche alla nomination del documentario American Factory, prodotto dagli Obama (fondatori della Higher Ground Productions) e distribuito su Netflix, attualmente in corsa per gli Oscar.

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Che Michelle possa incassare un EGOT? L'idea che l'ex First Lady possa puntare alla vittoria dei quattro premi più importanti dell'anno (oltre al Grammy, anche Emmy, Oscar e un Tony) non è da escludere.

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